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Ho 34 anni e ho il problema del colesterolo alto. RIsultati ultime analisi: c. totale 260; c. LDL 195; c. HDL 39; triglicerdi 128. Sono un pilota civile e vorrei evitare l'assunzione delle statine, vista anche la mia giovane età. Vorrei sapere se Cardiol potrebbe essere il prodotto giusto. Il mio stile di vita, a causa del mio lavoro, non mi porta ad avere molto tempo per praticare dello sport. Per il cibo cerco di selezionare il più possibile i cibi grassi. Gentile Domenico, il consiglio che Le possiamo dare è di cercare di seguire un’alimentazione il più possibile sana e variata:
È importante consumare alimenti ricchi di fibre ed amidi a lento rilascio, che vengono assorbiti più lentamente e mantengono costanti i livelli di insulina nel sangue. Controllando quest’ultima è altresì possibile controllare la produzione di colesterolo da parte del fegato. Le consiglierei di valutare l’utilizzo del nostro integratore Meaquor 1000, tra i nostri integratori è quello con la più alta concentrazione di omega-3 EPA e DHA. Gli Omega-3 possono aiutare a ridurre i trigliceridi ematici, promuovere un innalzamento del colesterolo "buono" HDL e stabilizzare la frequenza ed il ritmo cardiaci; Infatti tra i benefici degli omega-3, il DHA e l'EPA contribuiscono al mantenimento di livelli normali di trigliceridi nel sangue e alla normale funzionalità cardiaca. Pertanto consiglierei un dosaggio di almeno 2 capsule al giorno da assumere in prossimità di un pasto. In generale Le consigliamo di consultare il suo medico curante il quale è a conoscenza dei farmaci che assume, delle possibili interazioni con gli ingredienti degli integratori alimentari che abitualmente consuma o vorrebbe aggiungere alla Sua dieta ed è a conoscenza del Suo percorso clinico. Spero di aver risposto in
modo esauriente alla sua richiesta e la invito a ricontattarci per eventuali altre domande. Dott.ssa Rosaria Ramondino Articoli correlati
← Articolo precedente Articolo successivo → IntroduzioneQuando si vuole mantenere il cuore in buona salute, tra i tanti fattori occorre tenere in considerazione anche la dieta e il proprio patrimonio genetico, perché e da questi due fattori che dipende la quantità di colesterolo circolante. Quando il colesterolo nel sangue è troppo, tende a combinarsi con altre sostanze e formare delle placche in grado di restringere la dimensione dei vasi sanguigni, rendendo più difficile la circolazione. Le possibili conseguenze sulla salute sono numerose, ma si può per esempio formare un coagulo di sangue sulla superficie di una placca, che se dovesse staccarsi potrebbe andare a causare il blocco di un’arteria coronaria e innescando così un infarto.
Esistono diversi medicinali in grado di abbassare il colesterolo, uno dei fattori fondamentali per la salute del cuore e dell’individuo nel suo insieme, tra questi farmaci i principali sono le statine. Le statine (inibitori dell’HMG-CoA reduttasi) sono una categoria di farmaci prescritti per diminuire il colesterolo alto nel sangue, perché in grado di inibire la produzione di colesterolo nel fegato. Le statine bloccano l’enzima epatico responsabile della produzione di questa sostanza che, quando presente in quantità troppo elevate nel sangue, aumenta il rischio di soffrire di problemi cardiaci. Che cos’è il colesteroloIl colesterolo è una sostanza grassa che si trova in tutto l’organismo ed è fondamentale per il normale funzionamento delle cellule; serve all’organismo per
L’organismo è in grado di produrre tutto il colesterolo necessario, ma questo si trova anche in alcuni alimenti. Quando diventa troppo, può accumularsi sulle pareti delle arterie (i vasi sanguigni che trasportano il sangue dal cuore alle altre parti dell’organismo) sotto forma di placca; con il passare del tempo le placche possono far restringere o indurire le arterie, cioè provocare l’aterosclerosi. Alla fine il colesterolo in eccesso può intasare le arterie e impedire il normale afflusso di sangue al cuore. CauseI livelli del colesterolo sono influenzati dai seguenti fattori:
SintomiIl colesterolo alto non causa alcun sintomo e per questa ragione può essere definito, al pari della pressione alta, come un killer silenzioso. Esiste invece un esame del sangue per misurare i diversi tipi di colesterolo. La cura con le statineLo scopo principale della terapia di controllo del colesterolo è quello di abbassare il colesterolo cattivo fino a un livello che non crei ex novo né aggravi eventuali disturbi cardiaci presenti. Se a un paziente senza disturbi cardiaci viene diagnosticata l’ipercolesterolemia le attuali linee guida (italiane europee e americane) consigliano, come terapia d’elezione, un programma che comprenda:
Se la dieta e l’esercizio fisico, da soli non si rivelano sufficienti a riportare i livelli di colesterolo alla normalità e/o quando sono presenti importanti fattori di rischio cardiovascolari, i medici possono decidere di ricorrere alla prescrizione di specifici farmaci, tra cui le statine; le molecole appartenenti a questa classe di medicinali rallentano la formazione di placche nelle arterie, perché vanno a interferire con la produzione del colesterolo. Le statine sono relativamente sicure per la maggior parte dei pazienti, ma bisogna ricordare che la risposta ai farmaci varia da persona a persona. Alcuni pazienti potrebbero presentare meno effetti collaterali con un certo tipo di farmaco, e maggiori effetti collaterali con altri. Alcune molecole, in particolare la lovastatina e la simvastatina, presentano interazioni note con altri farmaci. Questi fattori, insieme al livello di colesterolo che si desidera raggiungere, aiuteranno il medico a scegliere il tipo di statina, oppure un farmaco diverso. Le statine (inibitori dell’HMG-CoA reduttasi) agiscono a livello del fegato
Tra le statine attualmente in commercio ricordiamo:
Esistono in commercio versioni generiche e meno care di quasi tutte queste molecole. iStock.com/Gannet77 Quali altri benefici hanno le statine?I ricercatori ritengono che le statine possano avere anche altri benefici oltre alla semplice diminuzione del colesterolo. Una strada che sembra promettente è relativa alle proprietà antinfiammatorie, che aiutano a stabilizzare le pareti dei vasi sanguigni. Potenzialmente, quindi, le statine sarebbero vantaggiose per tutto l’organismo, dal cervello al cuore, fino ai vasi sanguigni e ai diversi organi. Nel cuore la stabilizzazione delle pareti dei vasi sanguigni è utile perché diminuisce le probabilità di rottura delle placche e quindi il rischio di infarto. Le statine, inoltre, servono per rilassare i vasi sanguigni, e quindi diminuiscono la pressione. Inoltre, le statine potrebbero far diminuire il rischio di formazione di trombi. Proprio per questo motivo i medici attualmente stanno iniziando a prescriverle prima e dopo l’intervento di bypass o di angioplastica e dopo alcune forme di ictus. Le statine, inoltre, potrebbero essere utili per prevenire determinati disturbi di natura non cardiaca: in questo campo, tuttavia, sono necessarie altre ricerche. Quando prescrivere le statineLa necessità e l’opportunità di iniziare la terapia con le statine non dipende dal livello del colesterolo di per sé, ma dal rischio cardiovascolare del soggetto. Quando il rischio è elevato, a prescindere dal quanto lo sia, il primo passo è sempre una modifica dello stile di vita, attraverso per esempio
In base alle linee guida rese disponibili dalla American Heart Association le statine sono attualmente l’unica classe di farmaci a cui è associata una riduzione del rischio di eventi cardiovascolari ed eventuali alternative sono prese in considerazione solo quando la risposta non è sufficiente, oppure è inficiata da gravi effetti collaterali. Le linee guida individuano come possibili candidati alla terapia con statine i seguenti gruppi di individui (la tabella è stata semplificata per aumentarne la comprensione, si rimanda al medico per una valutazione personalizzata):
