Linea diretta per Show Sito in continuo aggiornamento. L'unico autorizzato ad effettuare una consulenza medica ed esprimere un parere riguardo ad una vostra richiesta è il vostro medico, per cui tutte le informazioni presenti sul sito hanno carattere puramente informativo e non possono in alcun modo sostituire quello che è il suo parere. USO DEI FARMACI IN GRAVIDANZA Uno dei problemi più sentiti dalla gestante riguarda l'assunzione dei farmaci ed il possibile effetto dannoso che questi potrebbero esercitare sul feto. Studi epidemiologici hanno evidenziato che il 40-90% circa delle gestanti assume farmaci (vitamine, antibiotici, lassativi, antiemetici, antiacidi, diuretici ed antistaminici). L'incidenza delle anomalie fetali (intese come malformazioni, sindromi genetiche, cromosomopatie, ritardo mentale, ecc.) è di circa 5 casi ogni 100 nati. Le cause che determinano queste anomalie sono:
Circa il 40% delle gravidanze insorge senza una programmazione, per cui la donna in età fertile dovrebbe assumere un farmaco solo se strettamente necessario. In gravidanza è buona norma utilizzare farmaci di provata efficacia, riconosciuti innocui per il feto. Se possibile, bisogna evitare i farmaci di nuova immissione in commercio poiché spesso non esistono studi sufficienti che ne comprovino l'innocuità per il feto. La terapia con un farmaco potenzialmente dannoso per il feto deve essere sospesa non appena si diagnostica la gravidanza. Se non è possibile programmare la gravidanza oppure in caso di malattie che richiedono una terapia cronica (ad esempio l'epilessia, l'ipertensione arteriosa, l'ipertiroidismo etc.) il medico sceglierà il farmaco meno rischioso per il feto. Se la gestante ha assunto un farmaco potenzialmente dannoso per il feto è importante valutare il periodo di assunzione del prodotto in relazione al concepimento, il tempo di esposizione ed il dosaggio. Fortunatamente sono pochi i farmaci teratogeni, quelli cioè con sicuro effetto nocivo che aumentano il rischio di malformazioni embrio-fetali. In caso di assunzione di farmaci nel periodo del concepimento dovete rivolgervi allo specialista ginecologo o genetista oppure telefonare a uno dei centri di informazione, indicando con precisione il nome del farmaco utilizzato ed in quale periodo della gravidanza è avvenuta l'esposizione. Ricordiamo che i periodi della vita prenatale sono:
Alcune regole fondamentali in gravidanza
Farmaci per i quali non sono stati evidenziati effetti negativi sul feto:
Farmaci con effetti dannosi (o sospetti) sul feto:
Farmaci potenzialmente teratogeni (da evitare nel primo trimestre):
Quali antibiotici non si possono prendere in gravidanza?Anche la clindamicina è da impiegare solo in seconda battuta, qualora la somministrazione di penicilline e cefalosporine non sia stata efficace. Vietati invece gli antibiotici a base di aminoglicosidi, cotrimossazolo, rifamicine e tetracicline poiché potrebbero essere dannosi per il bebè.
Quali farmaci fanno male al feto?I farmaci da non assumere in gravidanza, se possibile. Isotretinoina. ... . Antiepilettici (acido valproico) ... . Anticoagulanti dicumarinici (Warfarin e derivati) ... . Tetracicline. ... . Aspirina, ibuprofene e altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) ... . Febbre e dolore. ... . Mal di testa. ... . Tosse, raffreddore e mal di gola.. Quante volte si può prendere antibiotico in gravidanza?La dose di antibiotico da assumere va stabilita dal medico in base all'infezione da trattare: il medico indicherà anche le modalità con cui prendere il farmaco, generalmente due volte al giorno, mattina e sera, e la durata del trattamento.
Cosa succede se si prende Augmentin in gravidanza?Augmentin è in genere considerato assolutamente sicuro sia in gravidanza che in allattamento, anche perché si tratta di un farmaco di prima scelta anche in pediatria (cioè nei bambini).
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