Simulazione calcolo pensione opzione donne 2022 inps

Pensioni

Chi sono le lavoratrici che possono avere accesso alla pensione anticipata tramite opzione donna: i requisiti anagrafici e contributivi.

Opzione donna è una forma di pensione anticipata alla quale possono avere accesso le lavoratrici in possesso di determinati requisiti: è riservata non solo alle lavoratrici dipendenti ma anche alle autonome, con differenze relative ai parametri per fare domanda.

Si basa sul sistema di calcolo contributivo della pensione ed è stata rinnovata dall’articolo 16 del DL 4/2019. Opzione donna è stata introdotta per la prima volta dall’articolo 1, comma 9 della legge 243/04 e permette di andare in pensione anticipatamente rispetto alle regole ordinarie, che prevedono il possesso di almeno 41 anni e 10 mesi di contributi, nel caso della pensione anticipata nella quale non viene considerato il requisito dell’età, oppure a 67 anni, con almeno 20 di contributi, se si parla invece di pensione di vecchiaia.

Quali sono i requisiti per fare richiesta di pensione anticipata con opzione donna nel 2022? Come si effettua una simulazione del calcolo della pensione per capire a quanto ammonta? Nei prossimi paragrafi saranno spiegati il funzionamento del trattamento pensionistico opzione donna, a chi spetta, qual è la sua decorrenza e come fare domanda.


Opzione donna pensione: requisiti 2022

La pensione anticipata chiamata opzione donna può essere richiesta dalle lavoratrici che al 31 dicembre 2021 hanno maturato determinati requisiti, i quali differiscono leggermente tra lavoratrici dipendenti e autonome.

Nello specifico:

  • le lavoratrici dipendenti devono avere versato almeno 35 anni di contributi e avere un’età pari o superiore a 58 anni;
  • le lavoratrici autonome devono avere versato almeno 35 anni di contributi, ma devono avere un’età pari o superiore a 59 anni.

Per conseguire la pensione, alla lavoratrici dipendenti si richiede la cessazione del rapporto di lavoro, mentre le lavoratrici autonome possono continuare a svolgere la propria attività, pur facendo domanda di pensionamento anticipato. La pensione viene erogata tramite le regole di calcolo del sistema contributivo, ai sensi del decreto legislativo 180/1997.

La pensione anticipata è riconosciuta alle lavoratrici iscritte all’assicurazione generale obbligatoria o ai fondi sostitutivi ed esclusivi, mentre sono escluse le lavoratrici iscritte alla gestione separata.

Non è possibile utilizzare il cumulo dei periodi assicurativi per raggiungere il requisito contributivo richiesto, mentre si può ricorrere al riscatto degli anni di laurea.

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Come funziona opzione donna

In base a ciò che si legge sul sito dell’INPS, la decorrenza di opzione donna, ovvero il momento in cui viene effettivamente erogata la pensione corrisponde a:

  • 12 mesi dal momento in cui sono stati maturati i requisiti, nel caso del trattamento pensionistico previsto per le lavoratrici dipendenti;
  • 18 mesi dal momento in cui sono stati maturati i requisiti, nel caso trattamento pensionistico previsto per le lavoratrici autonome.

Le lavoratici del settore scuola e dell’Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (AFAM) potranno ricevere il trattamento pensionistico a partire rispettivamente dal 1° settembre e dal 1° novembre 2021.

Pensione Opzione donna 2022 ultimissime


Tipologia di lavoratrice
Dipendente

Autonoma
Ex INPDAP, FS, Poste
Anni di contributi
35 anni

35 anni
34 anni, 11 mesi e 16 giorni
Ultima data utile per la maturazione dei contributi 31 dicembre 2020 31 dicembre 2020 31 dicembre 2020
Età
58 anni

59 anni
58 anni
Ultima data utile per il raggiungimento dell’età
31 dicembre 2019

31 dicembre 2019
31 dicembre 2019
Ultima data di nascita utile 31 dicembre 19612 31 dicembre 1961 31 dicembre 1962
Finestra mobile per la liquidazione del trattamento
12 mesi

18 mesi

12 mesi
Ultima apertura della finestra mobile 1 gennaio 2022 1 luglio 2022 1 gennaio 2022

Pensione opzione donna: come richiederla

Ci
sono diverse procedure da poter seguire per avere accesso a opzione
donna:

  • la prima è online, direttamente sul sito dell’INPS;
  • la seconda è tramite il numero del Contact Center, ovvero l’803.164 da rete fissa, oppure il numero 06 164164 da cellulare;
  • la terza consiste nel rivolgersi a un ente di patronato o un intermediario INPS.

Possono avere accesso al trattamento pensionistico anticipato anche le lavoratrici che hanno maturato i requisiti sopra elencati entro il 31 dicembre 2020, ma presentino la domanda in un secondo momento, anche dopo la data di apertura della finestra mobile.

Leggi anche: Riforma pensioni 2022

Calcolo pensione opzione donna INPS 2022

Quanto si perde con la pensione opzione donna? Trattandosi di una forma di pensione anticipata, opzione donna sarà caratterizzata da alcune decurtazioni rispetto a quello che sarebbe l’importo della propria pensione nel caso di pensione di vecchiaia o di pensione anticipata ordinaria.

A grandi linee, l’importo dell’assegno è inferiore del 20-30% rispetto al sistema misto, in quanto si applicano le sole regole del sistema contributivo.

