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Le ragioni che inducono una madre a usare il tiralatte sono varie. Il suo utilizzo è altamente raccomandato se aiuta a prolungare l'allattamento al seno. Ecco quando e come utilizzare il tiralatte
Durante l'allattamento, è possibile ricorrere all'uso del tiralatte. In numerose occasioni il suo uso è altamente raccomandato. Per questo è importante che il tiralatte riproduca il più possibile la suzione naturale. Ricorda, infatti, che non è la forza di aspirazione ad aumentare il flusso del latte, ma l'alternanza delle fasi di aspirazione e rilascio. Un sostegno all'allattamentoIl latte materno è l'alimento migliore per il neonato. Risponde in maniera eccellente e mirata a tutte le sue esigenze nutrizionali. In ogni fase della crescita. Ogni mamma desidera allattare il proprio bambino. E con il giusto supporto può farlo più serenamente e più a lungo. Per aiutare la neomamma nei primi giorni, quelli preziosissimi dell'avvio, oppure più avanti, quando riprende la sua vita professionale. In ognuno di questi momenti, servono gli alleati giusti. Primo fra tutti, il tiralatte. Perché l'allattamento al seno non deve per forza essere un'esclusiva della mamma. Può essere condiviso. Innanzitutto con il papà! Tiralatte elettrico o manuale?Esistono due tipi di tiralatte: manuale ed elettrico. Il più efficace è quello elettrico, poiché consente di regolare l'aspirazione e la velocità, adattandole alle proprie esigenze. Tiralatte manualeIl tiralatte elettrico, singolo o doppio, può anche essere affittato in una farmacia o in un negozio specializzato. Per questioni di igiene, però, è necessario acquistare le parti che entrano in contatto con il seno o con il latte. Tiralatte elettrico doppioSe il bambino non si attacca mai al seno, è importante estrarre il latte 6-8 volte al giorno, come minimo. Prova anche a svuotare completamente il seno. Se invece allatti, i momenti della giornata migliori per estrarre il latte sono le prime ore del mattino oppure 1-2 ore dopo la poppata. Tiralatte: quando usarlo?
Come funziona il tiralattePrima di procedere all'estrazione, lavati le mani con il sapone. L'igiene del seno è necessaria solo se, ad esempio, hai applicato della crema o se hai sudato. In linea generale, i detergenti che potrebbero alterare il pH naturale della pelle. I tempi di estrazioni del tiralatte possono variare in base ai modelli. Per l'estrazione, appoggia la coppa del tiralatte sul capezzolo. Se vuoi abbreviare i tempi, usa un tiralatte professionale doppio elettrico, che consente di estrarre il latte contemporaneamente da entrambi i seni. Altrimenti, usa un modello singolo, manuale oppure elettrico. Se, dopo averlo tirato, non lo offri subito al bebè, ricordati di riscaldarlo prima di somministrarlo perché raggiunga la temperatura del seno. Per farlo, metti il contenitore sotto un getto di acqua calda oppure scaldalo a bagnomaria o con uno scaldabiberon. Meglio non metterlo direttamente sul fuoco, poiché si potrebbero perdere alcune sostanze. Prima di averne davvero bisogno, conviene iniziare con un po’ di anticipo a prendere confidenza con il metodo di estrazione scelto. I primi tentativi, infatti, possono essere frustranti, perché il latte ottenuto è spesso poco. È normale, ma non bisogna scoraggiarsi, perché con un po' di pratica diventa semplice e veloce. Allontana lo stressPer favorire il riflesso di discesa del latte, è importante rilassarsi.
