Di quale regione è originario il vino falanghina

I vini del Sannio: la Falanghina

Di quale regione è originario il vino falanghina

La Falanghina è un vino bianco pregiato, frutto di un vitigno antichissimo e originario delle pendici del Taburno. Probabilmente fu introdotto dagli stessi Romani in queste terre, forse deriva dal Falerno bianco, un vino campano particolarmente apprezzato dai Romani. Da decenni è famosa la produzione di Sant’Agata dei Goti e dei paesi collinari nei pressi di Benevento.

La Falanghina si produce esclusivamente in una zona ben precisa della Campania. Il vino che si ricava da questo tipo di uva viene consumato principalmente nel sud Italia, il più delle volte insieme ai frutti di mare.

Il vino ottenuto dalla Falanghina è noto come vino Falerno, mentre l’uva è anche conosciuta come Biancazita, Biancozita, Biancuzita o Falanchina. Pur avendo origine da un vitigno con radici davvero nobili e con una storia molto lunga, la Falanghina è un vino sorprendentemente poco conosciuto. Se però consideriamo che la Falanghina si adatta perfettamente ai gusti di coloro che preferiscono vini bianchi luminosi, freschi e aromaticamente complessi, allora probabilmente questo sarà un vino destinato a entrare in futuro nelle grazie dei bevitori di vino di tutto il mondo.

Sannio: capitale europea del vino

Già nel 2019 il territorio “Sannio Falanghina” è stato eletto Capitale Europea del vino, con le realtà di Torrecuso, Guardia Sanframondi, Castelvenere, Solopaca e Sant’Agata dei Goti salite alla ribalta internazionale per il prestigioso riconoscimento. Innanzitutto, la Falanghina come uva da vino merita rispetto sia per la sua importanza storica, sia per l’importanza che riveste oggi: il territorio Beneventano produce oltre la metà dei vini campani, più della metà dei vini DOC e IGT dell’intera regione, e la Falanghina è di gran lunga il bianco più importante. Sebbene oggi si stia diffondendo la conoscenza degli eccezionali vini del Sannio, tuttavia il Fiano di Avellino e il Greco di Tufo tendono ancora a focalizzare su di loro la massima attenzione degli amanti del vino bianco.

Una delle caratteristiche più interessanti della Falanghina del Sannio è che una percentuale molto elevata di questo vino è prodotta dalle cooperative. La cultura cooperativa tra gli oltre 2.000 soci produttori di uva è molto forte e fa parte del tessuto vitivinicolo e agricolo di questa zona. Ci sono alcune singole aziende produttrici come Fontanavecchia ad esempio, ma le 4 cooperative – La Guardiense, Solopaca, Taburno e Vigne Sannite – concentrano la maggior parte dell’attività vitivinicola della Falanghina del Sannio.

Perché scegliere la Falanghina del Sannio

La Falanghina del Sannio è una zona DOC molto vasta che occupa tutta la provincia di Benevento, compresa la sovrapposizione con l’importante isola DOCG dell’Aglianico del Taburno che si trova al centro del Beneventano. Il vino ha un carattere forte e piacevole per via della vivace acidità che lo rende perfetto per accompagnare cibi come pesce, insalate e pasti leggeri estivi. Tuttavia, ha più corpo di quanto sembri, si nota subito al palato la profondità e la ricchezza del vino, al di la del suo aspetto luminoso e accattivante. La Falanghina del Sannio DOC prevede anche la realizzazione di diversi spumanti tra cui un’ottima bollicina “metodo classico”. Esistono anche vini passiti dolci di Falanghina, caratterizzati da un bel colore dorato e dagli aromi di albicocca e miele, che vengono lasciati appassire sia in vigna che su graticci di paglia.

Le proprietà organolettiche della Falanghina

Sebbene ci siano diversi vini ottenuti da uve Falanghina, la maggior parte di loro ha alcune caratteristiche comuni, in particolare le proprietà organolettiche. Per quanto riguarda il colore, la maggior parte dei vini Falanghina sono di colore giallo paglierino con qualche riflesso verdognolo. L’aroma dei vini tende ad essere estremamente gradevole ma allo stesso tempo molto intenso, fruttato e caratteristico. Il gusto, solo lievemente acido, potrebbe essere descritto come armonico e con un delizioso sapore secco e fresco.

