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Il dipendente pubblico nell’ambito dell’attività lavorativa deve attenersi ad obblighi che derivano dai principi costituzionali, quali principi di fedeltà alla nazione, imparzialità e buon andamento nonché contenuti nel codice civile, nelle norme nazionali sul pubblico impiego e nei contratti collettivi dei vari comparti. Tra le disposizioni normative che dettano in modo più puntuale tali obblighi spicca il d.P.R. 16 aprile 2013, n. 62 ovvero il regolamento recante il codice di comportamento dei dipendenti pubblici a norma dell’art. 54 del d.lgs. n. 165 del 2001, che ciascuna amministrazione provvederà ad integrare adottando un proprio codice in base alle proprie specificità ai sensi del comma 5 del predetto art. 54. Il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, ha innovato la materia delle infrazioni, sanzioni disciplinari, del procedimento disciplinare e dei rapporti con il procedimento penale ora prevista dagli articoli da 55 a 55octies del d.lgs. n. 165 del 2001. La relativa disciplina riguarda tutto il personale contrattualizzato dipendente dalle pubbliche amministrazioni rientranti nel campo di applicazione del d.lgs. n. 165 del 2001 e reca norme imperative che non possono essere derogate dalla contrattazione collettiva. Nei contratti collettivi, poi, sono regolati aspetti non riservati alla legge stessa quali le infrazioni e sanzioni, le procedure di conciliazione non obbligatoria e altri aspetti relativi al rapporto di lavoro inerenti alla materia. Sulla disciplina in tema di infrazioni e sanzioni disciplinari e procedimento disciplinare all’indomani dell’entrata in vigore del d.lgs. n. 150 del 2009, sono state fornite indicazioni applicative con circolare n. 14 del 2010. Con la circolare n. 9 del 2009 del Ministro per la pubblica amministrazione erano stati forniti indirizzi sull’applicazione della normativa nel periodo transitorio. Servizio competente: Servizio per la gestione del personale pubblico Data di pubblicazione: 28 dicembre 2015 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 aprile 2013, n. 62Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. (13G00104) (GU Serie Generale n.129 del 04-06-2013)note: Entrata in vigore del provvedimento: 19/06/201316 Dicembre 2020 3' di lettura
I dipendenti pubblici sono titolari di doveri e diritti che regolano la loro vita professionale. Dal momento che in uno dei precedenti articoli avevamo fatto luce sui loro diritti, è doveroso approfondire anche il tema legato ai loro doveri. Doveri dei dipendenti pubblici: la leggeNel settore del pubblico impiego si sono susseguiti tre codici di comportamento “generali”:
Questo codice si applica a tutti i dipendenti della pubblica amministrazione ad esclusione di:
Questo regolamento prevede una serie di sanzioni disciplinari nei confronti dei soggetti che ne violino le disposizioni. Le disposizioni del codiceI doveri dei dipendenti pubblici si dividono in due categorie principali. Quelli di stampo pubblicistico, riconducibili al dovere di fedeltà alla Repubblica, sancito dall’art. 51 Cost., ai principi di imparzialità e buon andamento, ex art. 97 Cost., e al carattere democratico della Repubblica (art. 1 Cost.), che impone di favorire rapporti di fiducia fra amministrazione e cittadino. Poi ci sono i doveri di diligenza, obbedienza e fedeltà. Tra i principali doveri ricordiamo:
I doveri dei DirigentiAnche i dirigenti, che possiamo considerare come una particolare categoria di dipendenti pubblici hanno una serie di diritti in capo a loro. Tra i principali riportiamo:
Questi sono solo alcuni dei principali doveri dei dipendenti pubblici. Se vuoi cercare maggiori informazioni sul tema consulta il nostro blog aziendale. Se sei un dipendente pubblico ti ricordiamo poi che puoi ottenere prestiti a condizioni favorevoli con la cessione del quinto. Vuoi saperne di più? Continua a navigare il nostro sito nell'apposita sezione dedicata alla Cessione del Quinto dello Stipendio. Quali sono i diritti e doveri dei dipendenti pubblici?servire la Repubblica con impegno e responsabilità e di rispettare i principi costituzionali di buon andamento e imparzialità dell'attività amministrativa (art. 97 della Costituzione), anteponendo il rispetto della legge e l'interesse pubblico agli interessi privati propri e altrui.
Cosa dice il DPR 62 2013?1. Il dipendente non chiede, né sollecita, per sé o per altri, regali o altre utilità. 2. Il dipendente non accetta, per sé o per altri, regali o altre utilità, salvo quelli d'uso di modico valore effettuati occasionalmente nell'ambito delle normali relazioni di cortesia e nell'ambito delle consuetudini internazionali.
Cosa prevede art 8 DPR 62 2013?Sull'astensione decide il responsabile dell'ufficio di appartenenza. Art. 8 Prevenzione della corruzione Page 8 1. Il dipendente rispetta le misure necessarie alla prevenzione degli illeciti nell'amministrazione.
Quali sono i doveri del dipendente previsti dal codice di comportamento?Il dipendente rispetta altresì i principi di integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità, obiettività, trasparenza, equità e ragionevolezza e agisce in posizione di indipendenza e imparzialità, astenendosi in caso di conflitto di interessi.
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