In molti casi lo specialista può ricorrere alla terapia con statine anche per soggetti che non ricadono direttamente in uno di questi gruppi. Se l’unico vostro fattore di rischio è il colesterolo alto, probabilmente non avrete bisogno dei farmaci, perché il rischio di infarto e ictus si mantiene nella norma. Il colesterolo alto è soltanto uno dei tanti dei fattori di rischio per l’infarto e l’ictus. A conferma dell’efficacia di questa classe di farmaci è stato pubblicato nel 2017 un lavoro che sembra consolidare l’utilità della prescrizione di statine anche in termini di prevenzione primaria (ossia prima che si verifichi un evento cardiovascolare, quando i livelli LDL siano oltre una certa soglia). Da notare che lo studio ha dimostrato una riduzione della mortalità e non il semplice miglioramento di un marker surrogato (ossia un valore di laboratorio che si stima, spesso con un po’ troppa superficialità, essere in qualche modo legato alla mortalità o a un altro fattore di valutazione più concreto). Esistono poi alcune preliminari valutazioni che sembrerebbero dimostrare la capacità delle statine di ridurre la mortalità per alcune forme di tumore (seno, prostata, …), ma ad oggi non sono prescritte a questo scopo e soprattutto mancano ancora conferme definitive sull’appropriatezza e sicurezza di questo approccio. Altri fattori di rischioPrima di prescrivervi una statina, il medico terrà in considerazione, oltre al livello del colesterolo, anche altri fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, tra cui ricordiamo:
Se il medico sceglie di prescrivervi la terapia con le statine, deciderà insieme a voi il dosaggio e la molecola più indicata. Se dovete diminuire considerevolmente il livello del colesterolo LDL (cioè se dovete dimezzarlo o farlo scendere ancora di più), probabilmente la dose di statine sarà maggiore. Se il livello di colesterolo LDL non è così alto, con ogni probabilità la dose di statine sarà minore. Se siete preoccupati di dover assumere una dose eccessiva di farmaci, chiedete consiglio al vostro medico. Per quanto tempoIn genere la terapia prevede l’assunzione di una compressa al giorno, alla sera. Purtroppo spesso non è possibile interrompere l’utilizzo del farmaco una volta riportato il valore del colesterolo nella norma, perché in caso contrario i livelli tornerebbero immediatamente ad aumentare. Si registrano tuttavia delle eccezioni; se un paziente
è possibile che si possa arrivare alla diminuzione prima, e alla sospensione poi, del farmaco. Effetti collateraliLe statine sono ben tollerate dalla maggior parte dei pazienti, tuttavia come tutti i farmaci hanno effetti collaterali, alcuni dei quali possono scomparire una volta che l’organismo si sarà adattato al farmaco. Effetti collaterali frequenti e meno gravi
Effetti collaterali potenzialmente gravi
È fondamentale tenere in considerazione gli effetti delle statine su altri organi, soprattutto se avete altri problemi di salute, ad esempio a carico del fegato o dei reni: controllate sempre se le statine interagiscono con altri farmaci o integratori, sia prescritti dal medico sia senza ricetta. Ricordate che, se iniziate la terapia con le statine, con ogni probabilità dovrete continuarla per tutta la vita. Gli effetti collaterali, nella maggior parte dei casi, sono di lieve entità, ma se li avvertite vi consigliamo di chiedere al medico se è opportuno diminuire la dose o passare a un tipo diverso di statina. Non interrompete la terapia fino a che il medico non ve lo dirà espressamente. AlternativeLe statine sono in grado di diminuire il colesterolo cattivo tuttavia, poiché i nostri patrimoni genetici sono tutti diversi, variano il tipo, la dose la combinazione di statine con altri farmaci per diminuire il colesterolo. Ad esempio:
Anche se non è propriamente un’alternativa, ricordiamo in questa sede anche il possibile ricorso al riso rosso fermentato, alla luce del fatto che molti medici ne consigliano l’uso nei casi di ipercolesterolemia lieve o in associazione ad altri farmaci nei casi più importanti. Si tratta di un estratto vegetale in formulazione NON omeopatica, venduto in genere sotto forma di integratore in compresse o capsule, che ha manifestato negli ultimi anni una spiccata efficacia nell’abbassare i livelli colesterolo; l’effetto in realtà non stupisce, in quanto il rimedio contiene una sostanza (monacolina K) che viene trasformata dal fegato in lovastatina, ossia una statina a tutti gli effetti. Questo porta quindi a formulare due importanti conclusioni:
