Esami del sangue di routine in menopausa

Esami del sangue di routine in menopausa

Ultimo aggiornamento – 09 Maggio, 2022

Esami del sangue di routine in menopausa

Prevenire è meglio che curare, soprattutto in campo medico. E non c’è nulla di più vero! 

Troppe volte, però, dimentichiamo di dedicare del tempo a noi stessi, trascurando persino la nostra salute. 

Superata una certa soglia di età, dovremmo avere un occhio di riguardo in più: ecco dunque quali sono gli esami da fare dopo i 50 anni.

Sei in menopausa? Ecco a quali esami dovresti sottoporti

La salute femminile va tenuta costantemente sotto controllo perché sottoposta a rischi continui e oggi, grazie ai continui progressi della medicina, è possibile riuscire a svolgere esami che, un tempo, erano difficili anche soltanto da immaginare. 

Quali sono, dunque, gli esami da fare dopo i 50 anni?

  1. Glicemia, colesterolo, trigliceridi e fattori di coagulazione del sangue – Questi valori andrebbero misurati costantemente durante tutta la vita, ma rientrano di sicuro negli esami da fare necessariamente dopo i 50 anni, in quanto il metabolismo, a questa età, risulta molto più lento. Si tratta di prelievi di sangue da ripetere una volta all’anno per evitare che l’organismo sia sottoposto a inutili rischi, causati dall’aumento di zuccheri e grassi nel sangue.
  2. MOC – L’acronimo MOC sta per Mineralometria Ossea Computerizzata: si tratta di una lastra volta a controllare la densità ossea, per scongiurare la presenza di osteoporosi. Si consiglia di eseguire una MOC ogni cinque anni, ma solo se gli esiti dovessero essere negativi. In caso vengano diagnosticati alcuni problemi, è bene eseguire l’esame ogni 18 mesi, soprattutto nel caso in cui la vostra mobilità dovesse essere ridotta.
  3. Visita senologica – A partire dai 25 anni, circa ogni 3 mesi, la donna dovrebbe svolgere un’autopalpazione del seno, per verificare l’eventuale presenza di noduli, protuberanze o ispessimenti. A partire dai 50 anni, poi, è indispensabile effettuare visite senologiche con maggiore frequenza, per scongiurare la presenza di un tumore al seno, molto diffuso tra la popolazione femminile. Inoltre, è sempre opportuno fare attenzione anche a variazioni di forma o dimensione della mammella, alla secrezione di liquidi dal capezzolo o ai cambiamenti di aspetto della pelle del seno.
  4. Mammografia – Già a partire dai 30 anni, ogni donna dovrebbe effettuare un’ecografia mammaria a ultrasuoni che rileva la presenza di noduli ed, eventualmente, analizzarne la natura. Successivamente, questa va abbinata alla mammografia, ossia un esame a raggi X che effettuato ogni due anni dopo i 40 e ogni anno dopo i 50 anni. L’abbinamento dei due esami permette di avere un quadro completo della situazione mammaria, sottoposta costantemente a rischi.
  5. Test del sangue occulto fecale – Tra gli esami da fare dopo i 50 anni, ha particolare importanza quello per la prevenzione del cancro al colon-retto, che consiste nella ricerca di sangue occulto nelle feci, seguito, in caso di esito positivo, da una colonscopia.
  6. Esame della tiroide – Circa una donna su tre ha problemi alla tiroide, perciò è consigliabile effettuare un esame del sangue per valutare la funzionalità del TSH, ossia la ghiandola che ha in mano la funzionalità dell’intero organismo.
  7. Sideremia – La sideremia indica la quantità di ferro presente nel sangue. Più correttamente, rileva la concentrazione del ferro di “trasporto”, misurando la quantità del minerale legato alla transferrina. Il test viene effettuato con un semplice prelievo di sangue. È bene tenere sempre monitorato il livello di ferro del sangue, per capire se vi è necessità di integrarlo o meno, per evitare l’insorgere di disturbi anemici.
  8. Visita ginecologica e pap test – Visita ginecologica e pap test rappresentano due esami a cui ogni donna, a partire dal primo rapporto sessuale, dovrebbe effettuare in modo periodico, per scongiurare la comparsa di infezioni varie e di tumore al collo dell’utero.
  9. Ecografia transvaginale L’ecografia transvaginale (nota anche come TVS) rappresenta una tecnica diagnostica per immagini, che indaga morfologia e stato di salute degli organi genitali interni femminili. Tramite questo esame è possibile analizzare lo stato di salute dell’utero, e delle ovaie, così come dell’endometrio.
  10. Test infettivologici – Sono dei normali prelievi di sangue da fare in caso di rapporti sessuali a rischio, per scongiurare la presenza di infezioni e/o malattie sessualmente trasmissibili.

A tutti questi esami, devono essere aggiunti:

  • il controllo dei nei cutanei;
  • il controllo del peso corporeo;
  • il controllo della salute cardiologica;
  • la misurazione della pressione arteriosa.

Questi controlli, tranne quelli specificatamente consigliati dopo i 50 anni, vanno effettuati durante tutta la vita, con una maggiore attenzione per le persone che hanno superato questa fascia d’età!

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.

Quando fare esami FSH e LH?

Essi vengono in genere eseguiti il 2° o massimo 3° giorno del ciclo e consistono principalmente nel dosaggio di AMH, FSH, LH, Estradiolo, Progesterone, Prolattina, TSH, FT3, FT4.

Quali esami fare dopo i 50 anni donna?

Esami consigliati per le donne dopo i 50 anni.
Introduzione..
Analisi del sangue..
Visita senologica..
Mammografia..
Ricerca del sangue occulto nelle feci..
Visita ginecologica e pap test..
Ecografia pelvica transvaginale..