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I consigli per evitare ogni imbarazzo, risparmiare soldi e scegliere un vino… divino.Di Mike Peterson Colpire il bersaglio a occhi chiusiPer molti di noi, ordinare il vino al ristorante è un po’ come giocare a freccette a occhi chiusi: non abbiamo grandi pretese e spesso ci accontentiamo di colpire qualsiasi parte del bersaglio. Magari puntiamo anche a scegliere un vino delizioso (cercando allo stesso tempo di non fare una brutta figura), ma come possiamo aspettarci di fare sempre centro se andiamo alla cieca? Be’, ho buone notizie per voi, cari amici. Non dovete essere degli esperti per ordinare un ottimo vino e fare colpo sui vostri commensali. Vi spiegherò come stanno le cose così saprete esattamente come orientarvi con le carte dei vini e i camerieri, poi vi fornirò un copione infallibile per ordinare il vino. Quando avrete finito di leggere questo articolo, mirerete dritto al centro del bersaglio e saprete come colpirlo ogni singola volta. Come stanno le coseIl ricarico Tra il prezzo di un vino al ristorante e il rispettivo ricarico c’è un rapporto inversamente proporzionale, quindi il vino più economico ha un ricarico maggiore, e viceversa. C’è una sola eccezione a questa regola: la seconda bottiglia più economica sulla carta dei vini. Il trucco della seconda bottiglia più economica Non abbiate paura di scegliere la bottiglia più economica sulla carta (da non confondere con l’imbevibile vino “della casa”, che in genere è servito solo al bicchiere). Nella mia esperienza, di solito la bottiglia meno costosa è un ottimo vino. Bicchiere o bottiglia? A volte però vale la pena pagare il ricarico in più per i singoli bicchieri. Avrete una maggiore varietà di vini da provare nel corso della cena, oltre alla versatilità di abbinare perfettamente ogni portata a un vino diverso. Inoltre, i vostri commensali potrebbero avere preferenze incompatibili tra loro in fatto di vini, quindi ordinare al bicchiere potrebbe essere l’opzione più comoda per fare contenti tutti. Basta tener presente che state pagando un notevole sovrapprezzo. Il vino
“della casa” Clausola di esclusione: se vi trovate nelle terre delle meraviglie vinicole come la Napa Valley, la Toscana, ecc. troverete ristoranti che offrono vini della casa assai bevibili, ma sono vere e proprie gemme, più uniche che rare. Marchi e vitigni unici Effetto ancoraggio Abbinamenti vini/piatti Il copione per ordinare il vinoOra che sapete come stanno le cose, come procedere? Ecco cinque punti che vi consiglio di seguire ogni volta che ordinate il vino. Immagine da dievole.comPunto 1) Fate un sondaggio al tavolo Dopo aver preso posto al tavolo, consultatevi brevemente con i vostri compagni di cena per capire meglio due cose:
Punto 2) Stabilite un limite di prezzo Fissate il vostro prezzo massimo e rispettatelo! Non lasciate che il prezzo medio sulla carta dei vini vi spinga a deviare da quello che siete disposti a pagare. Ho iniziato ad appassionarmi davvero al vino con un prezzo massimo di 50 dollari a bottiglia. Punto 3) Fatevi consigliare dal cameriere/sommelier A meno che siate esperti di vino e a vostro perfetto agio nel fare la scelta da soli, è assolutamente nel vostro interesse farvi consigliare dal cameriere/sommelier. A una condizione, però: dovete dare le informazioni giuste. Pensate a ordinare il vino al ristorante come a una visita dal medico: dovete comunicare i sintomi in modo sufficientemente dettagliato per ottenere la diagnosi corretta. È qualcosa che può anche mettere soggezione in un ristorante, quindi ho ridotto le complessità a pochi punti essenziali. Ecco quello che dovete comunicare:
