I celiaci possono mangiare il lievito di birra

La celiachia è una malattia autoimmune, un’infiammazione cronica dell'intestino tenue, che si attiva quando una persona geneticamente predisposta ingerisce glutine. ‍Chi ne soffre deve rinunciare al lievito? La risposta è no.

Il lievito non contiene glutine ed è ricco di preziose sostanze nutritive che possono aiutare molto il nostro organismo e il nostro benessere. Il Saccharomyces cerevisiae, è sicuro per tutti coloro che soffrono di questa malattia. Chi soffre di celiachia può consumare lievito!

La celiachia e il lievito possono convivere? 

Quasi tutti ormai conoscono la celiachia, una malattia autoimmune che provoca una forte infiammazione dell’intestino tenue. Questa risposta viene innescata dal consumo di una proteina chiamata glutine, contenuta nel frumento, nel farro, nell’orzo e in molti altri cereali. Secondo la Relazione annuale del Parlamento dell’anno 2016, ne soffre l’1% della popolazione ed è un disturbo con cui non bisogna scherzare: i danni all’intestino sono permanenti e, una volta che i villi intestinali vengono intaccati, non riescono più ad assumere tutte le sostanze nutritive che servono al nostro organismo. Tutto questo può portare ad uno stato piuttosto grave di malnutrizione e deve essere affrontato seriamente, con l’aiuto del proprio medico e specialista di fiducia.

Quello che molti non sanno è che chi soffre di celiachia può consumare lievito.

E, anzi, farlo può essere addirittura salutare: il lievito consumato fresco è infatti ricco di minerali, proteine e vitamine che fanno bene al nostro corpo, alla nostra pelle e alla nostra salute in generale. Di cosa non è ricco il lievito, prima o dopo la cottura? Di glutine. Nessuna traccia di glutine, quindi, nel lievito, sia prima che dopo la cottura. 
A questo punto è importante però sottolineare un fatto: il glutine non va demonizzato in assoluto. Non c’è infatti nessuno studio scientifico che provi l’esistenza di benefici derivanti da una dieta priva di glutine per le persone non celiache.  

Un primo appunto: il pane può essere consumato da chi soffre di celiachia, se preparato con farine che non contengono glutine e in cucine dove è impossibile che l’impasto si contamini con questa proteina.

Secondo appunto: non è il lievito di birra a rendere il pane un alimento proibito per chi soffre di questa malattia, in quanto, come ricordato, non contiene glutine. È un semplice ingrediente, che rende i nostri cibi più saporiti.

NO!

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I celiaci possono mangiare il lievito di birra

I lieviti sono organismi unicellulari appartenenti al regno dei funghi; ne sono state catalogate più di mille specie ed alcune sono usate nella produzione degli alimenti, per lievitare il pane e far fermentare le bevande alcoliche.

Il lievito di birra deve il suo nome al fatto che in passato era ottenuto utilizzando depositi di lieviti residuati nella fermentazione dei mosti di birra. Oggi non è più così, è infatti costituito da culture selezionate di lieviti appartenenti alla specie Saccharomyces cerevisiae, utilizzato da migliaia di anni per la produzione di vino, pane e birra.

Questo lievito, in assenza di ossigeno, produce energia tramite la fermentazione degli zuccheri, processo che produce anidride carbonica e etanolo. Nella fermentazione delle bevande è utile la produzione dell'etanolo, mentre nella lievitazione del pane l'anidride carbonica gonfia la pasta e l'alcool (etanolo) evapora.
I lieviti si nutrono di glucosio producendo anidride carbonica, cioè creando le bolle di gas che permettono il gonfiarsi della pasta. Quindi se si aggiunge un po’ di zucchero alla pasta questa alimenterà i lieviti permettendo la loro azione attivandone il metabolismo.

