Quattro colonne santa maria al bagno storia

SANTA MARIA AL BAGNO (Nardò) – Domenica 27 febbraio Fluxus cooperativa propone una passeggiata guidata a Santa Maria al Bagno. Storia unica, ville eclettiche, viste panoramiche e un mare cristallino. A fine tour i partecipanti potranno optare per la visita guidata dell’Acquario del Salento.

Santa Maria al Bagno è una frazione di Nardò, un piccolo centro sul mare insospettabilmente ricco di storia e di attrattive, frizzante e ospitale. Riparato da lievi alture, gode di un clima soleggiato anche d’inverno, quando a viverlo sono per lo più i residenti e gli affezionati che si riversano sulla marina per un caffè, un aperitivo o un gelato vista mare.

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Punto di ritrovo e partenza è la Torre del Fiume, un fortino del periodo aragonese eretto a difesa del fiumiciattolo di acqua dolce ancora oggi visibile nelle immediate vicinanze. Per un difetto costruttivo, del fortino restarono ben presto solo i quattro spigoli delle torri, infatti il sito è da tutti conosciuto come località “Quattro colonne”. Dopo uno sguardo in direzione Montagna Spaccata, si convergerà verso Santa Maria al Bagno. Prima di tuffarsi nella storia, una breve camminata in altura consentirà di raggiungere il belvedere che domina la placida baia, la collinetta della croce, un “luogo del cuore” da sempre teatro di piccole avventure e fughe romantiche. Al pari di altri centri sulla costa salentina, Santa Maria ha conservato quasi inalterato il fascino del suo periodo migliore, la Belle Époque, come testimonia il corollario di eleganti palazzi e ville riccamente decorati che fanno da sfondo alla piazza centrale e delineano il lungomare, spiccano tra questi i palazzi Caputo Vallone e Leuzzi. Uno scenario di bellezza e serenità che, tra il 1944 e il 1947, contribuì in modo determinante a rifocillare migliaia di profughi ebrei che vi soggiornarono e da qui transitarono verso la Terra Promessa. E per quanto non vi sia più traccia delle terme di cui gli antichi romani potevano beneficiare, il mare è vissuto come fonte di salute e benessere, ma è anche un’opportunità per scoprire, proprio in questo angolo di Mediterraneo, la ricchezza dei fondali per varietà di forme di vita e paesaggi sommersi. L’Acquario del Salento – ultima tappa del tour – con le sue 17 vasche di acqua marina, come in una immersione, offre la possibilità di osservare da vicino la biodiversità dei fondali dello Jonio.

Il luogo di ritrovo della passeggiata è all’Oasi “Quattro Colonne” (piazzale Shalom) alle ore 10. La visita avrà una durata di due ore e mezza circa. Il biglietto ha un costo di 10 euro (escluso ingresso all’Acquario), gratis fino a 11 anni.

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Informazioni e prenotazioni al numero di telefono 380 4739285. Biglietti disponibili sul sito al link https://www.fluxuscooperativa.com/home/?re-product-id=201818.

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Santa Maria al Bagno è una frazione del comune di Nardò, in provincia di Lecce, posizionato sulla costa tra Gallipoli e Santa Caterina, in prossimità del promontorio detto Punta dell’Aspide.

La Storia del Borgo

Questo paesino nasce, come tanti altri della zona, come borgo di pescatori: nella vicina Grotta del Fico sono stati trovati alcuni reperti archeologici che dimostrano come la zona fosse già abitata nel periodo preistorico.

Nel 272 a. C. Santa Maria al Bagno e tutte le zone limitrofe furono conquistata dai romani che qui fondarono un porto, chiamato Emporium Nauna, oltre che edifici, templi e i tanto apprezzati stabilimenti termali.

Nel XII secolo Santa Maria al Bagno fu saccheggiata e distrutta dai pirati saraceni, successivamente, nel XV secolo fu nuovamente saccheggiata e distrutta dai veneziani e poi ancora dagli africani. Gli abitanti del Borgo furono quindi costretti a rifugiarsi nei paesi vicini, per salvarsi da nuove incursioni.

Nel XV secolo Carlo V decise di difendere il paese di Santa Maria al Bagno dagli invasori e fece costruire la Torre del Fiume di Galatena, con il duplice scopo di avvistare con ampio anticipo l’eventuale arrivo di invasori via mare e di difendere le preziose sorgenti d’acqua dolce della zona, tanto ambite dai pirati.

La parte centrale della torre, però, crollò dopo poco tempo dalla sua costruzione, lasciando invece in piedi i quattro bastioni angolari, ancor oggi visibili. Per questo motivo la località dove sorge la torre, e dove oggi si trova una rinomata località balneare, viene detta Lido Quattro Colonne.

La Rinascita del Borgo

Qualche secolo dopo, ed esattamente verso la metà del 1800, i signori di Nardò, attratti dalla incantevole bellezza del luogo, decisero di costruire qui i loro palazzi e le loro ville, mimetizzati nel verde e vicinissimi al mare.

Nel 1943, in piena seconda guerra mondiale, il borgo divenne sede di un campo profughi prima per le popolazioni slave e poi per gli ebrei sopravvissuti ai campi di concentramento, affidati alle cure dei soldati inglesi e americani. Il campo profughi fu poi chiuso nel 1947 e molti degli ebrei lì residenti emigrarono in varie parti del mondo, dal neonato Stato di Israele, al Sud America, all’Australia.

Per l’impegno dimostrato dell’accoglienza dei profughi, nel 2005 Santa Maria al Bagno è stata insignita della Medaglia d’Oro al Merito Civile, conferita dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Oggi Santa Maria al Bagno si presenta come un borgo elegante e suggestivo, con le ville in stile liberty, basse scogliere, ricca vegetazione ed un mare limpido e cristallino che attira qui, ogni estate, migliaia di turisti italiani e stranieri. Offre la possibilità di praticare numerosi sport, tra cui lo snorkeling e l’immersione, conquista gli occhi con le sue bellezze architettoniche e la gola con gli ottimi prodotti enogastronomici tipici del Salento.

E, per non dimenticare Il suo passato, ospita un Museo della Memoria e alcuni murales realizzati dai deportati ebrei.

Dove si trovano le quattro colonne?

Le Quattro Colonne erano quattro colonne con capitelli ionici, realizzate dall'architetto Puig i Cadafalch nel 1919 nel luogo in cui oggi si trova la Font màgica de Montjuïc della città di Barcellona.

Perché si chiama Santa Maria al bagno?

Nel 272 a.C. Santa Maria, cadde, come tutto il Salento, sotto il controllo dei Romani che qui realizzarono il porto “Emporium Nauna” gli edifici termali con le vasche per i bagni.

Cosa c'è da vedere a Santa Maria al bagno?

Cosa Vedere – Luoghi d'interesse turistico.
Museo della Memoria. ... .
Grotta di Capelvenere. ... .
Le Ville eclettiche delle Cenate. ... .
Grotta del Cavallo. ... .
Acquario del Salento. ... .
Santa Caterina. ... .
Museo della Preistoria. ... .
Le Quattro Colonne..

Quanti abitanti ci sono a Santa Maria al bagno?

Santa Maria al Bagno è una frazione del comune di Nardò in provincia di Lecce. Dista circa 7 km da Nardò e Galatone e conta circa 950 abitanti.