In sintesi, la conversazione dovrebbe essere qualcosa di simile: “Salve! Vorrei ordinare una bottiglia di vino rosso per tutti. In genere preferiamo vini di corpo medio che siano gradevoli e fruttati. Brian odia il Pinot Nero (bestemmia!), ma a parte quello siamo molto flessibili. Sto pensando a una bottiglia come questa (indicate il prezzo), ma mi piacerebbe avere qualche consiglio in base alle nostre preferenze”. Tutto qui! Così sarete ufficialmente maestri dell’ordinare il vino e lascerete i vostri amici a bocca aperta dallo stupore. E, cosa ancora più importante, avrete dato al cameriere informazioni più che sufficienti per avere ottimi consigli per voi e per i vostri commensali. Bravissimi! Punto 4) Assaggiate il vino Ora che avete selezionato una bottiglia, il cameriere inizierà il rituale della presentazione del vino. In primo luogo, vi presenterà la bottiglia per confermare che è proprio quella che avete ordinato. Non dimenticate di controllare l’annata sulla bottiglia. Non immaginate quanto spesso i camerieri tirano fuori vini di un’annata diversa da quella che avete ordinato. Immagine da satynmag.comIl cameriere poi stapperà la bottiglia e verserà un piccolo assaggio del vino nel bicchiere, così potrete accertarvi che non sappia di tappo o non abbia altri difetti. Attenzione: lo scopo di questo rituale non è stabilire se vi piace o no il vino! Mi spiace ma una volta che la bottiglia è stappata non potete certo tirarvi indietro e cambiare idea. Per fortuna, il sapore di tappo è un fenomeno molto raro, che capita solo con il 3–5% dei tappi naturali. Fate girare il vino nel bicchiere, annusate profondamente e assaggiate. In genere, se il vino sa di tappo sprigionerà sentori sgradevoli come di giornali ammuffiti, cartone bagnato o cantina umida. Se sentite un odore o un sapore strano, non esitate e dite subito al cameriere che secondo voi il vino sa di tappo. Qualsiasi ristorante che si rispetti si scuserà e tornerà con un’altra bottiglia dalla cantina, gratis. Punto 5) Godetevi finalmente il vostro vino! Dopo aver confermato che il vino è privo di difetti, è il momento di rilassarvi e gioire dei frutti di tanta fatica! Mi raccomando, godetevi pure il vino senza alcuna fretta. Certi camerieri saranno iperattivi nel riempirvi il bicchiere di continuo, perché vogliono farvi finire la prima bottiglia il più in fretta possibile nella speranza che ne ordiniate subito un’altra. D’altro canto, se sono troppo lenti a riempirvi il bicchiere, non esitate a prendere la bottiglia e fare tutto da soli. Seguite questi cinque punti ogni volta che ordinate il vino e quello che una volta era come tirare freccette a occhi chiusi diventerà fare centro con il massimo punteggio ogni singola volta, festeggiati da un coro di applausi dei vostri compagni a tavola e brindisi vittoriosi in vostro onore. Immagine dal film “Il Grande Gatsby” – Warner Bros PicturesChe ne pensate? Lasciate una risposta e fatemi sapere. Ho intenzione di continuare a tentare la missione impossibile di insegnarvi un po’ di cose sul vino senza annoiarvi a morte. Se volete continuare a leggere, seguitemi su Medium e Twitter e date un’occhiata alla mia nuova pubblicazione, Vintopia. Grazie e alla salute! * Illustrazione di copertina di Vincent Mahé Come si effettua il servizio del vino?Tutte le bottiglie vanno aperte davanti al cliente: oltre a quelle di vino anche quelle di acqua, birra, bibite ecc. Le bevande vanno servite prima delle vivande. Prima si serve l'acqua, poi il vino. Ciascun vino deve avere il suo bicchiere: mai servire un vino in un bicchiere che ne ha già contenuto un altro.
Perché il vino si serve da destra?Logicamente, una simile posizione dei bicchieri impone di versare il vino da destra, per questioni di comodità e per evitare di disturbare il cliente/ospite.
In quale bicchiere si beve il vino al ristorante?In genere, si utilizza il bicchiere a tulipano, mentre il bicchiere “renano” si usa per i vini giovani, con aromi e sapori più complessi. Per i vini rossi vanno bene i bicchieri più grandi e svasati in quanto necessitano di un maggior contatto con l'ossigeno per liberare la loro complessità.
Come prezzare un vino al ristorante?Per farlo, si effettua un calcolo “a ritroso”, partendo dal valore di ricarico medio della vendita al pubblico, sommato alla percentuale di ricarico desiderato e a quella tra costo e ricavo, moltiplicato per il costo del vino, ovvero: [100 + % ricavo desiderato] x [wine cost] = prezzo al calice.
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