Asterix e obelix e il regno degli dei

Asterix e obelix e il regno degli dei

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Ancora una volta Giulio Cesare cerca di piegare gli irriducibili Galli con l’astuzia visto che la forza non funziona. Questa volta decide di far radere al suolo le vicine foreste che circondano il villaggio e qui far costruire un centro residenziale di lusso per i Romani. I Galli cederanno inconsapevolmente alla cultura romana fino a diventare a loro volta cittadini di Cesare come da lui programmato?

Le avventure di Asterix in ordine cronologico:
1 ASTERIX IL GALLICO
2 ASTERIX E IL FALCETTO D’ORO
3 ASTERIX E I GOTI
4 ASTERIX GLADIATORE
5 ASTERIX E IL GIRO DI GALLIA
6 ASTERIX E CLEOPATRA
7 ASTERIX E IL DUELLO DEI CAPI
8 ASTERIX E I BRITANNI
9 ASTERIX E I NORMANNI
10 ASTERIX LEGIONARIO
11 ASTERIX E LO SCUDO DEGLI ARVERNI
12 ASTERIX ALLE OLIMPIADI
13 ASTERIX E IL PAIOLO
14 ASTERIX IN IBERIA
15 ASTERIX E LA ZIZZANIA
16 ASTERIX E GLI ELVEZI
17 ASTERIX E IL REGNO DEGLI DEI
18 ASTERIX E GLI ALLORI DI CESARE
19 ASTERIX E L’INDOVINO
20 ASTERIX IN CORSICA
21 ASTERIX E IL REGALO DI CESARE
22 ASTERIX IN AMERICA
23 ASTERIX E LA OBELIX SpA
24 ASTERIX E I BELGI
25 ASTERIX E IL GRANDE FOSSATO
26 L’ODISSEA DI ASTERIX
27 IL FIGLIO DI ASTERIX
28 LE MILLE E UN’ORA DI ASTERIX
29 ASTERIX LA ROSA E IL GLADIO
30 ASTERIX E LA GALERA DI OBELIX
31 ASTERIX E LATRAVIATA
32 ASTERIX TRA BANCHI E… BANCHETTI
33 QUANDO IL CIELO GLI CADDE SULLA TESTA
34 IL COMPLEANNO DI ASTERIX E OBELIX - L’ALBO D’ORO
35 ASTERIX E I PITTI
36 ASTERIX E IL PAPIRO DI CESARE
37 ASTERIX E LA CORSA D'ITALIA (da ottobre 2017)

Albi speciali:
ASTERIX: COME FU CHE OBELIX CADDE DA PICCOLO NEL PAIOLO DEL DRUIDO
LE XII FATICHE DI ASTERIX



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Asterix e il Regno degli Dei è un film d'animazione del 2014, diretto da Alexandre Astier e Louis Clichy. Siamo nella Gallia del 50 a.C. quasi completamente invasa dai Romani, a eccezione di un piccolo paesino abitato da imbattibili Galli, che non cedono alla potenza romana. Giulio Cesare, per far fronte a questa fastidiosa situazione decide che se i Galli non si vogliono arrendere, saranno i Romani a spingerli ad accettare la disfatta e dunque ordina la costruzione di una nuova città, chiamata "Il Regno degli Dei", da realizzare con la direzione del famigerato architetto Angoloacutus.
L'idea è questa: creare una città romana talmente attraente e lussuosa, che i Galli non potranno fare a meno di trasferirvisi. Con questa grandiosa trovata Giulio Cesare sembra aver finalmente risolto la situazione: tutto sembra andare a gonfie vele. Purtroppo però, il governatore romano non ha ancora fatto i conti con gli intrepidi Asterix, Obelix, Panoramix e il cagnolino Idefix, che si opporranno fino alla fine, anche grazie all'aiuto della pozione magica, per portare al fallimento il piano dei Romani.

