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Nell’età antica l’uomo ha usato le risorse che la Terra ha messo a disposizione per vivere e produrre energia . TI PIACE QUESTO ARTICOLO?LASCIA UN COMMENTOCOPYRIGHT © 2022. Energia Verde Italia srl. Tutti i diritti riservati. | Designed by: SmartSitiWeb Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Impianto a combustibili fossili nel villaggio Paradise, in Kentucky (USA) Le energie non rinnovabili, o più propriamente fonti di energia non rinnovabili, anche dette semplicemente fonti non rinnovabili,[1] sono fonti di energia che in natura si sono generate nell'ordine dei milioni di anni per quanto riguarda i combustibili fossili, o prima della formazione del pianeta Terra per quanto riguarda i materiali fissili (uranio e plutonio),[2][3] al contrario di quelle rinnovabili, che vengono reintegrate naturalmente in un periodo di tempo relativamente breve; per questo motivo, una volta terminate, le fonti non rinnovabili non saranno nuovamente disponibili nella scala umana dei tempi.[4] Sono fonti di energia non rinnovabile le seguenti:[5]
La maggior parte delle risorse energetiche non rinnovabili è concentrata in un numero limitato di aree della Terra, il che può comportare problemi di natura geopolitica e militare,[6] a differenza delle risorse rinnovabili, che sono principalmente distribuite su vaste aree geografiche.[7] La riduzione dell'utilizzo delle fonti non rinnovabili, l'implementazione di energie rinnovabili e l'aumenti dell'efficienza energetica si traduce in una mitigazione dei cambiamenti climatici[8] e nei conseguenti benefici economici.[9] Storia[modifica | modifica wikitesto]Illustrazione umoristica del 1831 di un possibile sviluppo nell'utilizzo dei mezzi di locomozione a vapore A partire dai primi anni del 1900, l'umanità ha maggiormente consumato l'energia primaria derivante da fonti non rinnovabili (combustibili fossili), rispetto a quella derivante da fonti rinnovabili[10] (all'epoca legna, energia animale, idraulica ed eolica)[11] in quanto i combustibili fossili, a parità di peso, erano in grado di produrre maggiori quantità di energia rispetto a quella fornita dalla legna, oltre al fatto che il disboscamento era diventato insostenibile.[12][13] Attraverso le rivoluzioni industriali, queste fonti di energia hanno permesso il miglioramento delle condizioni di vita dell'uomo.[14] Attualmente le risorse non rinnovabili sono tecnologicamente preferite perché, una volta estratte, sono facili da trasportare, hanno un'alta densità energetica e producono energia all'occorrenza[14] con impianti tecnologicamente semplici e collaudati[senza fonte], il che ha determinato il consolidamento delle industrie fossili al centro del sistema economico mondiale;[14] tuttavia, l'utilizzo di tali fonti porta con sé alcuni problemi ambientali quali l'emissione di gas serra per i combustibili fossili[14] o lo smaltimento delle scorie radioattive per la fissione nucleare;[15] per questi e altri motivi, l'impatto ambientale associato al ciclo di utilizzo dei combustibili fossili risulta generalmente maggiore rispetto a quello delle fonti di energia rinnovabili.[16] Combustibili fossili[modifica | modifica wikitesto]I combustibili fossili si sono originati dalla decomposizione anaerobica di organismi vegetali e animali, le loro molecole sono principalmente costituite da atomi di carbonio e idrogeno e i principali sono il carbone, il petrolio e il gas naturale.[17] Carbone[modifica | modifica wikitesto]
Esistono diversi tipi di carbone fossile che, in base al contenuto di carbonio, approssimativamente correlabile all'età del giacimento, si possono suddividere in:[18]
Al 2020 il carbone continua ad essere la principale fonte di energia utilizzata per la produzione di energia elettrica a livello mondiale, con aliquota del 35,1%[20] mentre per il consumo di energia primaria rimane secondo al petrolio, con un'aliquota del 27,2%.[21] Petrolio[modifica | modifica wikitesto]
