Chi paga la malattia della colf a ore

Abbiamo già parlato delle retribuzioni della badante/colf, anche in caso di tredicesima. Oggi affrontiamo un altro argomento, legato alla gestione di un collaboratore domestico.

Può capitare che la badante o la colf subiscano una malattia o un infortunio.

Che fare in questi casi? A chi è l'onere del pagamento e del periodo di fermo della badante?

Partiamo da un principio fondamentale: l'indennità della malattia è onere esclusivo del datore di lavoro.

Quindi, non possono essere interpellati Cassa Colf o Inps, che non devono niente in questo caso.

Per quanto riguarda l'Inps infatti, i proventi pagati sono destinati alla pensione, alla disoccupazione, alla maternità, ma non riguardano la retribuzione in caso di malattia o infortunio.

Infortunio o malattia della badante, le regole da seguire

Ciò è stabilito dal CCNL Colf e Badanti che all'art 27 è molto chiaro.

1. in presenza di malattia la badante/colf dovrà il più velocemente possibile avvertire il suo datore di lavoro del suo stato, salvo che sorgano gravi impedimenti, prima dell'inizio del lavoro previsto (quindi, dell'orario previsto per l'inizio della prestazione lavorativa)

2. la badante o colf dovrà inviare il certificato medico che attesta la malattia o l'infortunio, che dovrà essere fornito entro il giorno successivo all'inizio della indisponibilità lavorativa. Dovrà essere inviato al datore di lavoro entro due giorni dal rilascio, attraverso raccomandata

3. solo per le badanti/colf che vivono dentro casa, non è obbligatorio l'invio del certificato medico, tranne se il lavoratore sia in ferie o comunque sia al momento in posizione non convivente

Gli obblighi del datore di lavoro

Per prima cosa, il datore di lavoro deve comunicare la malattia o l'infortunio all'Inail e all'autorità di pubblica sicurezza.

I termini per la presentazione di tale comunicazione sono i seguenti:

  • entro 2 giorni dalla ricevuta del certificato medico, per prognosi maggiori di 3 giorni

  • entro 2 giorni dalla ricezione del certificato di prosecuzione, per le prognosi entro tre giorni ma che superano per la guarigione tale termine

La denuncia all’INAIL deve essere redatta sul modello rilasciato dall'istituto e dal certificato medico fornito dalla badante/colf.

Il tempo relativo alla conservazione del posto di lavoro vengono calcolati per un periodo di 365 giorni (anno solare) a partire dal momento della malattia/infortunio.

Dall’evento.In caso di malattia o infortunio, la colf/badante può mantenere il posto di lavoro secondo questo schema:

  • se ha lavorato fino a sei mesi e aver superato il periodo di prova, 10 giorni di calendario

  • se ha lavorato per un periodo superiore da più di sei mesi fino a due anni, 45 giorni di calendario

  • se ha lavorato da oltre due anni oltre i due anni, 180 giorni di calendario

In questa tabella, vengono indicati anche gli obblighi di retribuzione per il periodo di inabilità al lavoro.

TABELLA

Periodo di lavoroGiorni di assenza retribuiti durante l'anno (365 giorni)Trattmento economico da rilasciareTempo di conservazione del posto di lavoro
Fino a 6 mesi 8 giorni Dal 1° al 3° gg = 50% della retribuzione complessiva Dal 4° al 8° gg = 100% del compenso complessivo 10 gg secondo 365 gg (se malattia oncologica 20 gg.)
da sei mesi a due anni 10 giorni Dal 1° al 3° gg = 50% del compenso complessivo Dal 4° al 10° gg = 100% del compenso complessivo 45 gg secondo 365 gg (se malattia oncologica 90 gg.)
Superiore a due anni 15 giorni Dal 1° al 3° gg = 50% del compenso complessivo Dal 4° al 15° gg = 100% del compenso complessivo 180 gg secondo 365 gg (se malattia oncologica 360 gg.)

La retribuzione per ogni giorno di malattia è indicata nella tabella sovrastante, e fa riferimento al compenso globale della colf/badante.

Se ci riferiamo a collaboratrice convivente, si aggiunge a questo importo il consueto vitto e alloggio, a cui continua ad avere diritto.

In conclusione, spetta al datore di lavoro la retribuzione in caso di malattia e infortunio della badante/colf, tenendo presente anche i suoi obblighi nel fornire tempestivo certificato medico che attesti lo stato di infortunio/malattia.

Per tenere traccia di tutti i giorni di malattia, come di altre assenze retribuite si può utilizzare la app DoEmploy: Busta Paga Domestico che permette di gestire ogni aspetto del lavoro con la propria badante/colf/babysitter, realizzando in pochi clic buste paga complete.

Inoltre, se vuoi esplorare maggiormente il mondo degli assistenti domiciliari, ti rimandiamo al nostro articolo, dove parliamo di livelli di inquadramento di colf e badanti.

Come pagare la malattia alla colf a ore?

– ogni inizio di malattia con certificato diverso si contano i primi 3 giorni al 50% e i rimanenti fino al massimo annuale al 100%. Perciò se il primo, il secondo o il terzo giorno di malattia cadono in un giorno lavorativo si paga al 50%, se invece cadono nei giorni successivi al 100%.

Quanti giorni di malattia per colf a ore?

10 giorni, per anzianità fino a sei mesi; 45 giorni, se ha più di sei mesi e fino a due anni di servizio; 180 giorni, se l'anzianità di servizio supera i due anni.

Come funziona la malattia per i lavoratori domestici?

- fino al 3º giorno consecutivo, il 50% della retribuzione globale di fatto; - dal 4º giorno in poi, il 100% della retribuzione globale di fatto. Per "giorni di calendario", come indica il Ccnl colf e badanti nelle note a verbale, si intendono i 30esimi della mensilità.

Cosa fare se la colf si ammala?

Sicuramente la badante, appena sorge una malattia, è tenuta ad informare il medico curante. Medico curante che dovrà accertare la malattia della propria assistita. Conseguentemente, la badante è tenuta a dare la comunicazione al datore di lavoro. Altresì, c'è un altro adempimento: la comunicazione all'Inps.