Capelli lunghi con frangia a chi stanno bene

Sfoglia gallery {{imageCount}} immaginiimmagine

Come il biondo, almeno una volta nella vita le donne hanno la tentazione di provarla. C’è poi chi la frangia la sposa e chi la odia. Non solo perché la gestione della crescita fa impazzire, ma trasforma in modo drammatico il look di una donna, al punto da lasciare sempre aperto il quesito “mi sta bene davvero“? Per risolverlo abbiamo consultato cinque top hair stylist per capire a chi sta bene la frangia. E le risposte sono rassicuranti.

SERGIO CARLUCCI, co-fondatore e Group Creative Director di Toni&Guy Italia, per L’Oréal Professionnel.
«La frangia è un accessorio che sta bene a molte donne, dalle più timide che vogliono nascondersi, a quelle che con occhi e zigomi belli desiderano esaltarli. Perché la fragia, una linea retta che si aggiunge al viso, è perfetta per sottolineare dei dettagli. Può essere un ottimo escamotage per accorciare volti lunghi o per nascondere una fronte piccola, oppure per farla apparire più ampia se viene leggermente sfilata. Aiuta anche a ridimensionare una troppo alta, perché la frangia ne copre una parte. Si presta a mille stratagemmi in funzione di quello che si vuole mostrare. L’unico diktat è che la frangia non va sui visi paffuti, mentre nei casi di visi molto lunghi, scarni, o quadrati, insomma non rotondi, è necessario studiare bene le proporzioni per sfruttare al meglio il suo effetto correttivo. Per il resto si adatta a tutte le età e texture di capelli. Anzi, per le over 50 è l’alleato ideale per nascondere le rughe.
La più cool è quella di Karlie Kloss, ma anche la versione di Jessica Biel, una frangia “ovalizzatrice” che sta bene a molte, capace di incorniciare il volto in modo morbido e avvolgente».

SALVO FILETTI, fondatore e hair designer per Compagnia della Bellezza, per L’Oréal Professionnel.
«C’è una frangia per ogni volto, a ciascuna la sua! Lunga e piena, più corta o sfilata, ce n’è per tutti i tipi e tutti gusti, ma deve adattarsi alla forma del viso e al proprio stile. Un bravo hair stylist sarà il miglior consulente. Tra tutte le frange quella a cuore è la più universale perché incornicia il volto e se ha la forma dentelè, impercettibilmente irregolare, dà naturalezza e movimento al taglio. Da portare aperta o laterale, sta bene praticamente a tutte.
Alexa Chung ne ha fatto il suo dettaglio di stile ufficiale e l’ha portata in tutte le versioni da più lunga a più corta, ma sempre leggermente aperta al centro, anche se questo stile trova la sua massima espressione in chiave messy o curly come sulla modella Mika Arganaraz».

SAMUEL MILOTIC, hair stylist e direttore creativo BN1, per L’Oréal Professionnel.
«Il luogo comune sulla frangia è quello di associarla a una personalità rigida, dal look grafico che fa pensare a Cleopatra. O alle donne degli anni ’40, se portata corta sul carré regolare. Oggi però la frangia si è reinventata, è ageless e genderless. Alle sfilate si vede sugli uomini con long bob, mentre sulle donne ha un’allure più androgina. Non c’è più la frangia in assoluto che sta bene a qualcuno, perché chiunque può portarla. Finalmente ci siamo affrancati dal modello estetico super partes e se un tempo si diceva non sta bene ha chi ha un viso quadrato, ora anche in questi casi può esser un dettaglio che valorizza un taglio. È la linea orizzontale che abbinata alle linee verticali del mullet, un taglio quest’anno trendy e rock, si addice anche ha chi ha un volto dalla struttura  rettangolare. Perché adesso tutto è contemporaneo, tutte le forme del viso possono ospitare la frangia, purché si trovi il giusto equilibrio, che è arrivare all’ideale dell’ovale del viso. Quindi su un viso quadrato si cerca di evitare una frangia orizzontale perfetta, ma si preferisce fare la riga laterale e spostare la frangia da un lato per creare dei lembi asimmetrici in contrasto. O su un viso rettangolare si può giocare con una sotto-frangia che riduce l’altezza della fronte e una sopra-frangia portata più lunga che crea profondità, puntando sul movimento.
La frangia più cool in assoluto nel 2017 è quella di Scarlett Johansson nel film “Ghost in the Shell”, una frangia corta, con nuca scoperta e ciocche laterali più sfilate».