E se le statine non funzionano?Se, pur assumendo le statine, il colesterolo non diminuisce, il medico per prima cosa vi suggerirà di cambiare tipo di statine oppure di aumentare la dose di quelle che state assumendo. In alcuni casi, potrebbe darsi semplicemente che il farmaco sia inefficace, e quindi sia arrivato il momento di sostituirlo. Il medico può anche aggiungere altri farmaci, oppure può suggerirvi di cambiare il vostro stile di vita in modo più radicale, per riuscire ad abbassare ancor di più il colesterolo. Secondo una nuova pubblicazione le statine sono la terapia elettiva per abbassare il colesterolo LDL (“cattivo”), anche se esistono altri trattamenti che possono ridurre efficacemente il rischio di futuri problemi cardiaci. Secondo i dati a disposizione, queste terapie alternative, tra cui
sembrano assicurare lo stesso livello di protezione della salute cardiaca delle statine una volta diminuiti i livelli di colesterolo. Le terapie non statiniche hanno ridotto i rischi di problemi cardiaci del 25% per ogni millimole al litro (mmol/l) di riduzione dei livelli di colesterolo LDL. Per i ricercatori, questo dato è molto simile alla riduzione del 23% per ogni mmol/l di riduzione osservata con statine tipo atorvastatina (es. Torvast) e simvastatina (es. Sivastin). In più, a quanto riporta il Dr. Marc Sabatine, ricercatore senior e cardiologo del Brigham and Women’s Hospital di Boston, i benefici di queste terapie si potenziano se più di una risulta efficace nell’abbassare i livelli di colesterolo di un soggetto. I ricercatori hanno analizzato i risultati di 49 studi clinici per vedere se altre tattiche contro il colesterolo fossero altrettanto efficaci nel proteggere la salute del cuore. Gli studi comprendevano 25 ricerche cliniche sulle statine come pure ricerche su:
Il lavoro di analisi includeva anche due studi con inibitori di PCSK9, riduttori potenti del colesterolo che agiscono sempre stimolando il fegato a eliminare dal sangue il colesterolo; l’analisi ha mostrato che questi trattamenti hanno livelli diversi di efficacia nel ridurre il colesterolo LDL.
I vari studi hanno poi evidenziato che ciascuna unità di colesterolo LDL eliminata dal circolo sanguigno protegge la salute del cuore, a prescindere dalla modalità con cui il medico riesce a farlo calare. “Esiste una relazione lineare tra livelli di colesterolo LDL e rischio di eventi cardiovascolari”, ha affermato Sabatine. “La relazione suggerisce che minore è il livello e meglio è” (come recentemente ribadito anche a livello europeo, nella stesura delle nuove linee guida). Secondo Sabatine, le statine rimangono la migliore opzione per la riduzione del colesterolo. “Sono i farmaci con più dati a disposizione e risultano altamente efficaci nell’abbassare il colesterolo LDL, ma penso che questi dati sottolineano che, oltre a questo, se non si ha un buon controllo del colesterolo LDL, non basta che il soggetto sia trattato con statine ad alta efficacia”, conclude il cardiologo. Dieta ed esercizio fisico dovranno far parte di qualunque piano di riduzione del colesterolo, a prescindere dai farmaci prescritti, aggiungono altri ricercatori. Prevenzione
Fonti e bibliografia
Perché la pillola per il colesterolo si prende la sera?«Le statine sono di solito somministrate la sera per via del picco biosintetico del colesterolo durante la notte e anche perché la maggior parte di questi farmaci (simvastatina, pravastatina, fluvastatina e lovastatina) hanno una breve emivita» spiegano gli autori.
Quanto tempo ci vuole per abbassare il colesterolo con le statine?Dall'inizio del trattamento, si cominciano ad avere risultati apprezzabili sui valori di laboratorio a partire da 30–40 giorni dopo l'inizio dell'assunzione.
Come si chiama il nuovo farmaco per il colesterolo?Inclisiran è il nome di un principio attivo indicato per contrastare elevati livelli ematici di colesterolo, in particolare, di colesterolo LDL. Si tratta di un farmaco di recente approvazione il cui impiego è stato autorizzato dall'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) nel dicembre del 2020.
Quali muscoli fanno male con le statine?I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista The British Medical Journal. In sintesi, quindi, i ricercatori hanno dimostrato che le statine non provocano disturbi ai muscoli.
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