Il calcolo della pensione con opzione donna è variabile poiché l’abbassamento dell’importo che sarà liquidato è legato a fattori differenti quali:

  • l’età della lavoratrice;
  • le sue caratteristiche di carriera e il livello manageriale raggiunto;
  • l’importo dello stipendio raggiunto al momento della presentazione della domanda di pensionamento;
  • l’anzianità contributiva.

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Volendo fare un esempio relativo al calcolo dell’importo della pensione con opzione donna bisogna fare riferimento alla retribuzione della lavoratrice e al modo in cui si è evoluta negli anni:

  • una persona che ha raggiunto livelli di retribuzione molto elevati fin dai primi anni di iscrizione all’INPS, non dovrebbe subire un abbassamento troppo significativo della propria pensione;
  • al contrario, chi ha versato la maggior parte dei contributi entro il 31 dicembre 1995 e che avrebbe dunque ricevuto una pensione elevata nel caso di calcolo con il sistema retributivo, vedrà una riduzione dell’assegno pensionistico più consistente.

Come avere accesso alla pensione anticipata: la guida dell’INPS

L’INPS ha deciso di stilare una guida interattiva nella quale vengono elencati i passaggi che si dovrebbero seguire per verificare di essere in possesso dei requisiti, anagrafici e retributivi, necessari per accedere alla pensione di vecchiaia o a quella anticipata.

La guida è formata da 8 step fondamentali, che sono i seguenti:

  1. verificare sia i requisiti anagrafici sia quelli retributivi previsti dalla legge per fare domanda di pensione di vecchiaia o di pensione anticipata;
  2. verificare quali sono i contributi presenti nel proprio estratto conto contributivo;
  3. controllare quali sono i requisiti previsti per le altre forme di pensionamento disponibili in Italia: da opzione donna a quota 100, e così via;
  4. utilizzare un simulatore per capire quale sarà la data nella quale si potranno raggiungere i requisiti previsti per poter andare in pensione;
  5. informarsi sull’esistenza di alternative che permettano di aumentare l’anzianità contributiva;
  6. vagliare le eventuali misure di accompagnamento alla pensione;
  7. controllare a quale prestazione previdenziale a carico dell’INPS si potrà avere accesso in caso di cessazione del rapporto di lavoro;
  8. inviare la domanda di pensionamento.

Pensione anticipata: come funziona in Italia

Nel caso in cui non si possedessero i requisiti per avere accesso alla pensione di vecchiaia, ci sono altre tipologie di pensione anticipata esistenti in Italia. Tra queste, si annoverano:

  • la pensione Quota 102, con la quale si può andare in pensione con un minimo di 64 anni di età e almeno 38 anni di contributi versati;
  • la pensione lavoratori precoci, che si applica a coloro che possiedono almeno un anno di contribuzione da lavoro prima dei 19 anni;
  • la pensione di anzianità in regime di totalizzazione, che permette di cumulare i contributi versati non solo nelle gestioni amministrate dall’INPS, ma anche quelli relative ad altre casse professionali, nel caso in cui si avessero complessivamente almeno 40 anni di contributi.

Per conoscere la data in cui si potranno ottenere i requisiti per andare in pensione e disporre di una simulazione del calcolo dell’assegno pensionistico, anche nel caso di opzione donna, è possibile utilizzare il simulatore disponibile sul sito dell’INPS, chiamato La mia pensione futura.

Il tool è molto efficiente e permette anche di simulare scenari differenti: in alternativa è comunque possibile prendere un appuntamento presso la sede INPS più vicina a casa propria o chiamare il numero del Contact Server INPS per ricevere maggiori informazioni.

Opzione donna – Domande frequenti


Chi va in pensione con opzione donna nel 2022?

Opzione donna 2022 è riservata alle lavoratrici nate tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 1961, o tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 1960 nel caso delle lavoratrici autonome. 

Quanti anni di contributi per opzione donna?

I requisiti per accedere a Opzione Donna nel 2022 sono gli stessi in vigore che erano in vigore nel 2021: clicca qui per avere maggiori informazioni in merito.


Come calcolare la pensione con opzione donna 2022?

Esempio calcolo pensione netta donne 2022 Scegliendo opzione donna nel 2022, invece avrebbe un taglio di circa 100 euro, percependo quindi 1.100 euro lordi. Somma che equivale a un netto di 932 euro mensili (per la presenza delle tasse sulla pensione). Il netto dell'assegno pieno sarebbe stato invece di 1.010 euro.

Come si calcola l'importo della pensione con opzione donna?

L'importo della pensione si calcola con il sistema contributivo e questo significa una perdita rispetto a una “pensione normale”, che si aggira tra il 20 e il 30%, dipende dal numero di anni in cui si è lavorato con il sistema retributivo (quindi prima del 1996).

Quanto ti tolgono per opzione donna?

Opzione Donna, quanto si perde di pensione Sicché, ciò che fa desistere le lavoratrici a lasciare il lavoro a 58 anni (59 per le autonome) è l'ammontare della pensione.

Quando si prende di pensione con 35 anni di contributi?

Quindi, se prendiamo ad esempio una lavoratrice con 35 anni di contributi e una quota di 30.000 euro, questa maturerà un montante contributivo di 346.500 euro che, trasformati con il coefficiente di trasformazione del 4,289%, dà come risultato 14.860 euro circa di assegno annuo.