Come fare il bagnetto al neonato nella doccia

Il bagnetto del neonato è un momento di grande piacere, non solo per il piccolo ma anche per la mamma.

Non si tratta di semplici operazioni di igiene personale. C’è molto di più. Come per noi adulti, un bagno risulta rigenerante, così per il neonato, abituato al liquido amniotico, è naturale e rilassante.

Al di là dunque di necessità di tipo igienico, il bagnetto assume rilevanza per il tipo di esperienza multisensoriale che rappresenta. Il neonato entra in contatto con l’acqua, crea complicità con la mamma e, già a partire dai due-tre mesi di vita, può utilizzare un giochino galleggiante per divertirsi.

In genere per procedere con il primo bagnetto in vasca, è bene attendere un paio di mesi. Questo per due motivi principali:

  • All’inizio il neonato ha ancora il moncone ombelicale e bisogna aspettare che la ferita si rimargini per bene
  • Nelle prime 6-8 settimane di vita, è possibile fare il bagnetto al piccolo direttamente nel lavandino del bagno, testolina compresa.

A partire dal secondo mese in poi, è il momento di procurarsi una vaschetta da posizionare nel piatto doccia o nella vasca di casa. In alternativa è possibile utilizzare un seggiolino per il bagnetto oppure dei divisori che, riproducendo il sistema di una diga, riducono la superficie della vasca di casa, per una maggiore sicurezza del bambino.

Uno dei dubbi più frequenti che le neo-mamme hanno riguarda il momento migliore da dedicare al bagnetto. Senz’altro l’ideale è procedere con il bagnetto alla sera, prima della pappa. Il bimbo si rilassa e si riscalda ed è pronto col suo pigiamino per potersi addormentare dopo la cena.  Nel caso in cui il piccolo ceni presto, si può procedere col bagno anche dopo la pappa, purché passi del tempo sufficiente per non interferire con la digestione dopo mangiato.

Infine ogni quanto fare il bagnetto? A questa età un paio di volte alla settimana è più che sufficiente. Negli altri giorni si procederà col lavare solo il viso, le manine e il sederino.

Come procedere

Come fare il bagnetto al neonato nella doccia

Soprattutto per le prime volte, bisognerà armarsi di pazienza e permettere al bambino di familiarizzare gradualmente con il contatto con l’acqua. Di solito si comincia con i piedini e man mano lo si immerge, facendogli toccare l’acqua con le mani. Senza dubbio ciò che va evitato è il contatto con il viso e gli occhi, che i bambini non amano (anche quando diventano più grandicelli, fare lo shampoo è sempre un’operazione complicata).

Nel lavare la testa, si può procedere con la spugna, accarezzando il capo dall’alto in basso e cercando di evitare che il sapone entri in contatto con gli occhi (per quanto i prodotti per l’infanzia siano delicati, non è sicuramente piacevole ritrovarsi con la schiuma sul volto!).

Per risciacquare i capelli, meglio evitare di posizionare il getto del doccino direttamente sulla testa. L’alternativa più comoda è di procurarsi un recipiente con beccuccio, così da permettere una fuoriuscita di acqua più controllata.

Nel procedere col bagnetto al neonato, bisogna avere la massima accortezza nel passare la spugna in ogni piega del corpo (e i bimbi di poche settimane di vita ne hanno parecchie!): collo, ascelle, zona inguinale, gambe, dita. Molti si chiedono se sia opportuno utilizzare solo acqua calda senza sapone, per non irritare la pelle delicata del bambino. 

In realtà il consiglio è di mettere sempre un po’ di prodotto detergente, purché sia ultra delicato e specifico per la prima infanzia. Anche i neonati si sporcano e hanno bisogno di rimuovere cellule morte dalla pelle e sebo! L’importante è non esagerare né con la quantità di sapone utilizzato né con la frequenza dei bagnetti.

Inoltre è importante non mantenere “ammollo” il bambino per troppo tempo. Soprattutto nelle prime settimane di vita, pochi minuti di immersione sono sufficienti.

Crescendo, sarà il bambino stesso a volere trattenersi per qualche minuto in più, nel momento in cui scoprirà quanto è divertente schizzare l’acqua e intrattenersi con i suoi giochi galleggianti. 

Temperatura – dell’acqua e della stanza

Ovviamente la temperatura della stanza deve essere adeguata, considerando che il bambino resta con schiena e petto bagnato per qualche minuto. D’estate è più piacevole procedere con il bagnetto, mentre in inverno si deve avere cura di riscaldare bene l’ambiente prima di svestire il piccolo e di minimizzare i tempi di permanenza in acqua.

A proposito di quest’ultima, la temperatura ideale si aggira intorno ai 37°C. Esistono dei termometri appositi per misurarla e tenerla sotto controllo (evitando che si raffreddi troppo). Sono disponibili in commercio anche degli allegri termometri a forma di giocattolo, come tartarughe e pesciolini ad esempio. In alternativa, il metodo tradizionale prevede di immergere il proprio gomito nella vaschetta piena di acqua (questa zona del corpo è più sensibile al calore, rispetto alla mano ad esempio, che potrebbe percepire l’acqua meno calda di come in realtà è).

Molte mamme inoltre si chiedono se sia giusto o sbagliato, per la salute del bambino, fargli comunque il bagno se ad esempio ha la febbre o il raffreddore.

Ebbene, contrariamente a quanto si pensa, il bagno caldo in queste circostanze è un vero e proprio toccasana. Infatti aiuta ad abbassare la temperatura corporea troppo alta ma non solo. L’effetto benefico del calore si ripercuote anche sul sistema respiratorio ed è decongestionante per il naso chiuso dal raffreddore.

