Dolore alla schiena e al fianco destro

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Dolore al fianco destro

Il dolore al fianco destro può essere dovuto a calcoli biliari, ma non solo: passiamo in rassegna le cause principali.

Il dolore al fianco destro può essere dovuto a calcoli biliari, ma non solo: passiamo in rassegna le cause principali.

Il dolore al fianco destro può avere moltissime cause: si va dai dolori muscolari fino all’appendicite, passando per i calcoli biliari e renali. Vista la moltitudine di organi contenuti in questa regione, è fondamentale un’attenta e scrupolosa valutazione medica, per meglio indirizzare l’iter diagnostico e arrivare il prima possibile alla diagnosi corretta.

Il dolore al fianco destro e i dolori addominali

Che sia un lieve dolore puntiforme passeggero o un dolore importante, il dolore al fianco destro è un’evenienza tutto sommato comune. Se nella maggior parte dei casi questo è lieve, e si risolve spontaneamente nel giro di poco tempo, il dolore al fianco può talvolta essere causa di preoccupazioni soprattutto nei casi più gravi.
Il dolore al fianco destro fa parte della categoria del dolore addominale: come le altre tipologie di dolore in questa area del corpo, spesso è causa di consulto medico, e nei casi più gravi può portare anche a un ricovero ospedaliero. Le strutture anatomiche presenti nella regione del fianco destro sono molte, e sono tutte potenzialmente implicate nella sua genesi. Di conseguenza, l’iter diagnostico cambierà a seconda della storia clinica personale del paziente, delle caratteristiche del dolore e degli eventuali sintomi di accompagnamento.

Il dolore al fianco destro: le sue caratteristiche

Per dolore al fianco destro si intende una sensazione dolorosa, localizzata a livello addominale, della porzione destra delimitata superiormente dal limite delle costole e inferiormente dall’inguine.
In questa regione sono contenuti molti gorgani e strutture anatomiche; in particolare: 

  • il fegato;
  • la colecisti (o cistifellea) e le vie biliari;
  • parte del colon (o intestino crasso), in particolare il cieco, l’ascendente e il colon trasverso;
  • parte dell’intestino tenue, in particolare il duodeno;
  • l’appendice;
  • parte dello stomaco;
  • parte del pancreas (testa);
  • il rene destro;
  • le vie urinarie (uretere destro e parte della vescica);
  • la ghiandola surrenale destra;
  • muscoli della parete addominale;
  • tube di Falloppio e ovaio di destra (solo nella donna);
  • strutture nervose;
  • importanti vasi sanguigni – vene e arterie – che irrorano le suddette strutture.

Il dolore al fianco destro può manifestarsi con modalità e caratteristiche diverse: può avere un’insorgenza subdola e graduale, oppure più acuta e violenta; può avere un andamento continuo – rimanendo costante nell’intensità per minuti od ore – oppure può crescere fino ad arrivare a un massimo, per poi diminuire e ritornare successivamente (dolore di tipo “colica”), o ancora può essere un dolore cronico, quando perdura per settimane o mesi (addirittura anni).

Dolore al fianco destro: le cause

Le cause del dolore al fianco destro sono numerosissime, da quelle più lievi e banali, fino a quelle più importanti e pericolose. Tra le cause in assoluto più frequenti di dolore acuto al fianco destro ricordiamo la colica biliare, dovuta alla presenza di calcoli nella colecisti o nelle vie biliari, i calcoli urinari (“nefrolitiasi” se nel rene, “urolitiasi” se nelle vie urinarie) e, nei giovani, l’appendicite.
Altre cause frequenti di dolore al fianco destro sono, invece, la gastroduodenite o l’ulcera duodenale, i dolori di origine muscolare e i dolori che originano dall’apparato genitale, soprattutto femminile (dolori mestruali e cisti ovariche).

Di seguito sono elencate le principali cause di dolore al fianco destro:

  • calcoli biliari: sono veri e propri “sassolini” costituiti da aggregati di colesterolo e sali minerali (soprattutto calcio) che si formano principalmente nella colecisti (o cistifellea), il serbatoio della bile, una sostanza prodotta dal fegato e necessaria alla digestione. I calcoli biliari possono ostruire le vie biliari o la colecisti, dando origine alla colica biliare, un dolore di tipo crampiforme a insorgenza successiva ai pasti, specialmente quelli ricchi di grassi; questa può risolversi spontaneamente, in caso di espulsione dei calcoli nell’apparato digerente, oppure può dare luogo a complicazioni, come la colecistite (infezione della colecisti) o la colangite (infezione delle vie biliari). In questi casi, al dolore al fianco si accompagneranno la febbre e l’ittero (colorazione giallastra della pelle, delle mucose e delle sclere dovuta all’accumulo nell’organismo della bilirubina, la principale sostanza che costituisce la bile);
  • calcoli urinari: in questo caso, il dolore è causato dall’ostruzione del flusso delle vie urinarie da parte di calcoli che si formano per una precipitazione di sali minerali. Il dolore ha il carattere della colica, e cresce progressivamente. In caso di espulsione del calcolo, il dolore cessa definitivamente, altrimenti ritorna. Può essere accompagnato a volte dall’emissione di urine con sangue, oppure dall’impossibilità o difficoltà nell’urinare;
  • appendicite acuta: si tratta di una patologia che colpisce principalmente l’età giovanile (10-30 anni), caratterizzata da un dolore localizzato nella parte inferiore del fianco destro, al quale si accompagnano febbre, nausea ed eventualmente vomito;
  • dolori muscolari: in questi casi, il dolore è causato da traumi e/o comparsa di ematomi (lividi) che possono colpire i muscoli addominali, intercostali, o il muscolo psoas (muscolo importantissimo che sorregge la colonna vertebrale);
  • stipsi (o stitichezza): il ristagno protratto di feci nell’intestino crasso (colon) può provocare dolori addominali importanti;
  • gastrite o gastroduodenite: si tratta dell’infiammazione dello stomaco e/o del duodeno, la prima porzione dell’intestino tenue; in questo caso oltre al dolore, che sarà principalmente localizzato alla bocca dello stomaco, compariranno vomito, nausea, eventualmente diarrea e febbre. Nei casi più gravi, l’infiammazione può portare alla formazione di una vera e propria ulcera duodenale, ovvero una ferita profonda della mucosa che ricopre internamente il tratto digerente;
  • volvolo intestinale: ovvero quando un tratto dell’intestino si attorciglia su sé stesso, provocando un “blocco” dell’intestino (occlusione intestinale) con intenso dolore;
  • dolori mestruali: sonoriconoscibili per la loro ricorrenza, in corrispondenza del ciclo mestruale. Sono solitamente localizzati nella parte bassa dell’addome, ma possono manifestarsi anche a livello del fianco (destro o sinistro);
  • pancreatite acuta: l’infiammazione del pancreas, patologia grave, è responsabile di un intenso dolore addominale, in questo caso diffuso “a cintura” o “a barra” su tutto l’addome, con irradiazione posteriore;
  • pielonefrite: si tratta dell’infiammazione/infezione del rene; in questi casi il dolore si irradia spesso posteriormente, verso la schiena, e si accompagna a febbre e disturbi urinari;
  • malattie infiammatorie croniche intestinali, soprattutto la malattia di Crohn:nelcaso di malattia di Crohn, i dolori addominali potranno essere diffusi a tutto l’addome, e coesisteranno altri sintomi come la diarrea eventualmente sanguinolenta, la febbre e il calo di peso.

Altre cause meno frequenti comprendono:

  • tumori a carico degli organi localizzati in questa regione (fegato, colon o intestino, ma anche pancreas, rene, stomaco, vescica e apparato genitale femminile);
  • cisti ovariche o renali;
  • endometriosi: presenza del tessuto che riveste l’utero in altre sedi;
  • gravidanza ectopica: ovvero una gravidanza che si svolge in una sede inadeguata, ossia al di fuori dell’utero;
  • problemi vascolari: dalle vasculiti (infiammazione dei vasi) all’occlusione di arterie o vene importanti a causa di emboli o trombi.

Dolore al fianco destro: diagnosi e trattamento

Come si può evincere dal vasto elenco di possibili cause, l’iter diagnostico in caso di dolore al fianco destro può essere complesso. Ciò che guiderà i primi passi del medico sarà l’anamnesi (ovvero la storia clinica personale e familiare del paziente), seguita dall’esame obiettivo: in base al sospetto clinico, il medico potrà indicare gli accertamenti strumentali (ecografia, TC, risonanza magnetica, endoscopia) o laboratoristici (esami del sangue, delle urine o delle feci) o più indicati.
Il trattamento varia a seconda della causa, dalla terapia medica fino alla chirurgia per i casi più gravi. In ogni caso, è ormai appurato che un buon controllo della sintomatologia dolorosa non influisce negativamente sul raggiungimento della corretta diagnosi; per tale ragione, farmaci antispastici, antinfiammatori e antidolorifici, possono essere rimedi utili per il dolore al fianco destro, ma andrebbero sempre assunti su indicazione del medico o del farmacista.

Fonti

  • Natesan, S., et al., Evidence-Based Medicine Approach to Abdominal Pain, Emergency Medicine Clinics of North America, vol. 34, Issue 2, pages 165–190, W.B. Saunders, 2016.

    https://doi.org/10.1016/j.emc.2015.12.008
  • Heidenreich, A., et al., Modern approach of diagnosis and management of acute flank pain: Review of all imaging modalities, European Urology, volume 41, issue 4, pages 351–362, 2002.

    https://doi.org/10.1016/S0302-2838(02)00064-7
  • Smith, R. C., et al., Acute flank pain: a modern approach to diagnosis and management, Seminars in Ultrasound, CT, and MR, volume 20, issue 2, pages 108–135, 1999.

    https://doi.org/10.1016/s0887-2171(99)90042-2
  • Kasper, et al., Harrison’s principles of internal medicine, Nineteenth Edition, McGraw-Hill Education, 2015.

Ultimo aggiornamento:13-05-2022

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