Parere degli esperti | 19.01.2021 Gli articoli della sezione "Il parere degli esperti"
riguardano alcuni fra gli argomenti più importanti e dibattuti delle rispettive aree cliniche. Dato il livello di approfondimento raggiunto, i testi possono contenere termini e concetti molto complessi. L’utilizzo del glossario potrà essere di aiuto nella comprensione di questi articoli e altri contenuti del sito, più divulgativi, contribuiranno a chiarire gli argomenti trattati. Le fasi del ciclo ovarico sono due: la prima follicolare, la seconda luteinica. La fase follicolare inizia con il flusso mestruale che conclude il ciclo precedente ed è caratterizzata dal reclutamento, dalla selezione e dalla dominanza del follicolo. L’iniziale pulsatilità ipotalamica del GnRH (ormone ipotalamico responsabile del rilascio delle gonadotropine), provocata dalla caduta degli estrogeni e del progesterone per la regressione del corpo luteo, causa un incremento di rilascio da parte dell’ipofisi dell’FSH e conseguentemente dell’LH. Nella fase follicolare iniziale si trovano nell’ovaio gruppi di follicoli antrali, che avevano iniziato il reclutamento e lo sviluppo per induzione del microambiente locale. L’iniziale incremento dell’FSH favorisce la comparsa di recettori specifici sulle cellule follicolari in proliferazione, trasformando il follicolo dominante in organo bersaglio per la gonadotropina follicolo-stimolante (FSH). Quest’ultima, attraverso un fine meccanismo di regolazione ormonale con LH ed estrogeni, dirige l’ulteriore sviluppo del follicolo selezionato fino allo stadio preovulatorio, e induce fenomeni involutivi di tipo atresico degli altri follicoli reclutati inizialmente. L’azione dell’FSH, nei primi giorni, è diretta principalmente allo sviluppo del follicolo e all’incremento del numero di recettori di membrana per l’FSH e per l’LH. Poco dopo si assiste all’aumento della concentrazione plasmatica dell’LH che provoca inversione del rapporto FSH/LH, comportando un aumento progressivo della risposta delle cellule del follicolo e aumentando la produzione di androgeni che vengono trasformati in estrogeni. Si ha, quindi, un progressivo aumento plasmatico degli estrogeni (in particolare dell’estradiolo), che determina una lieve riduzione dell’FSH e un aumento dell’LH nel circolo sanguigno. Il valore massimo di concentrazione estrogenica viene raggiunto circa due giorni prima del picco preovulatorio di LH. Il picco di LH avviene, infatti, per un meccanismo a feedback positivo mediato dagli estrogeni. Ciò favorisce la ripresa del processo di maturazione dell’ovocita e dopo circa 36-48 ore la rottura del follicolo preovulatorio, quindi l’ovulazione. Immediatamente dopo si assiste a una caduta della concentrazione plasmatica degli estrogeni. La fase luteinica è caratterizzata dalla presenza costante dell’LH che supporta la secrezione di progesterone da parte del corpo luteo. Quindi, l’azione combinata e bilanciata dell’FSH e dell’LH, fin dall’inizio della fase follicolare, determina la selezione del follicolo, che si svilupperà e produrrà sufficienti quantità di estrogeni tali da provocare il picco di LH e di conseguenza l’evento ovulatorio [1]. Per identificare i giorni fertili è necessario considerare inizialmente il ritmo e la lunghezza del proprio ciclo mestruale. L’ovulazione avviene circa due settimane prima della mestruazione successiva, infatti la prima fase del ciclo mestruale (quella estrogenica) è più variabile e può subire delle oscillazioni mentre la seconda fase (quella progestinica) è la più costante e dura mediamente 14 giorni, quindi se il ciclo mestruale si ripete regolarmente ogni 28 giorni l’ovulazione sarà intorno al 14° giorno, invece in un ciclo di 35 giorni