Cosa occorre

Il momento del bagnetto può diventare una vera e propria festa, se il bambino mostra di gradire il contatto dell’acqua.

Ecco allora che la stanza da bagno diventa un ulteriore luogo di gioco, dopo la cameretta e il soggiorno. Giochini galleggianti, sonaglini, palline: tutto ciò è indispensabile per far divertire il bambino in acqua e soprattutto per permettere alla mamma di distrarlo, mentre procede con la pulizia di corpo e capelli.

Tra l’occorrente indispensabile per il bagnetto del neonato, l’attenzione principale va ovviamente prestata alla scelta dei prodotti giusti. Come già accennato, l’acqua da sola non è sufficiente ad eliminare i residui sulla pelle ed è in grado da sola di togliere al massimo il 60-65% dello sporco.

L’importante è acquistare però sempre prodotti specifici per la prima infanzia, sia per la detersione del corpo che della testa. In realtà per le prime settimane di vita, esistono in commercio pratiche soluzioni 2 in 1, da utilizzare dalla testa ai piedi. Se possibile è meglio prediligere quelli con dispenser, così da poter prendere un po’ di prodotto utilizzando una mano sola.

Per completare le operazioni del bagnetto, è necessario munirsi di un morbido asciugamano di spugna per tamponare (senza strofinare) la pelle del bambino. Il consiglio è di dotarsi anche di pannetti in cotone sterilizzato, che sono sottili e quindi perfetti per asciugare le orecchie, il collo, gli spazi tra le dita dei piedi e le ascelle. La pelle dei neonati è davvero molto delicata e non deve mai rimanere bagnata, per evitare la formazione di irritazioni e screpolature dovute all’umidità. 

Non è necessario però mettere la crema idratante sulla pelle del piccolo. Al massimo si può stendere un po’ di olio specifico per il corpo, che tra l’altro facilita il massaggio della schiena e dei piedini del piccolo, momento davvero magico per lui, a contatto con la mamma.

Vaschetta o seggiolino

Cosa è meglio utilizzare per procedere col bagnetto al neonato? Un’apposita vaschetta oppure un comodo seggiolino da bagno? Ovviamente la risposta è legata innanzitutto alle proprie esigenze. Se in casa si dispone solo di un piatto doccia, va da sé che è indispensabile acquistare innanzitutto una vaschetta proporzionata, nelle dimensioni, allo spazio che si ha a disposizione. Nulla vieta a questo punto di comprare anche un seggiolino da posizionare all’interno della vaschetta: è senza dubbio la soluzione più pratica e sicura.

Se invece in casa di ha già a disposizione una vasca da bagno, allora si può procedere direttamente con l’acquisto di un seggiolino da bagno e magari di un elemento divisore o riduttore per la vasca, così da limitare l’area di gioco ed evitare tra l’altro di riempire l’intera vasca ogni volta.

Sicurezza del bambino

Quando si parla di neonati e bimbi piccoli, il livello di attenzione per la loro sicurezza, deve essere sempre molto elevato, da parte di chi se ne prende cura. Ovviamente il momento del bagnetto rientra tra questi. 

È importante che il bambino non venga mai lasciato solo, neppure per pochi secondi. Neppure se è ancorato al suo seggiolino. Per questo motivo, un consiglio utile è di ricordarsi magari di portare il cellulare in bagno, così da non dover andare in un’altra stanza per rispondere, nel caso squilli.

Per la sicurezza all’interno della vasca da bagno e del piatto doccia è importante posizionare un tappeto antisdrucciolo sul fondo. Un’ulteriore accortezza è di coprire il rubinetto della vasca (è sufficiente anche solo un asciugamano) così che il bambino non si faccia male, nell’eventualità in cui vi urti contro, con la testa.

Ovviamente la postazione dell’asciugacapelli deve essere ben lontana dalla vasca da bagno. Infine, non appena terminato il bagno, la vasca va subito svuotata, per evitare che diventi una tentazione di gioco per i bambini più grandicelli, che magari già gattonano e possono sfuggire al controllo dell’adulto.

Come lavare il neonato in doccia?

Lavare neonato nella doccia: come fare.
Mettete la vasca sul piatto doccia..
Apritela e riempitela con l'acqua..
Fate il bagnetto al neonato con la solita spugnetta e un detergente adatto alla sua pelle delicata..
Una volta terminato, stappate la vaschetta facendo fuoriuscire l'acqua, richiudetela e riponetela da parte..

Come fare bagnetto in doccia?

In pratica, si mette la vasca sul piatto doccia, la si apre e si inizia a riempirla. Al termine del bagnetto, basta stappare la Bibabath e aspettare che si svuoti, sciacquarla, richiuderla e riporla.

Quando si può fare la doccia ai neonati?

Per gli esperti, il primo bagnetto di un neonato non andrebbe fatto finché non è caduto il cordone ombelicale¹, di norma intorno al 10°- 15° giorno di vita: fino ad allora l'acqua impedirebbe alla pelle intorno all'ombelico di cicatrizzarsi correttamente.

Come si lava il sedere di un neonato?

Come tenere il neonato per lavare il culetto Per lavare il culetto sotto l'acqua andare in bagno davanti al lavandino, tenere il bambino con il un braccio tenendo il culetto rivolto verso il rubinetto in modo da usare il getto d'acqua. Usare l'altra mano per lavare.