Il petrolio è un combustibile liquido, dal colore che può variare da bruno-nero a giallastro, composto principalmente da una miscela complessa di idrocarburi, e da piccole quantità di composti azotati, ossigenati, solforati e misti;[22] esso deriva dalla decomposizione di sostanze organiche animali e vegetali ad opera di batteri anaerobici in ambienti marini,[23] sotto coperture sedimentarie, avvenuta nel corso di decine di milioni di anni.[5] Si trova in giacimenti petroliferi nel sottosuolo, quindi per l'estrazione è necessario attuare trivellazioni del terreno;[5] le caratteristiche dell'impianto di estrazione variano a seconda del giacimento di provenienza (on-shore o off-shore). Dopo l'estrazione, il petrolio deve essere raffinato in modo da poter separare i suoi componenti, come la benzina, il cherosene, l'olio combustibile e, in alcuni casi, il gas naturale. Gas naturale[modifica | modifica wikitesto]Schema di giacimenti di gas naturale Il componente preponderante del gas naturale è il metano, ma può contenere anche idrocarburi gassosi più pesanti, tra cui etano, propano e butano, e contaminanti quali acido solfidrico e mercurio, da rimuovere prima dell'utilizzo. Il gas naturale viene bruciato per produrre calore o viene utilizzato in turbine a gas o turbine a vapore per la produzione di energia elettrica.[24] Nel 2020, a livello mondiale, il gas naturale ha coperto il 24,7% del fabbisogno di energia primaria,[25] e da esso sono stati generati 6.268,1 TWh di energia elettrica (23,4% sul totale di 26.823,2 TWh di elettricità generata).[26] Il gas naturale viene impiegato compresso insieme al GPL come carburante meno inquinante rispetto ad altri nelle automobili o in fornelli portatili nelle zone rurali dove non ci sono collegamenti alle reti del gas. Il gas naturale non è tossico, anche se alcuni pozzi contengono gas di acido solfidrico. I giacimenti di gas naturale sono solitamente associati a quelli di petrolio, nei quali si trova disciolto o sotto forma di gas di copertura raccolto in sacche superficiali, ma esistono anche giacimenti di gas naturale unito a vapori di idrocarburi condensabili o più raramente come metano quasi puro. Può generarsi anche in ambienti paludosi e in questo caso viene chiamato "gas di palude".[24] Fissione nucleare[modifica | modifica wikitesto]L'energia nucleare è dovuta alle forze coesive presenti all'interno dei nuclei atomici e in natura viene liberata spontaneamente dai radioidsotopi.[27] I principali processi per ottenere energia nucleare sono la fissione e la fusione nucleare.[28] La percentuale di energia primaria prodotta nel mondo da fissione nucleare nel 2020 è stata pari al 4,3%.[29] La fissione nucleare consiste nella rottura del nucleo atomico di elementi come l'uranio-235 e il plutonio-239 tramite bombardamento con neutroni, che dà il via a una reazione a catena per cui i nuclei scissi liberano a loro volta neutroni; il processo viene regolato sottraendo neutroni in eccesso al fine di poter immagazzinare energia.[28] Nella maggior parte dei casi, le centrali nucleari producono energia a partire dall'uranio-235, le cui reazioni a catena producono calore che viene utilizzato per far evaporare dell'acqua e avviare una turbina a vapore con produzione di energia elettrica. In realtà, i reattori nucleari si suddividono in molte tipologie in base ai sistemi di trasporto del calore generato, tra cui si ricordano quelli ad acqua bollente, ad acqua pressurizzata e a gas.[30] La fissione nucleare è generalmente considerata una fonte di energia non rinnovabile perché l'urano-235 è un elemento presente in quantità prefissata e che non si rigenera, essendo un tipo di uranio molto raro,[31] creatosi prima della formazione della Terra.[3] Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Cosa si intende per risorse non rinnovabili?Sono dette risorse non rinnovabili quelle fonti di energia che, in seguito a un loro utilizzo, non possono essere sostituite in un tempo utile da permettere alla natura di far fronte al loro consumo da parte dell'uomo.
Che cosa si intende per risorse rinnovabili?Una risorsa rinnovabile è una risorsa naturale non esauribile che si può rigenerare mediante processi naturali nella scala dei tempi umana; la radiazione solare, le maree, il vento e l'energia idroelettrica sono esempi di risorse energetiche rinnovabili; il legno, l'acqua dolce e il cuoio sono esempi di risorse ...
Che differenza c'è tra una fonte di energia rinnovabile è una fonte non rinnovabile di energia?Mentre le energie rinnovabili sono riconducibili a fonti naturali non soggette ad esaurimento, quelle non rinnovabili si dividono a loro volta in due grandi categorie: i combustibili fossili e nucleari.
Quali sono le fonti di energia non rinnovabile?Il petrolio, il carbone e il gas naturale, che l'uomo estrae dal sottosuolo, sono combustibili fossili, cioè materiali che vengono bruciati per produrre energia. Essi sono fonti non rinnovabili di energia perché destinate, prima o poi, a esaurirsi.
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