Grassi saturi e insaturi quali fanno male

Risponde Andrea Poli, specialista in farmacologia e presidente della Nutrition Foundation of Italy (NFI)

Grassi saturi e insaturi quali fanno male

Ho letto che i grassi del burro non fanno così male alla salute e così pure quelli di altri prodotti animali. Ma allora possiamo aggiungere alla dieta questi alimenti prima banditi?
Federico M. (Livorno) 

Contrariamente a quanto sostenuto dalla ricerca biomedica negli ultimi venti anni, latte, burro, formaggi, lardo, pancetta e altri grassi animali non sarebbero da 'demonizzare' più di tanto, secondo quanto riportato sul British Medical Journal dell'agosto scorso. La metanalisi che ha incrociato i risultati di cinquanta studi osservazionali ha "assolto" gli acidi grassi saturi dall'accusa di essere associati a un aumentato rischio di morte o a malattie cardiache, ictus e diabete di tipo 2. E ha emesso, al contrario, una sentenza di colpevolezza nei confronti dei cosiddetti acidi grassi trans, cioè acidi grassi insaturi ma idrogenati e quindi induriti come le vecchie margarine dure in panetto (poco popolari in Italia, ma contenute in molti prodotti industriali). Se dunque i primi non risultano associati a mortalità per tutte le cause, questi ultimi risultano associati a un aumento del 34% di morte per qualsiasi causa, del 28% di morte per malattia coronarica e del 21% per malattia cardiovascolare.

Questo non significa che possiamo mangiare tutto il burro che vogliamo, perché gli effetti complessivi degli acidi grassi insaturi, come quelli dell'olio extravergine di oliva o gli omega 3 contenuti nel pesce azzurro, o ancora gli omega 6 contenuti in legumi o frutta secca, hanno effetti più favorevoli sulla salute. Ma possiamo togliere un po' il pedale dal freno sui saturi, soprattutto dal latte e dai formaggi. Concentrandoci invece sugli aspetti dell’alimentazione che svolgono effetti favorevoli: come i polifenoli, sostanze naturali che svolgono un'azione antiossidante, e che dovremmo cercare dovunque essi si trovino (nel caffè, nella cioccolata amara, nella frutta secca, nell'olio extravergine di oliva, nei frutti rossi).

Sui siti web e in tv avrai certamente letto o sentito parlare di grassi saturi e insaturi, con l’avvertimento di preferire i secondi, perché più sani.

Vediamo di fare chiarezza una volta per tutte, cercando di capire quanto sia utile questa distinzione, quali alimenti preferire e che conseguenze ha l’abuso dei grassi saturi.

Gli acidi grassi sono studiati da molto tempo. Le prime ricerche effettuate già nel 1950 hanno evidenziato che a fare male, tra i grassi, sarebbero proprio quelli saturi, tra i quali:

  • Il grasso presente nelle carni, in particolar modo nelle carni rosse come il manzo. Presenti anche nelle carni di maiale e quelle di tacchino e pollo.
  • I grassi delle carni lavorate cioè i salumi come le salsicce, il wurstel, la bresaola, i salami,. E ancora coppa, cotechino, culatello, guanciale, lardo e lonza, mortadella, soppressata, pancetta, porchetta e prosciutto.
  • Oli vegetali come l’olio di palma e di cocco.
  • I prodotti caseari come i formaggi, il burro, il gelato e nel latte (che presenta anche grassi insaturi).
  • Gran parte degli snack industriali come i cracker, il pane confezionato, i biscotti, i pasticcini, le patatine. La margarina, praticamente scomparsa dalle nostra tavola.

Nella lista sommaria, come vedi, sono presenti degli alimenti che sicuramente fanno parte della tua alimentazione. Gli studi nel corso dei decenni sono stati sottoposti a rassegne e revisioni.

Gli acidi grassi insaturi sono solitamente liquidi, ma si trovano anche in cibi solidi. Essi dovrebbero far parte di una corretta alimentazione.

  • L’avocado e l’olio estratto da esso contiene acidi grassi monoinsaturi
  • Olive e olio di oliva, soprattutto l’olio extravergine
  • Olio di colza e altro olio vegetale
  • Pesci ricchi di acidi grassi omega-3 come il salmone, lo sgombro, le acciughe, il tonno
  • Semi e noci (frutta secca), mandorle, anacardi, semi di sesamo, arachidi
  • Burro di arachidi e olio di arachidi

Perché gli acidi grassi saturi fanno male

Troppi grassi saturi nella dieta sono responsabili, secondo studi che vanno avanti da decenni, dell’aumento del colesterolo cattivo LDL nel sangue.