l’ovulazione avviene intorno al 21° giorno e in un ciclo mestruale più breve di 21 giorni l’ovulazione avviene intorno al 7° giorno. Il giorno dell’ovulazione e le 48 ore che la precedono rappresentano i giorni più fertili in assoluto, ma la finestra fertile può iniziare circa 3-4 giorni prima dell’ovulazione e terminare il giorno successivo, sia perché l’ovocita sopravvive circa 24 ore sia perché gli spermatozoi nel tratto genitale femminile sopravvivono circa 72-96 ore. Quindi avere rapporti nei giorni che precedono l’ovulazione fa sì che nel momento in cui l’ovocita viene liberato esso si trova immediatamente circondato da un ambiente ricco di spermatozoi. È opportuno ricordare, però, che il calcolo dell’ovulazione sulla base della data in cui sono comparse le mestruazioni è suscettibile di errore, anche per le donne con cicli mestruali regolari. A volte, infatti, l’ovulazione può essere anticipata o ritardata rispetto al giorno previsto rendendo, in tal modo, vano il calcolo numerico. Potrebbe interessarti anche… Al fine del concepimento, quindi, è importante avere una regolare attività sessuale. La frequenza con cui avere rapporti è un punto importante da valutare; da un punto di vista della qualità dei parametri seminali sembra che due giorni di astinenza consentano una totale ripresa della qualità mentre, al contrario, la qualità sembra deteriorarsi dopo o più cinque giorni. Tale assunto in realtà non è del tutto vero, in quanto in pazienti con esame seminale normale la qualità non sembra risentire di un periodo di astinenza più breve. Tenuto conto di questo dato qualitativo è prassi consigliare rapporti a giorni alterni per tutta la durata del periodo fertile, permettendo in tal modo di coprire maggiormente il periodo fertile e aumentando le probabilità di gravidanza [2]. Oltre al calcolo dell’ovulazione per capire quando si sta avvicinando la finestra fertile, è possibile ricorrere ad altri metodi:
Un metodo ideale per rilevare l’ovulazione dovrebbe essere non invasivo, economico, facilmente reperibile e utilizzabile, preciso nel determinare l’ovulazione, quindi il periodo fertile. Con la moderna tecnologia una combinazione dei diversi metodi sopradescritti potrebbe essere combinata in un unico dispositivo in grado di individuare con alta probabilità il giorno più fertile [3]. Altri autori: Dott. Enrico Papaleo – Centro Scienze della Natalità, U.O. Ginecologia e Ostetricia, Ospedale San Raffaele, Milano Bibliografia
Quante probabilità ci sono di rimanere incinta due giorni prima del ciclo?La probabilità di concepire se hai rapporti sessuali due o tre giorni prima delle tue mestruazioni è molto bassa. Poiché il tuo ovulo vive circa 12 - 24 ore dopo essere stato rilasciato, ciò significa che la tua finestra di fertilità si chiude subito dopo che hai ovulato.
Quando sta per arrivare il ciclo si è fertili?In generale, il periodo fertile durante il ciclo mestruale si calcola sottraendo 18 giorni dalla durata del più breve dei 12 cicli precedenti e 11 giorni dal più lungo. Se ad esempio il ciclo varia tra 26 e 29 giorni, il concepimento può verificarsi dall'8° al 18° giorno di ogni ciclo.
Quali sono i giorni in cui non si è fertili?Interpretazione del metodo Ogino-Knaus
La donna che non desidera figli dovrebbe astenersi dai rapporti sessuali nel periodo compreso tra l'8° e il 20° giorno del ciclo mestruale.
In quale fase del ciclo si rimane incinta?I giorni fertili sono i 5-6 che precedono l'ovulazione, l'ovulazione avviene circa 14 giorni prima del ciclo mestruale successivo. È stato tuttavia dimostrato che sia preferibile avere 3-4 rapporti alla settimana senza necessità di calcolare i giorni migliori.
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