Quando si pota il melograno da frutto

La potatura del melograno, con i giusti accorgimenti tecnici, è semplice da fare, anche per i giardinieri più inesperti. È un’operazione colturale finalizzata a mantenere gli alberi del nostro frutteto biologico in un buon equilibrio tra vegetazione e produzione.
Il melograno è un albero molto rigoglioso, dunque è importante che la potatura sia fatta in maniera regolare negli anni.
Potandolo bisogna evitare gli interventi drastici, che stimolano un’eccessiva emissione di nuova vegetazione. Occorre però far arieggiare la chioma, alleggerendola dalla vegetazione in eccesso.
In quest’articolo vedremo quindi come potare un melograno a seconda della forma di allevamento scelta.

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  • Quando potare il melograno
  • Come potare il melograno
    • Potatura a cespuglio
      • Primo anno
      • Secondo anno
      • Potatura di produzione
        • Succhioni
        • Polloni
        • Rami centrali o intrecciati
        • Intensità della potatura
        • Galleria fotografica
      • Potatura verde
    • Potatura ad alberello
      • Primo anno
      • Secondo anno
      • Potatura di produzione
    • Potatura di rinnovo del melograno
    • Accorgimenti nell’uso degli attrezzi

Quando potare il melograno

La potatura del melograno si esegue in due periodi dell’anno: alla fine dell’inverno, nei mesi di febbraio e marzo (potatura secca); e tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate (potatura verde).
La potatura invernale è quella più importante, è in questo momento, infatti, che con i tagli si stabilisce l’equilibrio vegeto-produttivo.
La potatura verde del melograno ha invece, più che altro, una funzione di alleggerimento, e permette di concentrare tutta l’energia della pianta nella fruttificazione.

Come potare il melograno

Il melograno è una specie che in natura ha portamento arbustivo/cespuglioso. Se lasciassimo crescere la pianta in maniera libera, in pochi anni ci ritroveremmo con una fitta coltre di rami invalicabili, con produzione scarsa e raccolta difficile da eseguire.
Il motivo è che quest’albero ha una forte tendenza a emettere polloni basali.
Le operazioni di potatura del melograno sono quindi fondamentali per avere piante armoniose, produttive e gestibili.
In ambito domestico sono due le forme di allevamento principali: cespuglio razionale e alberello.
Queste forme vengono impresse con la potatura di allevamento, che si pratica nei primi anni dopo la messa a dimora.

Potatura a cespuglio

Potatura del melograno a cespuglio

La forma a cespuglio è la potatura più semplice da impostare e mantenere negli anni. Asseconda il portamento naturale del melograno e mantiene la pianta più bassa, con la vegetazione ben distribuita nello spazio.
Naturalmente se vogliamo crescere un melograno a cespuglio dobbiamo impostarlo in maniera razionale.
Il sesto d’impianto ideale è quello di 4 m tra una pianta e l’altra.

Primo anno

L’impostazione si fa dopo la messa a dimora selezionando 3-4 polloni basali, che diventeranno i fusti (branche) principali dell’albero.
Bisogna scegliere polloni ben posizionati e adeguatamente distanziati, che abbiano inclinazione verso l’esterno.
I polloni selezionati vanno potati, togliendo eventuali germogli sul fusto. In questo modo daremo una crescita forte e libera a quelle che saranno le future branche del melograno.
Tutti gli altri polloni vanno eliminati a filo di terra.
Questi fusti in accrescimento dovranno avere la giusta inclinazione, in modo da garantire una forma più aperta. Il grado di inclinazione ideale è di 30°-35° rispetto al piano del terreno. Se il fusto non è inclinato di suo, possiamo piegarlo legandolo a terra con un tirante, che garantirà l’angolatura desiderata.

Secondo anno

Sul finire dell’inverno del secondo anno, effettueremo un altro intervento di potatura. Tutti i polloni basali devono essere eliminati, in modo da far ingrossare i fusti prescelti l’anno precedente, che a questo punto sono la struttura del nostro cespuglio.