Di conseguenza aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, tra le prime cause di morte. Studi più recenti mettono in discussione questo assunto suggerendo che, per esempio, il consumo di latticini protegga il cuore.

Ma ci sono studi abbastanza concordanti che, ad esempio, ribadiscono che l’eccesso di carni lavorate industrialmente, soprattutto i salumi, abbiano effetti negativi sulla salute del cuore.

Motivo per cui se ne raccomando un consumo moderato, non superiore ai 100 grammi per settimana. Se meno è ancora meglio, dato che sono carni che oltre a contenere grassi saturi, contengono una dose sproporzionata di sale.

I cibi industriali, come gli snack, le merendine, le patatine e in genere gli alimenti fritti contengono grassi TRANS con un alto punto di ebollizione, che l’OMS vorrebbe eliminare del tutto. Sono sicuramente questi quelli che dovresti evitare e che, per quanto mi riguarda, bastano a catalogare un alimento come cibo spazzatura (junk food).

Volendo fare una graduatoria dal più cattivo al più buono dei grassi (un macronutriente che non dovrebbe mai mancare nella tua dieta, a dispetto delle mode alimentari che vorrebbero convincerti del contrario) direi: grassi trans, acidi grassi saturi, acidi grassi insaturi (mono e poli).

Uno studio ha evidenziato come sostituire gli acidi grassi saturi con quelli insaturi faccia bene, ma lo stesso non può dirsi del cambio grassi saturi / carboidrati altamente processati.

Perché preferire gli acidi grassi insaturi

Nella categoria degli acidi grassi monoinsaturi rientra il re dei grassi buoni: l’olio extravergine d’oliva usato ampiamente nella dieta mediterranea, la cui fama si deve probabilmente all’impiego dell’olio EVO.

Tra i grassi polinsaturi che stimolano la produzione di colesterolo buono, abbassando al contempo i trigliceridi, ci sono gli omega-3 e gli omega-6 che andrebbero consumati mantenendo una ratio ottimale per evitare l’insorgere di processi infiammatori e invece godere dei benefici.

I benefici non si estendono solo al colesterolo dal momento che, a cascata, si riduce l’incidenza di contrarre malattie cardiovascolari e l’ictus e in generale quelle patologie legate ad un’alta pressione sanguigna. Esistono studi che evidenziano benefici a livello cognitivo nell'assunzione degli omega-3 ma non sono conclusivi.

In definitiva, nel tuo piano alimentare devi privilegiare i grassi insaturi ed evitare assolutamente i grassi trans, moderando il consumo di acidi grassi saturi.

Bilanciando carni, pesce e verdure, cereali, uova, frutta e legumi troverai il giusto equilibrio tra i macronutrienti, di modo che l’alimentazione diventi un’arma a tua disposizione per migliorare la tua salute e permetterti di fare il salto di qualità che cerchi.

Gli acidi grassi sani sono solo una parte delle possibilità che hai di stare meglio, dimagrire, rinforzare il tuo corpo e la tua memoria. Puoi imparare le basi dal materiale che ho messo a disposizione.

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Grassi saturi e insaturi quali fanno male

Grassi saturi e insaturi quali fanno male

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

Quali sono i grassi che fanno più male?

I grassi saturi fanno male? È ormai un concetto assodato che un eccesso di grassi saturi fa male alla salute ed in particolare per il sistema cardiovascolare. I grassi saturi sono, infatti, difficili da metabolizzare e tendono ad accumularsi nel sangue.

Quali sono più dannosi i grassi saturi o insaturi?

La regola generale è ormai nota a molti: un eccesso di grassi saturi nella dieta corrisponde ad un maggior rischio di sviluppare tutta una serie di malattie, tra cui spiccano patologie cardiovascolari e alcuni tipi di tumore (come quello al colon, sebbene in merito vi siano evidenze scientifiche discordanti).

Quali sono i grassi saturi cattivi?

I grassi saturi sono detti grassi cattivi poiché al contrario dei grassi insaturi, favoriscono le patologie cardiovascolari. I grassi saturi si trovano nei salumi, nei formaggi e nel latte, nel burro e nelle carni rosse, ma anche in alcuni alimenti di origine vegetale come l'olio di palma e l'olio di cocco.

Perché i grassi insaturi sono migliori di quelli saturi?

Quindi, la risposta è: in termini generali fanno più male i saturi (grassi buoni e cattivi: benefici e rischi). Gli acidi grassi insaturi sono infatti considerati grassi “buoni”, perché sono capaci di abbassare significativamente i livelli di colesterolo nel sangue.