Installare colonnina ricarica auto elettrica in giardino condominio forum

Gli incentivi per le auto elettriche a partire dal 2019 porteranno sicuramente una crescita nel mercato EV, ultimamente forte del segno positivo nonostante volumi ridotti. Per le auto elettriche avere un box per la ricarica a casa è utilissimo per raggiungere il massimo dei benefici, sfruttando la tariffa casalinga spesso inferiore rispetto alle colonnine pubbliche. Come abbiamo visto nella guida alla ricarica, però, il cavo EVSE per la ricarica "centellinare" non è l'ideale (salvo percorrenze giornaliere davvero esigue) e la scelta dovrebbe ricadere su un wallbox o una colonnina di ricarica condominiale se si vive in un contesto con più unità abitative.

Auto 09 Mag

21 Mag

COLONNINE RICARICA CONDOMINIALE: LA NORMATIVA

Con il decreto legislativo 257/2016 l'Italia ha fatto un notevole passo in avanti verso la copertura del territorio, recependo la direttiva europea. Approvato a gennaio, il decreto è ormai entrato in vigore con il 2018 e la normativa colonnine ricarica auto elettriche obbliga a predisporre punti di ricarica nei nuovi edifici residenziali con almeno 10 unità abitative, includendo anche edifici a diverso uso con superficie utile superiore a 500 metri quadrati e gli edifici soggetti a ristrutturazione profonda.

In tutti questi casi sarà obbligatorio predisporre un numero di punti di ricarica pari al 20% dei posti auto presenti. Ricordate però che il decreto parla di predisposizione, ben divera dall'installazione effettiva di una stazione di ricarica che può avvenire in un secondo momento. E sì, il termine "colonnine" tecnicamente non è il migliore, ma è quello colloquialmente in uso.

INSTALLARE COLONNINA CONDOMINIALE: GUERRA IN ASSEMBLEA?

Fermo restante che l'installazione della wallbox all'interno della proprietà privata (il box) è sempre possibile, per quelle situazioni dove l'unico parcheggio è in un'area comune (coperta o scoperta), si può portare la questione in assemblea a caccia dell'approvazione della wall box di condominio da parte della maggioranza con il solito meccanismo dei millesimi (500 millesimi e maggioranza degli intervenuti all'assemblea).

Qualora questa non dovesse esserci, però, si può comunque procedere all'installazione a patto di sostenere autonomamente le spese, incluse quelle per la manutenzione e il ripristino degli spazi dopo i lavori (comma 2 e 3 dell'articolo 17). Tutto questo senza recare "pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato", alterarne il decoro architettonico o rendere alcune parti comuni inservibili ai condomini.

Qualora altri condomini volessero usufruire della colonnina condominiale in un secondo momento, questi dovranno retroattivamente pagare la quota relativa alle spese sostenute.

L'iter prevede richiesta all'amministratore che deve convocare l'assemblea entro 30 giorni. Se la proposta non viene approvata dalla maggioranza, il richiedente può installare a proprie spese i dispositivi entro tre mesi dalla richiesta scritta.


Purtroppo la burocrazia è un intricato groviglio di casi ed eccezioni ma, semplificando, chi vuole installare una wall box nel garage privato dovrà semplicemente comunicarlo all'amministratore, contabilizzare l'impianto a monte (se non già dotato di linea dedicata e contatore, così da non utilizzare la corrente box condominiale) e includere tra le spese l'aggiornamento delle certificazioni di sicurezza anti-incendio.

Chi ha un'auto elettrica senza garage, costretto quindi ad installare la colonnina in spazi condivisi come il parcheggio comune, incorrerà in problematiche diverse. Qualora ci fossero spazi per tutti il problema non si pone, in caso contrario la destinazione d'uso cambia e la parte comune diventerebbe una stazione di ricarica condominiale, prevedendo quindi un sistema multi-utente in grado di rendere potenzialmente agibile la ricarica a tutti. Qui le scelte sono molteplici, a partire dalle colonnine con due attacchi fino a colonnine multiple e, in casi eccezionali oggi ma plausibili in futuro, una regolamentazione dei tempi per la sosta: immaginiamo un piccolo condominio dove tutti hanno un'elettrica o un'ibrida plug-in e nessun box privato.


Un tipico problema di parcheggio "elettrico": la Model 3 era parcheggiata dal lato della presa fast e per ricaricare la Ioniq ho dovuto parcheggiare perpendicolarmente a causa della lunghezza del cavo e del posizionamento del bocchettone. Situazioni simili capiteranno anche nei parcheggi condominiali?

Oggi potrebbe essere difficile pensare ad uno scenario del genere ma, fra qualche anno, gli amministratori avranno la possibile patata bollente di dover gestire liti per la stazione di ricarica auto elettrica nel box del condominio (o nel parcheggio, o nella corte): chi ne ha diritto e per quanto tempo? Vince chi ha l'elettrica pura o anche il proprietario di una plug-in deve poter viaggiare a batteria nonostante abbia il motore endotermico a supporto?