Pulizia del tiralattePrima di iniziare a usarlo, è necessario smontare, sciacquare e sterilizzare il tiralatte e le parti che entrano in contatto con il seno e il latte. A tale scopo, puoi ricorrere a uno qualsiasi dei metodi di sterilizzazione disponibili sul mercato, sia a caldo che a freddo. Inoltre, bisogna lavarle tutte le volte che vengono usate. Basta usare acqua calda e un detergente delicato specifico. Sciacqua accuratamente i pezzi con acqua fredda e lasciali asciugare all'aria aperta, su un panno. Puoi anche lavare i pezzi in lavastoviglie e sterilizzarli una volta al giorno. Estrazione manuale del latteSe non vuoi usare il tiralatte, puoi tirarti il latte manualmente. È una tecnica semplice, che si basa sul massaggio e sulla stimolazione del seno per facilitare il riflesso di emissione del latte. Inizia mettendo la mano a cerchio intorno all'areola, posizionando il pollice in alto e l'indice e il medio in basso, e premi all'indietro. Quindi premi in avanti, esercitando una leggera pressione con la punta delle dita e si ripetono i movimenti. Per estrarre il latte dal seno, ruota le dita (mantenendole sempre nella stessa posizione), come se volessi svitare un tappo. Conservazione del latte materno estrattoIl latte estratto può essere conservato e congelato in un unico contenitore. Sul mercato, si trovano molti modelli specifici. Non preoccuparti se, all'inizio, i tentativi di estrazione produrranno solo pochi grammi di latte. Puoi tirare il latte più volte durante le 24 ore e conservarlo in frigorifero in un unico contenitore. Se dai il latte al bebè poco dopo l'estrazione, non serve tenerlo in frigorifero. A temperatura ambiente, può essere conservato per circa quattro ore se la temperatura è tra i 30° C e i 38° C, per sei ore se è circa 25° C, e per 24 ore se è circa 15° C. Oltre, va conservarto in frigorifero o nel congelatore. Per farlo, è necessario usare un contenitore con un'etichetta che indichi la data di estrazione. In questo modo potrai usare prima il latte meno recente. Quanto si mantiene- Nel frigorifero, posiziona il latte su un ripiano, non nell'anta, dove è più difficile mantenere basse le temperature. In questo modo, a una temperatura compresa tra 0° C e 4° C, si conserva per 5-8 giorni.- Nei congelatori all'interno del frigorifero, il latte materno si conserva fino a due settimane. - Nei congelatori verticali con anta indipendente dal frigorifero, il latte dura da quattro a cinque mesi. - In un congelatore "a pozzo", a una temperatura di circa -19 ° C, il latte si conserva per almeno sei mesi. - Ricorda che il latte, una volta scongelato, deve essere consumato entro 24 ore e non può essere nuovamente congelato. Come riscaldare il latte materno conservato in frigorifero o nel congelatore
Hai mai provato a usare il tiralatte? Pensi che lo userai quando tornerai al lavoro? Confrontati con le altre mamme.Scelti per te…E tu che ne pensi? Copyright 2020 RCS MediaGroup S.p.A. - Gruppo Sfera - Via Rizzoli 8 - 20132 Milano - P.IVA n. 1208650155 - QuiMamme © SferaMediaGroup Powered by Webimpacto Qual è il momento migliore per tirarsi il latte?Per alcune mamme, le estrazioni effettuate un'ora dopo le poppate offrono una quantità maggiore di latte, mentre altre preferiscono estrarre una volta ogni due poppate. Prova a estrarre il latte in momenti diversi per capire cosa sia più adatto al tuo stile di vita.
Quanto latte si dovrebbe uscire con il tiralatte?La quantità può variare da poco più di cinque millilitri a un massimo di quasi 20 millilitri. Non preoccuparti poi se il tuo piccolino sembra bere più latte dal biberon di quello che produci in un'estrazione: NON vuol dire che la tua produzione sia bassa.
Quante volte al giorno si può usare il tiralatte?Utilizzando questi tiralatte doppi almeno tre volte al giorno durante i primi mesi di vita del bambino, molte mamme sono riuscite a lasciare latte sufficiente al bambino per il giorno successivo, in modo di non avere bisogno di aggiunte.
Quanto tempo tra una poppata e l'altra latte materno?Nei primi tempi si consiglia di non far passare più di 2-3 ore tra una poppata e l'altra e di scegliere un tipo di allattamento cosiddetto “a richiesta”, ovvero senza orari fissi e calcolo delle poppate. Nelle prime settimane una frequenza di 8-12 poppate al giorno è da ritenersi nella norma.
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