Nuova proroga rottamazione ter e saldo e stralcio

Con la guerra in Ucraina e l’emergenza Covid, terminata ufficialmente il 31 marzo, si è ingrossata la platea di italiani che ha faticato (e fatica) a mettersi in regola col Fisco. Per questo motivo la Commissione Finanze del Senato ha approvato un emendamento al decreto Sostegni Ter dedicato ai contribuenti rimasti indietro col pagamento delle rate scadute relative a 2020 e 2021.

Sono stati infatti prorogati i termini per chi ha aderito alla rottamazione ter o al saldo e stralcio e non è poi riuscito a rimettersi in regola entro il 9 dicembre 2021. Secondo le stime, la misura riguarderebbe circa 532mila contribuenti interessati dalle procedure di riscossione. E che ora hanno la possibilità di rientrare nella pace fiscale (qui abbiamo parlato di partite Iva nel mirino del Fisco: le sanzioni e come mettersi in regola).

Cos’è la rottamazione ter?

La rottamazione ter, come suggerisce il nome, rappresenta la terza edizione della rottamazione delle cartelle esattoriali. Confermato dalla legge di bilancio 2019 n. 136/2018, questo sistema prevede la possibilità di estinguere i debiti iscritti a ruolo, contenuti nelle cartelle di pagamento, attraverso la rateizzazione dell’importo. Il tutto senza dover sostenere il pagamento di interessi e sanzioni per il tardato pagamento.

La rottamazione ter è rivolta a tutti coloro che hanno una o più pendenze con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.

Scadenze e proroghe: entro quando si deve pagare

Oltre che per i contribuenti del periodo 2020-2021, è prevista un’ulteriore proroga anche per chi non ha saldato le rate in scadenza nel 2022. Il Governo ha fissato un nuovo calendario di scadenze entro le quali mettersi in regola con le cartelle con rottamazione ter e saldo con stralcio (qui invece abbiamo elencato proroghe e scadenze all’11 aprile cambiate dall’Agenzia delle Entrate).

  • Rate scadute nel 2020
    Vanno pagate entro il 30 aprile 2022. Sono previsti cinque giorni di tolleranza, e quindi il pagamento si considera tempestivo se effettuato entro il 9 maggio.
  • Rate scadute nel 2021
    Il pagamento deve essere effettuato entro l’8 agosto, al netto dei cinque giorni feriali di tolleranza a partire dal 31 luglio.
  • Rate in scadenza nel 2022
    Il saldo per le pratiche relative all’anno in corso deve avvenire entro il 30 novembre. Con i classici cinque giorni in più, il limite massimo si sposta al 5 dicembre.

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Chi è escluso dalla rottamazione ter

Dalla definizione sono stati esclusi alcuni debiti. Ecco di seguito l’elenco:

  • Le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato
  • I crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei Conti
  • Le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna
  • Le sanzioni diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali.

È stata invece “sbloccata” la rottamazione ter per le multe per violazioni del codice della strada, ma con il solo condono degli interessi previsti dalla legge (qui abbiamo invece spiegato cosa contengono le lettere in arrivo dal Fisco e cosa fare).

Pace fiscale, verso una rottamazione quater?

Nonostante l’intervento dell’Esecutivo, quella fiscale è una questione tutt’altro che risolta in Italia. L’attuale pace fiscale sana infatti tutte le posizioni antecedenti al 2017, mentre quelle del 2018-2019 rimangono tuttora escluse. Da qui l’ipotesi di una possibile rottamazione quater.

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Nuova proroga rottamazione ter e saldo e stralcio

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Rottamazione ter, nuova proroga: scadenza il 30 aprile 2022

Per le rate del 2020 e del 2021 non pagate entro lo scorso 14 dicembre, la legge di conversione del decreto Sostegni ter si prepara ad introdurre una proroga “tardiva”, che interesserà anche le rate dovute per il 2022.

La novità arriva alla chiusura dei lavori della Commissione Bilancio del Senato per la conversione in legge del decreto n. 4/2022.

Nel corso della seduta notturna del 14 marzo è stato approvato un emendamento che concede una nuova opportunità ai 512.000 contribuenti decaduti dalla pace fiscale.

Per le rate relative al 2020 sarà necessario rispettare la nuova scadenza del 30 aprile 2022, termine che viene invece fissato al 31 luglio per le rate del 2021.

