Il condizionatore consuma piu a caldo oa freddo

Il condizionatore è un insostituibile alleato durante la stagione calda, ma può a buon diritto essere usato anche in inverno per riscaldare gli ambienti. Non solo: con gli opportuni accorgimenti, è in grado di rappresentare un’ottima alternativa alle famigerate stufette elettriche ma anche, in determinate condizioni, al classico riscaldamento a gas, sfruttando la pompa di calore del dispositivo per rendere più mite la temperatura in casa. Ecco, quindi, tutto quello che c'è da sapere sull'utilizzo dei condizionatori per riscaldamento invernale.

Utilizzare il condizionatore al posto del termosifone per il riscaldamento invernale presenta tanti pro e qualche contro; in alcuni contesti può comunque rappresentare una buona soluzione anche per quanto riguarda costo e consumi. Vediamo, quindi, come usare il condizionatore in inverno e quali sono vantaggi e svantaggi per chi sceglie questa soluzione.

Riscaldare casa con climatizzatore: l’alternativa ai radiatori

Prima di tutto è bene chiarire, a chi ha troppe aspettative al riguardo, come stanno davvero le cose quando si parla di climatizzatori con pompa di calore: nelle zone più fredde, come il Nord Italia o quelle zone lontane dal mare dove il clima è molto rigido durante l’inverno, è molto difficile riscaldare casa con il climatizzatore; non ci si può dunque aspettare che possa sostituire il normale riscaldamento a gas.

Questo non vuol dire che si tratti di dispositivi inutili, perché accenderli rimane un’ottima idea durante le mezze stagioni e quando si ha bisogno di un po’ di caldo in un ambiente circoscritto: di solito i condizionatori sono installati proprio nel salotto o in camera, e accenderli per qualche tempo, senza ricorrere alla caldaia, è di solito più conveniente e meno dispendioso.

Inoltre, il condizionatore è uno strumento che spicca per versatilità: è possibile infatti riscaldare ma anche deumidificare, il che potrebbe essere sufficiente, o comunque gradito rispetto al riscaldamento a gas, nelle zone con un’alta percentuale di giorni di pioggia.

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Utilizzo del condizionatore per riscaldare: la rivoluzione della tecnologia inverter

La tecnologia inverter ha rappresentato una vera rivoluzione nel mondo dei condizionatori: fino a poco tempo fa, infatti, usare il condizionatore per raffreddare o riscaldare significava continue ripartenze e disattivazioni del compressore, quindi consumi più alti e anche una minor vita dell’apparecchio; ora, invece, la modulazione del riscaldamento e del raffrescamento è continua, con il condizionatore che utilizza in modo molto più efficiente l’energia elettrica. Il tutto con anche un maggior comfort acustico.

Quel che è certo è che i condizionatori con inverter sono molto più convenienti dei tradizionali termoventilatori da pochi euro che vengono usati per scaldare in fretta un ambiente di casa, e che rappresentano una vera minaccia per la propria bolletta dell’energia elettrica. Questi dispositivi, infatti, sono non di rado a 2000 W, mentre un buon inverter ha un consumo a regime che si aggira intorno ai 300-600 W.

Attenzione, quindi, a non commettere l’errore di pensare che le stufette, solo perché più piccole, siano meno “impegnative” in termini di energia rispetto al proprio condizionatore, che al contrario può essere molto più efficiente e consentire di risparmiare anche rispetto al riscaldamento a gas.

Naturalmente, possono esserci integrazioni ancora più virtuose con impianti “green” preesistenti di proprietà dell’utente, come un impianto fotovoltaico: in questo modo è possibile riscaldare la propria casa praticamente a costo zero, o comunque, aiutandosi con l’energia prodotta, a un costo sicuramente più basso di quello che si può trovare sul mercato.

Gas o elettricità, l’importante è risparmiare

Che si scelga il classico riscaldamento a gas o si faccia ricorso all’energia elettrica per far funzionare il condizionatore, è necessario (a meno che non si tratti di uno di quei rarissimi casi di assoluta autosufficienza) che il prezzo di luce e gas siano il più bassi possibile. Anche se si consuma poco, non ha senso pagare un prezzo unitario superiore a quello che potremmo trovare con una semplice ricerca.

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Questo vale soprattutto per chi è ancora con il regime di maggior tutela, e che quindi rischia di spendere di più sia di energia elettrica che di gas perché non ha mai controllato in prima persona ciò che il mercato ha da offrire. Oggi è possibile risparmiare anche centinaia di euro all’anno scegliendo una delle tante offerte energia elettrica o le tariffe gas del mercato libero, e sicuramente si tratta del modo più immediato per iniziare a tagliare le bollette.

Quando usare e quando non usare il condizionatore d’inverno

Il rendimento dei condizionatori a pompa di calore comincia a diventare meno efficiente in presenza di temperature particolarmente rigide, soprattutto se si mantengono tali per lungo tempo e c’è una forte umidità. Questo perché, oltre al fatto che a pieno regime di solito è meglio accendere la caldaia sapendo che la si userà con continuità nei prossimi giorni, il rischio è che si formi del ghiaccio sugli elementi esterni del condizionatori, svantaggiando lo scambio termico.

In termini di spazio, un condizionatore anche di discreta potenza non può certo competere con la capillarità all’interno di una casa dei radiatori per il riscaldamento a gas, ma ugualmente può offrire una temperatura molto piacevole in ambienti anche di 50 metri quadri. Le regole d’uso, comunque, sono le stesse: mai creare uno sbalzo di temperatura troppo elevato tra l’esterno e l’interno, anche per motivi di salute, e soprattutto spegnere sempre l’apparecchio prima di andare a dormire

Da notare, inoltre, che i condizionatori vanno tenuti bene, effettuando i dovuti interventi di manutenzione (comunque inferiori rispetto a quelli di una caldaia a gas). Per questo motivo è una buona regola  controllarne l’efficienza e pulire periodicamente i filtri con acqua e sapone perché in casa ci sia sempre aria pulita. Bastano pochi interventi per garantire un funzionamento ottimale.

