Quando si potano le piante di albicocche

Il Prunus armeniaca, comunemente conosciuto come albicocco, è un albero fruttifero appartenente alla famiglia delle Rosacee, a foglie decidue. Queste piante, una volta raggiunta la fase adulta, possono arrivare anche a tre metri di altezza e la loro vita è compresa tra i venti e i quarant’anni.

Nel Mediterraneo l’albicocco è un albero molto comune perché la coltivazione è semplice, dal momento che non richiede attenzioni particolari. É perfettamente adattato al clima temperato, tipico delle nostre latitudini, dove infatti prospera.

I suoi frutti sono di colore arancione chiaro e sono molto dolci e carnosi. Sono anche abbondanti e maturano in fretta.

Per garantire questa abbondanza, però, un processo fondamentale e che deve essere svolto con attenzione è quello della potatura. Come abbiamo già visto per il melo o il limone, la potatura deve essere effettuata con criterio, quindi selezionando con attenzione e intelligenza i rami fruttiferi migliori. Una potatura effettuata correttamente garantisce una produzione ottimale, oltre che un aspetto sano della pianta stessa. Ma quando è meglio potare l’albicocco?

Il momento giusto per la potatura dell’albicocco

Quando si potano le piante di albicocche

La prima va eseguita nei primi 4 anni di vita dell’albero fruttifero, ed è quella di intestazione. É forse la più importante perché determina la morfologia che la pianta assumerà e, se ben fatta, darà forza e robustezza all’albicocco.

Successivamente le potature saranno orientate a mantenere costanti i livelli di sviluppo della pianta, per cui si tratta di potature di manutenzione. Questo tipo di potature si esegue in vari periodi dell’anno.

Da marzo a fine maggio si recidono i rami con una lunghezza massima di 20 cm e in eccesso. In seguito si esegue una seconda fase della potatura, da giugno a fine luglio, nella quale si andranno a tagliare invece i rami con una lunghezza compresa tra 30 e 70 cm (sono i rami misti). Queste due prime fasi vengono definite potatura “verde”, perché si svolgono nei periodi primaverili.

Inoltre, viene effettuato un altro taglio negli ultimi giorni di agosto, poiché le gemme risultano completamente sviluppate. Ma la potatura principale è quella che viene svolta a settembre.

Infine, vi è la potatura secca: si tratta di un taglio che viene svolto nei mesi invernali e serve a preparare la pianta alla fruttificazione, quindi è mirata essenzialmente ai tagli di ritorno.

Questa potatura secca è più semplice da effettuare, poiché i rami risultano privi di foglie, fiori e frutti, quindi è facile individuare i punti giusti in cui tagliare. Tuttavia, la pianta ha un metabolismo rallentato, perciò risulterà più lenta la crescita di nuovi tessuti che vadano a rimarginare le ferite della potatura.

Proprio per questa difficoltà nella cicatrizzazione, si dovrebbero effettuare dei tagli non troppo drastici, a eccezione dei cosiddetti tagli di ritorno.

Quando si potano le piante di albicocche

É bene ricordare che se la pianta è avanti con l’età potrebbero essere necessari interventi più radicali. Potrebbe infatti sorgere la necessità di favorire una rapida ripresa e, di conseguenza, sarà opportuno effettuare dei tagli più drastici e che interessino porzioni più grandi. É consigliabile effettuare questo tipo di potatura negli ultimi giorni di agosto.

Un altro consiglio, o meglio un’accortezza da tenere sempre presente e che abbiamo già visto in generale per la potatura di qualsiasi pianta, è quella di disinfettare con cura tutti gli strumenti che saranno adoperati nel processo della potatura. In tal modo si andranno infatti ad evitare eventuali contaminazioni o infezioni. Sarà sufficiente lavare gli strumenti con un mix di acqua e candeggina.

Inoltre, dopo la potatura la pianta risulterà molto più sensibile ai danni provocati dai raggi solari. Per far fronte a questa problematica, bisogna creare una miscela di acqua e vernice in lattice bianca (in proporzioni 50% e 50%).

Questa deve essere spalmata sui rami, ma non nelle parti che hanno subito il taglio. Servirà a proteggere l’albicocco dal sole. Le ferite, invece, andranno ricoperte con un mix di acqua e vinavil oppure con il mastice.

Come riconoscere i succhioni?

Anche un non esperto riconosce in una pianta da frutto i succhioni: sono rami che crescono dritti in verticale, snelli, con corteccia più liscia e chiara delle branche fruttifere, senza frutti e, in autunno, sono gli ultimi a perdere le foglie.

Quando si concimano le albicocche?

Si consiglia di concimare l'albicocco nel periodo autunnale con minime quantità di fertilizzanti contenenti fosforo (di solito, infatti, i terreni ne contengono già quantità sufficienti per le piante), interrandoli.

Quali sono i rami fruttiferi dell albicocco?

I rami dell'albicocco I tipi di ramo principali dell'albicocco sono gli stessi del pesco: brindilli, dardi o “mazzetto di maggio” e rami misti. Brindillo: si tratta del principale ramo fruttifero di molte varietà di albicocco, è un ramo lungo e sottile, con gemma apicale a legno e gemme fruttifere lungo il ramo.

Quando potare albicocco e susino?

Il periodo giusto per potare il prugno o Susino e le altre Drupaceae, albicocco, pesco, ciliegio e mandorlo, è il mese di Febbraio. La potatura verde, invece, in estate dopo la raccolta dei frutti.