Il lievito di birra oggi è prodotto a partire dalla melassa, un sottoprodotto della produzione dello zucchero dalla barbabietola, è venduto in pani e conservato in ambiente fresco (può anche essere congelato), è attivo anche con farine deboli [ma va? ndr], consente tempi di lavorazione rapidi e la produzione di pane di piccola pezzatura. Il lievito di birra viene prodotto in appositi fermentatori, che vengono successivamente separati dal substrato energetico (la melassa) formando una massa cremosa, che viene in seguito compressa e si presenta sottoforma di panetti di colore grigio scuro.
In commercio si trova quello fresco, venduto a panetti o cubetti, o quello secco, venduto in bustine, più debole nella sua capacità fermentativa rispetto all'altro deve essere prima riattivato in acqua tiepida zuccherata.
I lieviti sono inattivi sopra ai 50°.

Il lievito di birra è molto ricco di proteine e carboidrati, contiene pochissimi grassi ed è ricco di vitamine del gruppo B soprattutto B1 e B12, oltre che di sali minerali e di oligoelementi come potassio, calcio, fosforo, zinco, cromo, ferro, selenio. Grazie al contenuto di vitamine del gruppo B e di proteine è particolarmante indicato come integratore nelle diete vegetariane che possono risultare carenti di questi principi, mentre i sali minerali ne fanno un ottimo integratore nella dieta degli sportivi. Utile per riequilibrare la flora batterica intestinale, è quindi indicato in caso di colite e di stipsi e per depurare l’organismo.

vediamo ora cosa ci dice il nostro Prontuario (a proposito a qualcuno di voi è arrivata l'edizione 2011?)
- pag. 23 in

Grassi, Condimenti e varie

via libera con faccina verde sorridente a Lievito fresco, liofilizzato, secco (di birra)

- pag. 35 sezione

APPROFONDIMENTI

alla voce

LIEVITO

possiamo leggere: "niente pericolo di glutine per il 'lievito di birra' (fresco, secco o liofilizzato) ma attenzione al lievito fresco liquido, poichè non è lievito puro, ma è una preparazione con aggiunta di altri ingredienti."

Discorso diverso per il lievito naturale o lievito madre o lievito acido che si trova in commercio: essendo preparato con acqua e farina glutinosa vien da sè che non è idoneo ai celiaci.
Però nel Prontuario leggiamo a tal proposito: "se l'impasto di 'acqua e farina' lasciato all'aria per arricchirsi dei microrganismi presenti nell'ambiente è senza glutine [si usano cioè le farine senza glutine], è possibile ottenere un lievito che può essere chiamato 'naturale' o 'madre' ma che è 'gluten free=senza glutine'. Qualora quindi, tra gli ingredienti di prodotti dietetici senza glutine presenti nel Registro del Ministero della Salute sia presente 'lievito madre' o 'lievito naturale', tale lievito va inteso come 'gluten free'"

fonti
http://www.cibo360.it/
http://it.wikipedia.org/
http://lachimicaincucina.com/
http://www.medicinalive.com/
http://notonlyglutenfree.org/

Che lievito usare per i celiaci?

Il lievito fresco non utilizza glutine o derivati del glutine come materia prima o additivi di produzione, pertanto Il lievito di produzione Lesaffre Italia è idoneo all'alimentazione dei celiaci.

Come sostituire il lievito per celiaci?

Lievito senza glutine fai da te Il lievito per celiaci si può fare anche in casa, semplicemente usando del cremor tartaro (maggiori informazioni cliccando qui) e unendolo a del bicarbonato di sodio.

Chi è intollerante al glutine può bere birra?

Le birre tradizionali, quindi, non sono indicate per chi soffre di celiachia, perché contengono dei quantitativi di glutine superiori al limite dei 20 ppm. Si tratta del valore massimo di glutine che un alimento può contenere per poter essere considerato “senza glutine”.

Che contiene il lievito di birra?

Il lievito di birra contiene potassio, calcio, fosforo, magnesio, ferro, zinco, selenio, cromo e vitamine del gruppo B, soprattutto B1 e B12.