Non è raro sentir parlare di dolori al piede, ed in particolare di dolori all’altezza dell’alluce. In questo articolo troverete tutte le informazioni necessarie per capire cos’è e come curare l’alluce infiammato in maniera da evitare deformazioni del dito e conseguenti sofferenze per un disturbo facilmente curabile.
Cos’è l’alluce infiammato e come riconoscerne i sintomi
L’alluce infiammato è un particolare stato del dito che spesso produce dolore e gonfiore a chi ne soffre. È un problema che non deve essere affatto sottovalutato e per le persone che ne soffrono è sempre consigliabile affidarsi al proprio medico per ogni sintomo rilevato.
Ma come distinguerlo?
L’infiammazione spesso risulta sempre costante nel tempo e localizzata alla base dell’impianto dell’alluce stesso. Il suo sintomo principale è senza ombra di dubbio la presenza di dolore che spesso riflette un cambiamento dell’anatomia del piede fino a scaturire in quello che più comunemente viene riconosciuto come alluce valgo. Questa deviazione evidenzia la formazione della famosa “cipolla” vale a dire, una protuberanza che indica la presenza di un’infiammazione, spesso anche molto dolorosa. I sintomi principali che ci indicano che siamo in presenza di un alluce infiammato sono i seguenti: dolore, arrossamento, ispessimento della pelle, modifica della forma del piede e difficoltà a camminare.
Come curare l’alluce valgo
Partiamo dall’intervento più invasivo ma a detta degli esperti, quello migliore: l’intervento chirurgico che rappresenta la soluzione ottimale per risolvere definitivamente il problema dell’alluce infiammato. Per chi non vuole sottomettersi a questo intervento esistono anche altri tipi di soluzioni. Tra queste, quello più utilizzato è sicuramente il fatto di evitare calzature strette o con tacchi che portano all’aumento dell’infiammazione. I tutori e i plantari sono altre soluzioni facili e molto ben sfruttate dalla maggior parte delle persone che soffrono di questi dolori. Esistono inoltre dei veri e propri esercizi per l’alluce, tutti molto efficaci per ridurne l’infiammazione.
Per concludere, per gli amanti dei rimedi naturali, esistono notevoli soluzioni naturali che corrono in nostro aiuto. Tra queste: ghiaccio, calendula e sali di Epsom (solfato di magnesio) che riducono sia il gonfiore che l’infiammazione.
Piedi gonfi: quali sono le cause
Tra le cause più comuni del gonfiore ai piedi c’è la disidratazione, ma non è l’unica. Vediamo insieme quali possono essere le altre:
- Uno stile di vita sedentario in cui si passano molte ore seduti
- Passare troppo tempo in piedi (anche questo può causare dolore e gonfiore alle caviglie)
- Giornate molto calde che rendono faticosa la circolazione nelle zone periferiche del corpo, soprattutto degli arti inferiori
- Indossare pantaloni o scarpe molto strette, che a loro volta limitano la corretta circolazione del sangue
- Tacchi troppo alti
- Eccesso di sale negli alimenti
- Gravidanza
- Sovrappeso
A volte, però, non si tratta solo di cattive abitudini o di cambiamenti fisici e metabolici portati da condizioni temporanee come la sindrome premestruale o una gravidanza.
Il gonfiore ai piedi e alle caviglie può essere anche causato da patologie come insufficienza renale o cardiaca, insufficienza venosa, diabete o linfedema. In quest’ultimo caso ad essere colpito è il sistema linfatico, che, non funzionando a dovere, porta all’accumulo di liquidi in varie parti del corpo, principalmente, piedi, caviglie e gambe.
Le patologie menzionate sono in generale causa di una cattiva circolazione che porta gonfiore e altri sintomi come prurito, formicolio ecc.
In caso di fastidi persistenti, il consiglio è sempre quello di consultare un medico, così da fare una diagnosi precoce ed evitare che eventuali problemi al cuore o ad altri organi possano peggiorare col tempo.
Rimedi per i piedi gonfi
Fortunatamente esistono diversi rimedi ai piedi gonfi. Uno dei più efficaci è quello di bere molta acqua. Assicurati perciò di bere la giusta quantità di acqua ogni giorno.
Ti consigliamo di iniziare a svolgere esercizi specifici per sciogliere le caviglie e favorire la circolazione.
Uno di questi consiste nel ruotare le caviglie verso l’esterno tenendo le gambe allungate. Questo esercizio ha infatti il beneficio di riattivare la circolazione, aiutandoti a sgonfiare i piedi e a sentire meno fastidio.