Più tempo anche per le rate della rottamazione ter dovute nel 2022: sarà possibile versare le somme dovute in un’unica soluzione entro il 30 novembre.

Rottamazione e saldo e stralcio, nuova proroga per i decaduti nel DL Sostegni ter: prima scadenza il 30 aprile 2022
Concluso l’esame da parte delle Commissioni, il testo del disegno di legge di conversione del decreto Sostegni ter n. 4/2022 è ora atteso in Aula al Senato, per poi passare alla Camera per il via libera definitivo entro il 28 marzo 2022.

Nel testo che approderà in Aula troverà spazio anche la proroga ex post delle scadenze della rottamazione ter e del saldo e stralcio, e per le rate relative al 2020 e al 2021 non versate entro il termine ultimo del 14 dicembre scorso ci sarà una nuova opportunità.

Non ci sarà un’unica maxi scadenza, ma più appuntamenti differenziati relativi alle rate del 2020, del 2021 e anche del 2022.

Nel dettaglio:

  • per le rate di rottamazione ter e saldo e stralcio relative al 2020 la scadenza viene fissata al 30 aprile 2022;
  • per le rate relative al 2021 la scadenza passa al 31 luglio 2022;
  • per le rate della rottamazione ter relative al 2022 sarà possibile pagare tutte le somme dovute entro il termine ultimo del 30 novembre 2022.

Un’opportunità che quindi salva i decaduti dalla pace fiscale alla fine dello scorso anno, il 43 per cento del totale dei contribuenti con piani di pagamento in essere, ma concede più tempo anche a chi ha rispettato le scadenze di versamento e a chi non ha pagato la prima rata della rottamazione ter dovuta entro lo scorso 28 febbraio 2022.

Rottamazione ter e saldo e stralcio, cinque giorni di tolleranza anche alle nuove scadenze per le rate del 2020, 2021 e 2022

L’ok definitivo alla legge di conversione del decreto Sostegni ter renderà definitive le novità previste nell’ambito della rottamazione ter e del saldo e stralcio delle cartelle.

Stando alle ultime anticipazioni, l’emendamento approvato in Commissione dispone anche l’estinzione delle procedure esecutive già avviate dall’Agenzia delle Entrate Riscossione nei confronti dei decaduti dalla pace fiscale, che potranno quindi rimettersi in regola rispettando le nuove scadenze del 30 aprile, 31 luglio e 30 novembre 2022.

Termini per i quali si applicherà la tolleranza di cinque giorni che caratterizza la pace fiscale. Saranno ritenuti validi i versamenti effettuati in ritardo, entro i cinque giorni successivi al termine ordinario.

La proroga, che arriva dopo il monito della Corte Costituzionale sugli effetti dannosi di misure di rottamazione e stralcio dei debiti, assume quindi i contorni dell’ultima opportunità per evitare il riavvio delle attività di recupero ordinarie da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Una chance in più per i contribuenti ma anche per lo Stato, che punta ora a recuperare un totale di 2,45 milioni di gettito.

admin2022-03-21T13:43:58+01:00

Quando sarà il prossimo saldo e stralcio?

Il prossimo appuntamento in calendario è quello di agosto, quando scatta il versamento unificato delle rate scadute nel 2021: il termine ultimo è fissato al 31 luglio, ma si applicano anche i consueti 5 giorni di tolleranza in virtù dei quali, considerando ai domeniche e festivi, si arriva all'8 agosto.

Quando esce la rottamazione del 2022?

La rottamazione quater delle cartelle di pagamento difatti, dovrebbe scattare ad agosto 2022 nel momento in cui sarà attiva la procedura di versamento delle rate scadute per l'anno 2021.

Cosa prevede la rottamazione 2022?

La proroga per il Saldo e Stralcio e la Rottamazione-ter concessa nel 2022 offre la possibilità di rientro nella pace fiscale ai contribuenti che avevano aderito ma poi erano decaduti per aver saltato delle rate negli anni dell'emergenza Covid.

Chi non ha pagato la rottamazione ter?

In generale, chi non rispetta le scadenze della pace fiscale va incontro a due conseguenze: si decade dai benefici previsti dalla rottamazione ter e del saldo e stralcio; quindi, il debito non potrà essere dilazionato; l'Agenzia delle Entrate-Riscossione metterà in atto le azioni di recupero.