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La confettura di amarene o visciole è una conserva di frutta estiva buonissima, molto facile da preparare anche in casa L'estate è la stagione della frutta più dolce e buona, doni della natura che si presentano sulla nostra tavola con sapori deliziosi, ma anche con vitamine e sali minerali utilissimi per la nostra salute. Immediatamente dopo le ciliegie, nella lista dei nostri preferiti, spuntano le cugine amarene e visciole, usate moltissimo per la preparazione di sciroppi e confetture. Per chi ama le marmellate estive, questi frutti rossi sono un'opzione perfetta per creare delle conserve da tenere in dispensa e da usare quando le nostre ricette dolci lo esigono. Visto che l'autunno non è poi così lontano, i nostri prodotti fatti in casa in modo artigianale, potranno portare qualche raggio di sole anche nelle crostate per la prima colazione di settembre. Gli ingredienti e la ricetta per la confettura di amarene o visciole, che possiamo anche mixare fra loro per avere la dolcezza delle seconde, con quella delicata punta di amaro delle prime, sono essenziali. Bastano infatti sono la frutta lavata, tagliata in pezzi ed epurata di nocciolo e picciolo, zucchero bianco e succo di limone, che serve a rendere il composto gelatinoso. I dosaggi per una buona confettura di amarene o visciole
Il segreto per ottenere un'ottima conserva di amarene o di visciole (così come per quella di ciliegie) è di tagliarle in pezzi, 2 o 4 a seconda della grandezza dei frutti, amalgamarle in una ciotola con il succo di limone e coprirle con lo zucchero, lasciandole riposare coperte con uno strappo di cellophane per una notte. Sistemiamole in un luogo fresco, asciutto e buio della casa. Il giorno dopo la polpa si sarà ammorbidita quanto basta e sarà pronta per la cottura. Mettiamo tutto, succo compreso in una padella in acciaio inox e cuociamo a fuoco medio, eliminando l'eventuale schiuma che si andrà a formare e mescolando di frequente per non far attaccare lo zucchero sul fondo. Quando avremo ottenuto la giusta consistenza, possiamo decidere se filtrare il composto in un passaverdure o tenere la confettura più polposa, con pezzetti di amarene e visciole in evidenza. Trasferiamo in vasetti di vetro lavati e sterilizzati, seguendo le modalità igieniche raccomandate. Ingredienti: difficoltà: facile Con il suo sapore particolare, la marmellata di visciole merita di essere provata almeno una volta. Ecco la nostra ricetta.Le marmellate fatte in casa hanno un sapore unico, diverso da quello cui siamo abituati. Che siano gli ingredienti o l’amore che ci si mette nel prepararle a fare la differenza, non è dato a saperlo ma sta di fatto che anche con la marmellata di visciole la storia si ripete. Questa conserva ha un sapore di altri tempi e sono pochi coloro che hanno avuto la fortuna di provarla. Le visciole sono il frutto di alberi selvatici e se si desidera preparare la confettura di visciole non resta che cercarne uno e cominciare a raccoglierne i frutti uno a uno. Oltre che gustare la confettura in purezza, potete conservarla così da averne a disposizione durante l’anno. Scopriamo insieme come si fa.
Come fare la marmellata di visciole con la ricetta tradizionale
La marmellata di visciole è ottima per preparare la tradizionale crostata tipica della cucina romana. In alternativa, se non le trovate, potete preparare la marmellata di amarene: sostituite il frutto e sarà comunque deliziosa. ConservazioneLa marmellata di visciole si conserva in dispensa per un anno mentre una volta aperta va riposta in frigorifero e conservata nel giro di una settimana.
Clicca qui per seguire Primo Chef su Instagram Riproduzione riservata © 2022 - PC Qual è la differenza tra visciole e amarene?Visciole o amarene: è facile confondersi ma i frutti, a ben guardare, sono parecchio diversi tra loro. Le visciole hanno una forma più tondeggiante e sono di un rosso più scuro rispetto alle amarene. Queste ultime, infatti, hanno forma più ovale che tonda ed una polpa di colore rosso chiaro.
Quanto zucchero per 1 Kg di frutta per marmellata?La quantità di zucchero da aggiungere per kg di frutta è pari a 250 g. Infatti se consideriamo che 1 kg di frutta contiene circa 100 g di zucchero e consente di produrre circa 800 g di marmellata, abbiamo un totale di 250 + 100 = 350 g di zucchero su 800 g di marmellata, ovvero il 43% circa.
Quanto dura la marmellata fatta in casa sottovuoto?Potrai conservare sottovuoto ogni tipo di confettura e marmellata per circa un anno in una dispensa buia. La marmellata senza zucchero si conserva però molto meno: circa 4 mesi, anche sottovuoto. Una volta aperto il vasetto, la marmellata va conservata in frigo e deve essere consumata entro una settimana.
Quanto dura la marmellata fatta in casa in frigo?Ricordate però che una volta aperto il barattolo, la conservabilità cala in modo drastico, la marmellata va conservata in frigo e consumata entro 10/15 giorni.
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