Un altro modo semplice ma efficace per riattivare il flusso di sangue e rilassare i muscoli è quello di mettere una pallina da tennis sotto il piede e farla rotolare con movimenti circolari lungo tutta la pianta. Questo rimedio, inoltre, ti aiuta ad alleviare eventuale dolore all’arco plantare e a rafforzare le caviglie.
Ancora, uno dei più classici toccasana per la circolazione è questo: una volta rientrati da una lunga giornata di lavoro, stenditi a terra e solleva le gambe a 90 gradi appoggiandole al muro. Resta in questa posizione distendendo le spalle, la schiena, il collo e le gambe e anche i tuoi piedi troveranno sollievo. Infatti, così facendo aiuterai l’attività di drenaggio del sistema linfatico, diminuendo la ritenzione dei liquidi.
Tra i rimedi naturali della nonna ti consigliamo poi impacchi, massaggi e pediluvi, da sempre molto utilizzati per dare sollievo ai piedi affaticati.
Il pediluvio è un facile rimedio per i piedi gonfi e con un costo quasi zero. Riempi una bacinella con acqua calda, aggiungi un paio di cucchiai di bicarbonato e un po’ di sale e lascia i piedi a mollo massaggiandoli delicatamente per una mezz’ora.
Puoi ottenere effetti benefici anche attraverso pediluvi in acqua fredda alternati a massaggi. Questi ultimi possono essere fatti in casa con oli e lozioni naturali a base di burro di karité, camomilla e malva.
Se preferisci invece utilizzare gli impacchi, prova con un decotto di edera: basta far bollire un etto di foglie in un litro d’acqua.
Ma non è finita qui. Ci sono ancora altri modi naturali per rilassare i piedi e le caviglie e farle sgonfiare. Tra questi ci sono l’olio essenziale di pompelmo, l’acqua con cetriolo e limone e l’anguria. Vediamo come utilizzarli e quali sono i benefici.
Puoi ricorrere all’olio di pompelmo aggiungendone qualche goccia in una vasca con acqua tiepida. In questo caso è anche un’ottima preparazione per una pedicure. In generale, il pompelmo ha proprietà antiossidanti e l’olio ha proprietà diuretiche e antinfiammatorie che aiutano a drenare i liquidi, alleviando il gonfiore alle caviglie e ai piedi durante la gravidanza e in tutte le altre situazioni che causano questi disturbi.
Come accennato, anche il cetriolo e il limone, avendo proprietà antinfiammatorie, sono efficaci contro il gonfiore di piedi e caviglie. Perciò ti consigliamo di aggiungerne alcune fette in un po’ d’acqua prima di berla.
Infine, l’anguria è un ottimo diuretico, composto per il 92% di acqua ed è utile a stimolare la minzione.
In ultimo, un piccolo consiglio generale riguardante l’alimentazione: cerca di ridurre i cibi salati e di seguire una dieta povera di sodio per contrastare la ritenzione idrica alla base della dolorosa sensazione di gonfiore.
Per ulteriori approfondimenti, visita la sezione Cura del corpo di CosìComodo e procurati tutto il necessario per dare sollievo ai tuoi piedi.
Piedi gonfi in gravidanza: qualche rimedio e consiglio
La gravidanza, come noto, porta vari cambiamenti nel corpo di una donna ed è una delle principali cause dei piedi gonfi. Di seguito un piccolo elenco di consigli per evitare o, quanto meno, alleviare il più possibile questo disturbo:
- Utilizza scarpe comode con un tacco di massimo 3 o 4 centimetri e un plantare largo
- Indossa calze elastiche a compressione graduata se la temperatura lo consente
- Fai attenzione all’aumento di peso (seguire una corretta alimentazione in gravidanza è davvero molto importante)
- Fai regolare attività fisica
- Evita di restare in piedi per troppo tempo
- Evita ambienti troppo caldi
- Tieni uno sgabello sotto i piedi se non sei ancora in maternità e lavori molto tempo al pc
Tra i rimedi naturali, come già accennato, ti consigliamo di fare dei pediluvi e di massaggiare le gambe e le caviglie usando una crema rinfrescante e defaticante.
Piedi gonfi negli anziani: c’è da preoccuparsi?
L’edema alle gambe e ai piedi, che si manifesta spesso negli anziani, non è solo un problema estetico, ma può essere un campanello di allarme per altre patologie.
Infatti, in caso di altri sintomi come respiro corto, febbre, intorpidimento e sensazione di calore e dolore specialmente nella zona del polpaccio, meglio consultare il medico.
Quest’ultimo sintomo, in particolare, può indicare l’inizio di una trombosi venosa, quindi è da tenere sotto controllo.
Ora che ti abbiamo spiegato un po’ le cause e dato qualche consiglio per alleviare il gonfiore ai piedi, non ti resta che metterlo in pratica e trovare finalmente sollievo.