Falanghina: come va gustata?

Il modo migliore per gustare una bottiglia di Falanghina è abbinarla a dell’ottimo cibo. Però, non tutti i piatti si sposano con questo vino bianco. Esistono, infatti, alcuni cibi in particolare che vi permetteranno di apprezzare un buon bicchiere di Falanghina: frutti di mare, pesce grigliato e fritto, crostacei, ma anche formaggi a pasta molle, mozzarella di bufala, piatti a base di carni bianche come il pollo. Può essere servita per accompagnare gli antipasti e si sposa molto bene pure con le minestre di legumi. La Falanghina passita, invece, va bene con dolci secchi e formaggi stagionati. La temperatura ideale per gustare un buon bicchiere di Falanghina è tra i 10° e i 12°, quella spumantizzata va servita a 6° e, infine, la Falanghina passita meglio gustarla ad una temperatura compresa fra gli 8° e i 10°.

Dove si produce la Falanghina del Sannio?

Coprendo essenzialmente tutta la provincia campana di Benevento, il territorio del Sannio confina con la Puglia a est e con il Molise a nord. Il capoluogo di regione Benevento dista solo un’ora di auto da Napoli. L’area è circondata da alte montagne, tra cui il caratteristico massiccio del Monte Taburno. I vigneti stessi si trovano ad altitudini che vanno dai 350 ai 500 metri. Gli sbalzi diurni tra la temperatura diurna e quella notturna aiutano a preservare la caratteristica tonicità e freschezza dei vini.

 Chi sono i produttori?

La produzione vinicola di Falanghina è concentrata in gran parte nelle quattro grandi cooperative. Vi sono diverse eccellenti cantine indipendenti, le più note delle quali sono: Fontanavechia, Il Poggio, La Dormiente, Masseria Venditti, Terre Stregate. Anche le cooperative producono vini straordinari, in particolare La Guardiense che con i suoi 1.000 soci è una delle cooperative agricole più grandi d’Italia.

Qual è il momento migliore per fare una visita nella Strada dei Vini del Sannio?

La Campania è un posto meraviglioso da visitare in qualsiasi periodo dell’anno. La primavera e l’autunno potrebbero essere i periodi migliori. Il Sannio è una zona che ti piacerà visitare indipendentemente dal periodo dell’anno.

La Strada dei Vini è un itinerario enogastronomico riconosciuto dalla Regione con D.G.R. 3504 del 2001, costituito da percorsi che si sviluppano nel cuore del Sannio fra le valli del Titerno e del Taburno. Un paesaggio che conserva la bellezza e le tradizioni di un tempo.  Qui troviamo chiese, borghi e castelli medioevali. È un territorio orgoglioso delle sue origini e delle sue tradizioni, indissolubilmente legato con il passato. Ciò è testimoniato dai numerosi reperti storici, artistici e archeologici visibili sia nella città di Benevento che nella sua provincia.

Da un’escursione nella Strada dei Vini scaturisce una vacanza davvero interessante. La genuinità dei prodotti agroalimentari sanniti si fonde con la ricchezza delle tradizioni locali.

Se sei interessato a un “tour vendemmia” nella bellissima terra sannita e vuoi scoprire i colori e i profumi dei grappoli d’uva, i segreti che si nascondono dietro gli antichi processi di lavorazione dell’uva, visitando i suggestivi borghi medioevali del posto, contatta la nostra agenzia a Benevento. Il nostro staff sarà lieto di risponderti allo 0824482030 per fornirti tutte le informazioni che desideri, oppure compila questo form e sarai prontamente ricontattato.

Che origine ha il vino Falanghina?

Il Falanghina è un vitigno a bacca bianca della Campania, dove la sua coltivazione si estende su un'area pari al 5% dell'intera superficie vitata della regione. Le zone a maggiore vocazione sono il Sannio Beneventano, i Campi Flegrei e la zona di Caserta.

Quanto costa una bottiglia di Falanghina?

€ 9,33 IVA escl.

Qual è la miglior Falanghina?

I Migliori Falanghina.

Quanto costa un litro di Falanghina?

Solo 6 euro invece per l'ottimo Taburno Falanghina di FontanaVecchia, paglierino e verdognolo con un bell'olfatto alla mela e ai fiori bianchi su fondo agrumato.