Potatura di produzione

Il melograno è una pianta a crescita lenta, ma che entra in produzione abbastanza presto. Già dal terzo anno dall’impianto, infatti, potremmo raccogliere i primi frutti.
La fruttificazione avviene sui rami di due anni, che dovranno essere quelli preservati dai tagli. Le ramificazioni vecchie e che hanno già prodotto, invece, vanno di anno in anno rinnovate, con tagli di diradamento.

Succhioni

Con la potatura invernale vanno sfoltiti i succhioni, cioè i rami giovani che crescono dritti sulla ramificazione adulta. I succhioni, infatti, tolgono energia alla pianta e la spingono verso l’alto, e, tra l’altro, non sono produttivi.
Comunque, il succhione ha lo scopo di rinnovare una branca esaurita o danneggiata e infoltire parti spoglie della struttura. Va quindi valutato quali e quanti succhioni eventualmente lasciare.

Polloni

Ovviamente nell’intervento di potatura invernale elimineremo sempre i polloni basali.
L’attitudine pollonifera del melograno può essere sfruttata per la riproduzione, usando la tecnica della propaggine di trincea e la classica talea.

Rami centrali o intrecciati

Nella potatura del melograno bisogna sempre cercare di portare la vegetazione verso l’esterno, tenendo la pianta il più possibile libera al centro. La fruttificazione migliore, infatti, avviene all’apice dei rami meglio esposti alla luce.
Vanno quindi potati i rami che puntano al centro o che s’intrecciano, evitando tagli di ritorno che danno luogo all’emissione di molti succhioni e ci fanno perdere la produzione sugli apici.

Intensità della potatura

La potatura di produzione del melograno mira al mantenimento della forma impostata in fase di allevamento. Il consiglio che diamo è quindi quello di non intervenire in maniera troppo energica con la potatura, ma di farla solo dove necessario. Tagli eccessivi portano a un calo della produzione e al rigoglio vegetativo dell’anno successivo.

Galleria fotografica

Nella galleria fotografica qui in basso ecco la sequenza delle operazioni appena descritte.

Potatura verde

Con la potatura verde di produzione s’interviene dopo l’allegagione dei frutti, di solito nei mesi di giugno e luglio. Nuovamente si tagliano i giovani polloni alla base dei fusti ed eventuali i nuovi succhioni.

Potatura ad alberello

Potatura del melograno ad alberello

La forma ad alberello del melograno è più difficile da impostare e mantenere, poiché non ne asseconda il portamento naturale. È però più apprezzabile dal punto di vista estetico e, se ben impostata, agevola di molto le operazioni di raccolta.
Con varietà di media vigoria il sesto d’impianto è di 3 m tra una pianta e l’altra.
Vediamo come si effettua la potatura d’allevamento del melograno ad alberello.

Primo anno

A differenza della forma a cespuglio, per formare un melograno ad alberello dobbiamo partire con un solo fusto, che sarà il tronco centrale della pianta.
Tutti gli altri polloni basali vanno quindi eliminati.
Il fusto nel corso del primo anno viene fatto crescere in maniera libera.

Secondo anno

Nel secondo anno la potatura invernale consiste, in primo luogo, nell’eliminazione di tutti i polloni basali.
Poi si deve cimare il fusto ad 80-100 cm di altezza, in modo da costituire l’impalcatura dell’alberello. Tutti i germogli sul fusto al di sotto del taglio di cimatura vanno ripuliti. Il tronco deve risultare libero.
Dal taglio di cimatura si formeranno le future branche dell’albero e nel taglio di potatura verde si possono selezionare le 3-4 desiderate. Si devono scegliere quelle meglio posizionate e con la giusta inclinazione, questa volta a 45° gradi rispetto al piano del suolo.
Naturalmente l’allevamento del melograno ad alberello è più semplice se si acquistano piante in vaso di 2-3 anni, che hanno già la forma impostata.

