Differenza tra semola rimacinata e farina di grano duro

Semola o farina, grano o frumento? Quale prodotto scegliere ed acquistare per la preparazione dei nostri piatti in cucina? Simili nell’aspetto, la semola e la farina, dispongono di proprietà nutrizionali diverse, che non riguardano soltanto la preparazione dei piatti da un punto di vista organolettico. Perché questa differenza? Semplice seppur derivanti entrambi dal grano, la semola e al farina sono ottenuti da due prodotti diversi! Ecco perché spiegare la differenza  tra semola e farina può modificare la tua scelta sia in cucina che in fase di acquisto del prodotto! 

Differenza tra grano e frumento?

Per realizzare al meglio i nostri piatti, sempre più spesso, durante l'acquisto dedichiamo del tempo nello scegliere se acquistare una farina di grano o di frumento, imbattendoci nella lettura di interminabili etichette. In realtà frumento e grano sono lo stesso prodotto, se pur indicati attraverso nomi differenti. La differenza tra grano e frumento non è nessuna, entrambi derivano dal triticum (o tritico), pianta originarie arabe e subiscono lo stesso processo di lavorazione.

Semola e farina cosa sono?

A differenza della suddivisione tra grano e frumento, nella preparazione dei piatti è importante comprendere cosa sia la semola e cosa sia la farina, conoscendone l'esatta differenza.

Attraverso il termine semola si indica la farina ottenuta dalla macinazione del grano duro, mentre attraverso il termine farina si indica il prodotto ottenuto dalla macinazione di grano tenero. Si comprende cosi che la differenza tra farina e semola è la tipologia di grano utilizzato.

A semplificare la scelta del consumatore, la legge prevede una classificazione del termine farina. La legge stabilisce che attraverso il termine farina si indica un prodotto ottenuto esclusivamente dalla macinazione del grano tenero. Viceversa con il termine semola, si indica una farina ottenuta dalla macinazione del grano duro.

Per tutte le altre farine, come quella di mais, di riso e di avena è necessario specificarne l'origine in etichetta. Al fine di  comprendere ancora meglio, quali siano le reali differenze tra la farina di semola, e la farina di grano tenero, è importante conoscere la loro coltivazione. Il grano duro è un frumento prodotto sin dall'antichità e deriva dall'incrocio di due specie selvatiche di frumento. Viceversa il grano tenero, deriva dalla coltivazione e dall'incrocio di una specie selvatica ed una coltivata.

Una altra differenza tra semola e la farina è attribuibile alla dimensione della farina e la semola. La farina a differenza della semola, è di dimensioni finissime, mentre la semola ha una filigrana leggermente più granulosa. Questa sottile ma sostanziale differenza, fa si che in commercio sono presenti 3 tipologie di semola. La semola rimacinata, la semola, e semola integrale.

Per quanto riguarda la farina di grano tenero, negli scaffali e nei negozi on-line, troviamo ben 5 tipologie di farina che si distinguono in: farina integrale, farina tipo 2, farina tipo 1, farina tipo 0 e al farina di tipo 00.

Differenza tra farina e semola in cucina:

Farina o semola cosa utilizzare in cucina? Esiste realmente una differenza tra la farina di semola di grano duro e la farina di grano tenero? Come abbiamo visto in precedenza si, e la differenza tra semola e farina ovviamente si riflette anche sul loro utilizzo in cucina. Abitualmente nella nostra tradizione è utilizzata la farina per la preparazione di dolci, panini e prodotti che in generale richiedono una lievitazione medio lunga.

La scelta di utilizzare una farina di grano tenero nella preparazione di dolci e prodotti da forno, è da attribuire all' alta percentuale di glutine che contiene il grano tenero.  Al contrario la semola è più utilizzata per la preparazione della pasta, in quanto è più compatta ed è in grado di trattenere meglio il sapore dei sughi preferibilmente biologici e dei condimenti.

Durante gli anni 80-90 l’utilizzo della farina era abbondantemente aumentato, nel ultimo decennio, l’uso della semola è notevolmente aumentato. Ciò è dovuto in quanto si  preferisce consumare un prodotto meno raffinato. Pur essendo meno adatta della farina, la semola oggi è utilizzata nella preparazione svariate tipologie di dolci. 