FRANCO CURLETTO, hair stylist per L’Oréal Professionnel
«La questione non è a chi sta bene la frangia, ma quali visi richiedono la frangia per distribuire meglio le proporzioni. La variabile da considerare, perché possa star bene a chiunque, è la lunghezza, diversa a seconda della texture dei capelli e della forma del viso. Taylor Swift, per esempio, ha capelli molto folti e non potrebbe portare una frangia corta, altrimenti si rischia l’effetto scopa. Chi li ha più sottili deve optare per una più corta alla Audrey Tautou in Amélie. Se una donna ha un bocca pronunciata che domina sugli occhi una frangia riequilibra il tutto. Un tempo era per poche, adesso è per tutte, perché ognuno può indossarla in modo personalizzato. Quando non sarà più per tutte diventerà iconica. È molto versatile, va bene sui capelli lisci, ricci e sugli ondulati diventa “un barbaciuffo”. La frangia di Charlize Theron, per esempio, è di quelle versatili e passepartout, sta bene anche abbinata a un taglio scalato come il suo, è più dissacrante. Quella di Dakota Johnson è la più attuale, è di quelle con una vita, che prima o poi sparisce per diventare un ciuffo, per farla vivere a lungo costringe a ricorrere continuamente alle forbici. È una frangia leggermente arrotondata e si adatta a tagli lunghi e corti».

MONICA COPPOLA, hair stylist e figlia di Aldo Coppola, per L’Oréal Professionnel
«I criteri per decidere a chi sta bene la frangia sono un pò cambiati, le regole passate dell’estetica dicevano che stava bene su chi aveva una fronte bassa da coprire, o all’estremo opposto su una fronte molto alta da riproporzione. Mentre su una donna con un naso importante la frangia era bandita. Oggi invece, dipende molto dal tipo di donna, dalla personalità, dal ruolo che ricopre, dalle proporzioni del corpo. Una sola cosa non è cambiata: la frangia si usa per dare carattere al volto e renderlo unico. Può essere piena, sfilata, tonda, dritta o a ciuffo, può essere anche lunga, per fortuna ci sono tanti modi di crearla. La frangia si può adattare a qualsiasi tipo di volto, nascondere difetti – come ad esempio l’attaccatura delle tempie bassa o le rughe- può rendere il viso più fresco, o anche enfatizzare lo sguardo. Quando non si dovrebbe mai optare per la frangia? Non è consigliata a chi ha un capello molto riccio e crespo o a chi ha delle rose importanti difficili da gestire. Le frange più belle in quest’ottica sono quelle di Jessica Biel e Penelope Cruz».

Chi non deve fare la frangia?

L'unico diktat è che la frangia non va sui visi paffuti, mentre nei casi di visi molto lunghi, scarni, o quadrati, insomma non rotondi, è necessario studiare bene le proporzioni per sfruttare al meglio il suo effetto correttivo. Per il resto si adatta a tutte le età e texture di capelli.

Come si fa a sapere se si sta bene con la frangia?

In generale chi ha il viso ovale sta bene con la frangia mentre chi ha il viso paffuto no, ma come spiega Salvo Filetti, fondatore ed hairstylier di Compagnia della Bellezza, per scegliere il tipo di frangia che meglio valorizza il proprio viso bisogna considerare lunghezze e proporzioni e adattarla di conseguenza.

Che tipo di viso sta bene con la frangia?

Da maneggiare con cura sui capelli fini, la frangia sta bene soprattutto a chi ha un viso ovale. Creando il giusto equilibrio, però, la frangia può essere sfoggiata anche da chi ha un volto squadrato, tondo o a cuore.

Quando non fare la frangia?

Quando la frangia non aiuta il viso tondo o con guance evidenti..
Per un viso squadrato, meglio evitare la frangia dritta e piena, grafica..
Quando il viso piccolo non è valorizzato dalla frangia..
Fronte importante, frangia sì o frangia no?.