Potatura di produzione

La potatura di produzione segue, grosso modo, gli stessi criteri enunciati per il cespuglio, con qualche piccola accortezza in più.
Oltre all’eliminazione periodica dei polloni, in potatura secca e verde, si devono sempre eliminare i succhioni che crescono sul tronco, al di sotto del punto d’impalcatura. Se uno di questi succhioni ci sfugge, rischiamo di perdere la forma.
Con l’impostazione ad alberello il melograno tenderà ad emettere ancora più succhioni nella parte superiore della chioma. Questo porterà a una forte spinta vegetativa verso l’alto.
Si perderà quindi più tempo nei tagli di diradamento e sfoltimento della chioma stessa. Non dobbiamo rischiare che l’albero cresca troppo in altezza, altrimenti perderemo il vantaggio di effettuare una comoda raccolta da terra.

Potatura di rinnovo del melograno

Può capitare di trovarsi di fronte a piante di melograno abbandonate da tempo e che necessitano di una potatura di rinnovo. In genere sono grossi cespugli, con molti rami che s’incrociano e una vegetazione affastellata. In questi casi, l’intervento deve essere più drastico, finalizzato a riportare la pianta allo stato di cespuglio razionale.
Individuiamo quindi i 3-4 fusti meglio posizionati, grandi e in salute, e ripuliamoli alla base eliminando tutto il resto.
Una volta fatto, possiamo procedere a un forte diradamento interno della chioma. Per farlo tagliamo per primi i rami secchi o danneggiati e poi quelli che s’incrociano al centro.
Il melograno è una pianta molto plastica, che sopporta bene i tagli.
In pochi anni possiamo ringiovanirla e portarla all’equilibrio vegeto-produttivo perduto.
È un intervento che vale la pena fare, poiché l’albero di melograno è molto longevo, riesce tranquillamente a vivere oltre un secolo.

Accorgimenti nell’uso degli attrezzi

Il melograno ha un legno molto duro e tenace. Anche i giovani rami e i polloni sono difficili da tagliare se non si hanno delle buone forbici, con una lama ben affilata.
Noi vi consigliamo l’acquisto di forbici di alta qualità come queste.
È importante eseguire i tagli in maniera precisa, evitando gli strappi della corteccia.
Altro consiglio è quello di disinfettare gli attrezzi prima di iniziare il lavoro di potatura del melograno.
Con un frutteto misto, dove magari abbiamo eseguito potature diverse, come quelle di: melo, pero, kaki, albicocco, mandorlo, fico, olivo, vite ecc, occorre assolutamente evitare di trasportare agenti patogeni da una pianta all’altra.
Le lame degli attrezzi sono un ottimo veicolo di trasporto di funghi e malattie del legno.
Dunque, perdiamo un po’ di tempo nel disinfettare cesoie e coltelli, utilizzando della comune candeggina.

Come si pota una pianta di melograno?

Questa pianta va potata solo prima della ripresa vegetativa, eliminando i rami più grandi e improduttivi che deturpano la chioma e lasciando quelli più corti e ispidi. Dopo la fioritura, invece, si effettua la pinzatura dei germogli. Questa tecnica migliora la fruttificazione del melograno bonsai.

Quali sono i rami fruttiferi del melograno?

Potatura estiva Bisogna sapere che nel melograno i rami non produttivi crescono al centro, mentre quelli fruttiferi sono quelli laterali. Di conseguenza, bisogna eliminare i rami centrali, quindi infruttiferi, affinché non intralcino quelli fruttiferi.

Qual è il periodo giusto per potare il melograno?

Bisogna comunque scegliere il periodo anche a seconda del tipo di potatura che si deve effettuare. In generale è consigliabile effettuare la potatura del melograno in inverno, mentre se la raccolta dei frutti è terminata è preferibile eseguirla a settembre-ottobre.

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