Un po’ di bruciore alla gola, un leggero raffreddore e qualche brivido: l’agente infettivo ha sicuramente colpito. Ma la sua origine è virale o batterica? È importante riuscire a riconoscerne il principio per poter capire la giusta cura. Show Con il cambio di stagione e l’abbassamento delle temperature il nostro sistema immunitario è inevitabilmente più debole e vulnerabile, esponendo così la nostra gola ai virus che circolano. In genere la faringite – o mal di gola – virale inizia con bruciore alla gola, spesso accompagnato da raffreddore, malessere generale e qualche linea di febbre che, quando c’è, tende a risolversi in un paio di giorni. La gola, infine, appare molto arrossata. Quando l’origine è batterica, la gola fa molto male, è arrossata e sulle tonsille, molto ingrossate, appaiono delle macchie biancastre, comunemente chiamate “placche”. Questa forma di mal di gola è quasi sempre accompagnata da febbre elevata e persistente, salivazione eccessiva, difficoltà a deglutire e malessere generale. Spesso è presente anche un aumento dei linfonodi del collo. L’assoluta certezza diagnostica si ha, però, solo con l’esecuzione del cosiddetto tampone faringeo. Terapie:
Il primo errore da evitare è quello dell’autoprescrizione come spesso accade. L’antibiotico è del tutto inutile se l’infezione è virale. Deve essere il medico a prescriverlo ed è fondamentale seguire le indicazioni in termini di dosaggio, orari di assunzione e durata della terapia. Soprattutto per alcune categorie di pazienti è consigliabile la vaccinazione antinfluenzale, oltre ad osservare le buone norme igieniche, come lavare spesso le mani. Fonte: corriere.it Come riconoscere il COVID-19 ai primissimi sintomi e come distinguerlo dall'influenza e dalle sindromi simil influenzaliI
Coronavirus sono una vasta famiglia di virus in grado di causare una vasta gamma di malattie: dalle più lievi, come il raffreddore, a malattie più gravi, come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome Respiratoria Acuta Grave (SARS-CoV-1). I primi sintomi possono comparire in media dai 5 ai 7 giorni (con un minimo di
2 ed un massimo di 14 giorni) dopo il contatto con una persona infetta.
Alcuni pazienti che si ammalano di COVID-19 possono sviluppare una polmonite e aver bisogno di essere ricoverati in terapia intensiva. Pertanto, in caso di mancanza di respiro o difficoltà a respirare, che indicano un peggioramento della malattia, è importantissimo chiamare immediatamente il proprio medico curante o i numeri dell'emergenza (112 o 118, a seconda della
Regione). È importantissimo chiamare il proprio medico curante se:
Il medico indicherà cosa fare e come comportarsi. Per caso probabile o confermato si intende:
Se l'infezione da Nuovo Coronavirus viene confermata attraverso il tampone naso-faringeo, è previsto l'isolamento a casa per dieci giorni. Durante questo periodo si viene contattati dal personale delle Autorità sanitarie
territorialmente competenti. Per proteggersi dal contagio bisogna seguire scrupolosamente le regole di prevenzione e spiegarle anche ai bambini.
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Ultimo Aggiornamento: 26 marzo 2021 Cosa fare in caso di febbre e mal di gola?Sono indicati, tisane calmanti (per esempio, a base di malva, erisimo, altea ecc.), camomilla o tè, latte, brodi leggeri (ideale quello di pollo, se piace, soprattutto in caso di influenza), spremute e centrifughe di frutta o verdura fresche non acide.
Quanto dura la febbre a 38?La febbre si presenta alta (38,5-40 °C) e dura 3-4 giorni. Importante prendere farmaci antipiretici per abbassare la febbre, soprattutto quando è alta o si protrae per più giorni. Bere molto per reintegrare i liquidi e i sali persi sudando. I sintomi di debolezza fisica possono durare fino a 2-3 settimane.
Come capire se ho la febbre o Covid?Tosse secca: A differenza delle normali influenze, la tosse, in caso di Coronavirus è secca, stizzosa e insistente.. febbre che sale, anche oltre i 38 gradi;. diffusi dolori muscolari/articolari;. problemi alle vie respiratorie (tosse, congestione nasale, mal di gola).. Quale antibiotico per mal di gola e febbre?Claritromicina (es. Biaxin, Macladin, Klacid, Soriclar, Veclam) si raccomanda di assumere una compressa da 250-500 mg di farmaco ogni 12 ore. In caso di sospetta o accertata infezione da Haemophilus influenzae, assumere 500 mg di attivo. Protrarre la terapia per 10 giorni.
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