Un'altra domanda che sorge spontanea riguarda proprio la colonnina in un posto auto condominiale condiviso e non assegnato: posto che posso installare la colonnina in tale spazio, il parcheggio diventa quindi riservato alle elettriche? Qui entra in gioco il buon senso e, in assenza, bisogna prepararsi alla guerra. L'articolo 1120 parla infatti di impossibilità di alterare la destinazione della cosa comune: non si può impedire agli altri condomini di farne lo stesso impiego ma il caso in cui un condomino dispettoso parcheggia l'auto a benzina nel posto con la colonnina andrà valutato legalmente e le diatribe sui parcheggi condominiali sono sempre state comuni, anche prima dell'era elettrica...

WALL-BOX E COLONNINE RICARICA RFID: SOLUZIONI E PREZZI

Oggi ci sono in commercio diverse soluzioni, dalle Wall Box (stazioni a parete) in grado di abilitare l'utilizzo tramite una tessera RFID a colonnine condominiali (stazioni a terra) da una o due prese, con potenze diverse nei tagli da 3.7, 7.4, 11 e 22 kW.

Una wall box da 3.7 kW con presa Tipo 2 e RFID oggi costa intorno ai 1.000/1.200€ IVA inclusa, cifra che sale ai 1.500/1.600 dei modelli da 7.4, 11 o 22 kW.

La colonnina di ricarica RFID (1 presa di Tipo 2) costa dai 1.500/1600€ se da 3.7 kW ai 2.000€ per i modelli da 7.4 a 22 kW. Infine una colonnina di ricarica con 2 prese di Tipo 2 parte da 2.800€ (3.7 kW) fino ad arrivare a 3.500 (7.4, 11 o 22 kW). Presenti poi varianti leggermente più costose se si sceglie il cavo integrato o più economiche se si rinuncia alla tessera e si sceglie l'abilitazione tramite chiave.

19 Dic

Auto 19 Feb

In caso di utilizzo da parte di un solo utente senza sistemi di autenticazione, i prezzi delle wall box sono inferiori ai 1.000€ anche per potenze di 7.4 kW e i consumi sono registrati sul contatore integrato.

In aggiunta a queste tipologie ci sono stazioni di ricarica con software di monitoraggio che tengono traccia dell'utilizzo, mantenendo quindi in memoria le varie ricariche e i kWh prelevati da ogni utente, soluzione ideale per un condominio con più utilizzatori di auto elettriche.

Impossibile fare una panoramica completa di tutte le soluzioni ma, generalizzando, la cifra che si spende parte da circa 800€ fino a modelli più complessi e potenti a 4.000€, cifra relativa ad riguarda una colonnina con 2 prese da 22 kW, software di monitoraggio, connettività e sistema di pagamento integrato con piattaforma cloud per abilitare l'utilizzo anche al pubblico.

INCENTIVI COLONNINE DI RICARICA

Le recenti misure per la mobilità elettrica introdotte insieme ad ecotassa ed ecobonus parlano anche di detrazioni per l'infrastruttura di ricarica.

Nello specifico il contributo "wall-box" viene erogato sotto forma di detrazione dall'imposta lorda e include acquisto, posa in opera e costi per l'aumento della potenza fino a massimo 7 kW. Tutti questi costi sono detratti al 50% e fino ad un massimo di 3.000€, a patto che le colonnine non siano accessibili al pubblico.


Come mettere una colonnina elettrica condominio?

In questo caso deve presentare formale domanda scritta all'amministratore, corredata da un progetto dettagliato anche della fase esecutiva, e dovrà attendere l'autorizzazione dell'assemblea di condominio (è importante la regolamentazione dello spazio occupato dal veicolo durante la ricarica).

Quante colonnine di ricarica per condominio?

In condominio la quantità di colonnine ammesse nelle parti comuni non deve superare il totale delle unità immobiliari. fino a 8 con limite di spesa massima consentita a 1.500 euro; più di 8 con limite di spesa massimo di 1.200 euro.

Quanto costa installare colonnina per ricarica auto?

La spesa per l'acquisto e l'installazione domestica di una wallbox a ricarica lenta (fino a 7,4 kW) può oscillare tra i 900 euro e i 1.500 euro, ma è possibile trovare in commercio anche soluzioni low-cost sui 700 euro.

Dove posizionare la colonnina di ricarica?

È ideale ideale posizionare la stazione di ricarica a metà tra due parcheggi (con sufficiente spazio di manovra davanti) per consentire la ricarica a tipi diversi di veicoli elettrici. Se poi la stazione di ricarica non è impermeabile è necessario realizzare un'adeguata protezione dalle intemperie.