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Recensione di Marianna Cappi
sabato 27 dicembre 2014

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Nel 50 A.C. tutta la Gallia è occupata dai Romani... Tutta? No, non tutta. Un villaggio dell'Armorica, abitato da irriducibili Galli resiste all'invasore. Esasperato, Giulio Cesare decide di cambiare strategia: se i Galli non ne vogliono sapere di muovere un passo verso la romanità, saranno i Romani stessi a trasferirsi a casa loro. Affidato al giovane architetto Angoloacutus, "Il tempio degli dei" è dunque la città per vacanze che l'imperatore ha deciso di far erigere ad un passo dal villaggio ribelle. Nonostante le nocciole magiche di Panoramix, e nonostante i problemi con i legionari e gli schiavi, il colpo sembra andare a segno e i Galli si lasciano irretire dal richiamo degli affari e del lusso. Tutti? No, non tutti. Asterix, Obelix, Panoramix e il fido Idefix resistono fino all'ultimo e tentano con ogni mezzo di far ragionare il loro popolo.
Potete preferire Le 12 fatiche di Asterix o Asterix e Cleopatra, ormai classici intoccabili, ma di certo non rimarrete delusi da questo nuovo adattamento di un album del 1971, ancora attualissimo. D'altronde, lo firmano due veri appassionati dei fumetti gallici, uno dei quali (Clichy) ha fatto esperienza nel tempio degli dei dell'animazione statunitense - la Pixar- e l'altro (Astier) è il celebrato creatore di Kaamelott, serie cult sui cavalieri della tavola rotonda.
Il passaggio alla computer grafica non tradisce il segno di Uderzo, ma la riuscita del lungometraggio si deve soprattutto al rispetto dello spirito del fumetto, a quella combinazione di comicità e intelligenza che prende di mira le mode e le idisioncrasie della società francese contemporanea e che il film di Astier e Clichy amplifica con una serie di esilaranti ribaltamenti.
Il conflitto tra natura e cultura, che parte dal luogo comune - i Galli che pensano solo a menarsi e i Romani a "civilizzare" i barbari- lascia pian piano il posto ad un discorso più complesso, che prende in considerazione le divisioni interne a ciascun popolo, scherza sui pregiudizi legati agli stranieri e illumina al momento giusto l'importanza della fedeltà alla propria identità. Insomma tra Galli e Romani ci può essere una tregua, persino una fascinazione reciproca, ma poi è necessario che ognuno torni dalla sua parte del campo di battaglia, perché lo spettacolo possa continuare.
Se Asterix è il simbolo di questa resistenza, l'unico che non si fa abbindolare dai sesterzi di Roma, è Obelix il vero protagonista del film, colui che fa l'esperienza più ravvicinata degli invasori, grazie al rapporto di amicizia che stringe con una famiglia spedita in Armorica a far da far cavia alla migrazione di massa. La sua proverbiale golosità, le sue battute ("Mi dici a cosa servono i romani se non ci si può picchiare sopra"?), la sua tenera esageratezza sono responsabili delle risate e delle soluzioni narrative, almeno nella metà dei casi. L'altra metà del divertimento è assicurata dai romani e da Plusquamursus in particolare: centurione assegnato alla trasferta, vittima di un manipolo di schiavi ultra sindacalizzati e di un altro fronte di legionari gelosi degli schiavi, rassegnato nello spirito e furbescamente diplomatico nei modi, Plusquamursus è un personaggio che sembra uscito da una commedia all'italiana dell'epoca d'oro del genere. 

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Su MYmovies il Dizionario completo dei film di Laura, Luisa e Morando Morandini

Per sottomettere l'unica tribù di Galli che resiste al suo dominio globale, Cesare, più che mai in chiave di dittatore totalitario, decide di passare dalle armi alla manipolazione psicologica: fa costruire intorno al loro villaggio una città-residence romana dotata di ogni comodità e attrazione. Sedotti dall'agiatezza e dagli status symbol, i Galli vi si trasferiscono e si romanizzano, eccetto Asterix, Obelix e Panoramix, che fanno di tutto per riportare i loro compagni all'identità gallica. Tratto dal 17° fumetto (1971) di Asterix, 9° cartoon della serie (cui vanno aggiunti i 4 girati dal vero) è il 1° in un digitale che, producendo un "effetto pupazzo", infantilizza il disegno originario. Ha al suo attivo briosità e satira dei vizi e dei vezzi della società contemporanea, ma strappa solo qualche raro sorriso. E soprattutto non riesce a fugare la sensazione della ripetitività.

RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO

mercoledì 1 febbraio 2017
laurence316

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A 8 anni da Asterix e i Vichinghi, film non proprio eccezionale, arriva il 9° lungometraggio d'animazione ispirato ai celebri personaggi creati da Goscinny e Uderzo, con però una significativa novità: si tratta del primo interamente realizzato in computer-graphic. Asterix e il Regno degli Dei, infatti, abbandona la classica animazione tradizionale, ormai radicata nella memoria [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 febbraio 2015
critichetti

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Quando seppi dell'uscita di questo film,ebbi molta paura:un film di Asterix e Obelix completamente in computer grafica non mi sembrava una grande idea.Ma ho comunque deciso di vederlo senza pregiudizi.Mai sono stato così felice di essermi sbagliato.Questo film ricalca molto l'umorismo di Goscinny e Uderzo (che in Italia ritroviamo in parte nei fumetti di Max Bunker,specie "Alan [...] Vai alla recensione »

domenica 29 marzo 2015
ultimoboyscout

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Giulio Cesare è stanco di essere sconfitto e sbeffeggiato dai Galli, quindi ha un'idea a dir poco rivoluzionaria: costruire una città romana a ridosso del villaggio resistente per costringere gli stessi Galli a "romanizzarsi", facendo assorbire loro usi e costumi, convinto che la pacifica vicinanza dei romani e i loro sesterzi possano incrinare il semplice tessuto sociale gallico.

domenica 2 agosto 2015
Enigmista12

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Asterix e Obelix devono affrontare nuovamente la minaccia dei romani, intenzionati a distruggere il loro villaggio per costruirci sopra "Il Regno degli Dei" una sorta di hotel a cinque stelle. I francesi si cimentano nuovamente nel cinema d'animazione rendendo il fumetto di Goscinny ancora più divertente, con humor dato dall'imbecillità di galli e romani da cui si salvano [...] Vai alla recensione »

domenica 11 ottobre 2015
Dave San

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Asterix è storia del fumetto, dovunque. Si è deciso di farne di nuovo un film, aggiornando la grafica al 3D. Ottima idea! Cesare è in forma più che mai come nemico giurato dei Galli. Un conquistatore che si adegua ai tempi. Secondo il topos “pasoliniano” della modernizzazione come metodo di asservimento, l’imperatore erigerà infrastrutture immobiliari, [...] Vai alla recensione »

martedì 31 marzo 2015
asrdrubale03

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un ottimo asterix forse il migliore.è un film d'animazione adatto a qualsiasi età.il doppiaggio italiano è uno dei migliori soprattutto quello dei romani.io lo consiglio a chiunque abbia  voglia di passare una bella serate in famiglia o con gli amici.

Cosa vuol dire Asterix?

Asterix, per esempio, significa "asterisco"; Obelix è "obelisco"; Idefix si legge in francese come idée fixe ("idea fissa"); il nome del capo del villaggio, Abraracourcix, si legge come A' bras raccourcie, ossia "un braccio corto", un'espressione che in francese designa la litigiosità, perché indica la posizione ...

Cosa rappresentano Asterix e Obelix?

«Astérix incarna maliziosamente tutte le virtù dei nostri antenati Galli. L'umorismo di René Goscinny e Uderzo vi farà amare questo piccolo guerriero baffuto, personaggio nuovo nel mondo dei fumetti.»

Cosa vuol dire Obelix?

Il nome di Obelix deriva, come Asterix, da un riferimento a un segno tipografico. Un «obèle» (obelo in italiano) è una sorta di croce (†), utilizzato per segnalare un passaggio dubbio negli antichi manoscritti.

Dove posso vedere Asterix e Obelix?

Asterix e il regno degli dei | Netflix.