A loro volta la farina si suddivide in 5 categorie che va dalla più comune ed utilizzata farina 00 alla farina integrale.

Farina di tipo 00

Tra le diverse tipologie di farina, la farina 00 è la più raffinata in assoluto. Lavorata attraverso la macinazione mediante cilindri in acciaio. Dal colore generalmente bianco brillante, dalla farina 00 sono eliminate tutte le parti migliori del grano, con lo scopo di ottenere una farina lavorabile. Tutto ciò che resta di questa farina è amido, ovvero zuccheri sotto forma di carboidrati semplici, che garantiscono alla farina un alto potere glicemico, con la conseguenza di avere poche fibre e proteine. L'uso della farina 00 si sviluppato soprattutto nei prodotti industriali, e nella pasticceria, pertanto durante la fase di acquisto di merende e brioschine è importante leggere l’ etichetta informativa.

Farina di tipo 0

Rispetto alla farina di tipo 00, la farina 0 è leggermente meno raffinata ma anche essa è in gran parte priva dei principi nutritivi.

Farina di tipo 1

La farina di tipo 1 si ottiene attraverso la macinazione (preferibilmente in mulini a pietra) dell'intero chicco. Questo processo fondamentale prende il nome abburattamento. L'abbrutimento è un'operazione di setaccio, nella quale la farina è divisa per granuli. A differenza della farina 00 e della farina 0, la farina di tipo 1 contiene una buona quantità di crusca e germe di grano.

Farina di tipo 2

E' conosciuta anche come farina "semi-integrale". E' caratterizzata da granuli di grosse dimensioni. La farina di tipo 2 dispone di buone caratteristiche nutrizionali ed è considerata il miglior compromesso tra la lavorazione e il valore nutrizionale della farina.

Farina integrale

Da un punto di vista nutrizionale è la migliore farina presente sul mercato, lasciando inalterate tutti i principi nutritivi del grano tenero. Contiene l'intero chicco in tutte le sue parti, amido, crusca e germe di grano ecco perché viene considerato un alimento particolarmente completo.

Cosi come la farina anche la semola si divide in semola, semola rimacinata e semola integrale.

La semola rimacinata è la semola più raffinata. Subisce più di un passaggio nella sua lavorazione, diventando sempre più granulosa e sottile. Anche il colore è particolarmente più chiaro. La semola invece è meno raffinata rispetto alla semola rimacinata, conserva molti dei suoi profumi e qualità nutrizionali. Confrontandola con la semola integrale presenta meno fibre.

La semola integrale

La semola integrale è un prodotto granulare ottenuto direttamente dalla macinazione del grano duro. Si presenta con granelli grossolani ed è particolarmente ricca di fibre.

Cosa utilizzare nella preparazione dei dolci? La farina o la semola?

La semola di grano è ideale per la preparazione della pasta fatta in casa!

La farina integrale di tipo 2 è un ottimo ingrediente per la preparazione dei dolci!

Che differenza c'è tra la farina di grano duro e la semola di grano duro?

Farina grano duro e grano tenero Per farina dunque si intende convenzionalmente la farina di grano tenero, per semola si intende invece il risultato della macinazione del grano duro.

Che differenza c'è tra farina e semola rimacinata?

La semola rimacinata è più raffinata, ha dunque una granulometria più fine, ha un colore più chiaro ed è più idonea per la panificazione. La semola è meno raffinata ha un colore più intenso ed è indiacata per la preparazione della pasta.

A cosa serve la farina di semola rimacinata?

La semola rimacinata di grano duro è ottenuta con un passaggio in più in fase di molitura, è di granulosità più sottile, dal colore più chiaro rispetto alla semola, è ideale per pizze, focacce ed altri lievitati.

Come sostituire la semola rimacinata di grano duro?

Come sostituire la farina di semola di grano duro Sostituire la farina di grano duro è possibile utilizzando diversi prodotti come la farina di riso, la fecola di patate, la maizena oppure la meno conosciuta farina di mandorle o la fecola di tapioca.

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