Condizionatore in inverno: vantaggi e svantaggi

Accendere il condizionatore in inverno è un'opzione sempre più utilizzata. Sfruttando le caratteristiche delle tecnologie più moderne, infatti, è possibile utilizzare in modo molto efficiente l'energia elettrica e, quindi, accendere il condizionatore per il riscaldamento invernale. Questa soluzione offre diversi vantaggi e può rappresentare l’opzione migliore in diversi contesti di utilizzo. Il riscaldamento con condizionatore durante i mesi invernali è possibile e può essere anche molto conveniente.

  • Tra i principali vantaggi legati alla possibilità di utilizzare i condizionatori per il riscaldamento invernale c’è la manutenzione. Questi elettrodomestici non necessitano della stessa manutenzione della caldaia che richiede checkup periodici per legge e comporta una serie di interventi di manutenzione che spesso si rivelano essere molto costosi. Per i condizionatori basta una manutenzione ordinaria ed una periodica pulizia dei filtri per un corretto funzionamento.
  • Il riscaldamento invernale con condizionatori richiede poco tempo. Basteranno poche decine di minuti (in base alla grandezza dell’ambiente da riscaldare) per raggiungere la temperatura ottimale in casa. Da notare che il condizionatore è un’ottima alternativa per il riscaldamento anche in tutte quelle aree dove non è presente la rete di distribuzione di gas o ci sono pericoli connessi al suo utilizzo.

Scegliere i condizionatori in inverno può creare anche degli svantaggi rispetto ad altri sistemi di riscaldamento in casa:

  • L’utilizzo di questi elettrodomestici comporta la necessità di installazione di un motore esterno. Tale unità non è sempre installabile, in particolare nelle abitazioni collocate in palazzi antichi che potrebbero presentare dei vincoli architettonici. Non è sempre possibile installare un condizionatore in casa.
  • Un altro elemento da considerare è la tendenza eccessiva alla deumidificazione dei condizionatori. In alcuni casi quest’aspetto può risultare particolarmente fastidioso, obbligando all’utilizzo di un umidificatore come forma di compensazione.

Quanto consuma un condizionatore per riscaldare e quali sono i costi?

I consumi legati all'utilizzo del condizionatore in inverno ed il relativo costo dipendono da vari fattori. Per il riscaldamento invernale è necessario affidarsi ad un condizionatore ad alta efficienza, una soluzione in grado di offrire un ottimo funzionamento con un consumo ridotto. Ad influenzare consumi e costi del condizionatore in inverno sono sia la temperatura che si desidera raggiungere in casa che la grandezza dell'ambiente da riscaldare oltre, naturalmente, al tempo di utilizzo.

In linea di massima, un condizionatore riesce a garantire un buon riscaldamento di un ambiente piccolo (40-50 metri quadrati) con un costo in linea con quello legato all'utilizzo di una caldaia a gas metano. Per riscaldare ambienti più grandi, invece, potrebbe essere necessario utilizzare due condizionatori con un netto incremento dei consumi di energia elettrica e, quindi, del costo del riscaldamento. Naturalmente, le abitazioni che hanno la possibilità di ricorrere al fotovoltaico per auto-produrre energia elettrica potranno abbattere il costo di utilizzo del condizionatore in inverno.

Come utilizzare il condizionatore per il riscaldamento invernale

Spesso ci si chiede come utilizzare bene il condizionatore in inverno nel modo corretto. Quest’elettrodomestico può rappresentare una buona soluzione per gestire le temperature in casa nei mesi invernali, riscaldando gli ambienti domestici al punto giusto. È opportuno seguire alcuni accorgimenti per ottimizzare al massimo il funzionamento del condizionatore. Per un risultato ottimale, è consigliabile ricorrere al condizionatore per riscaldare ambienti di dimensioni ridotte.

Per stanze fino a 40-50 metri quadrati, basteranno poche decime di minuti per un buon riscaldamento. Per riscaldare ambienti più grandi o per utilizzare più condizionatori in contemporanea (per riscaldare più ambienti) potrebbero sorgere dei problemi. Per piccoli appartamenti, o per riscaldare solo alcuni ambienti di casa, la scelta di ricorrere al condizionatore durante i mesi invernali può rappresentare un'ottima soluzione.

I risultati migliori nel riscaldamento con condizionatore in inverno vengono ottenuti quando all’esterno le temperature non sono troppo rigide con una forte umidità. Da notare, inoltre, che è consigliabile fissare una temperatura obiettivo tra i 20 ed i 25 gradi centigradi, senza spingersi troppo in alto. Scegliere una temperatura corretta, evitando di esagerare nel riscaldamento di casa, è sicuramente la scelta migliore, anche per quanto riguarda l'aspetto economico ed il costo del condizionatore utilizzato per il riscaldamento invernale.

Quanto consuma un condizionatore in modalità caldo?

A fronte di 1 singolo kWh elettrico che il climatizzatore preleva dalla rete elettrica, la pompa di calore genera 3-4 kWh termici. Quindi, un condizionatore 12000 BTU utilizzato in riscaldamento che per ipotesi consumi 1000W di corrente elettrica, riesce a trasferire 3000W termici.

In quale modalità il condizionatore consuma meno?

Funzione dry condizionatore: vantaggi La funzione deumidificazione del condizionatore consente di eliminare l'umidità dall'ambiente senza dover raffreddare l'aria, proprio per questo motivo consuma meno energia.

Quanto consuma un condizionatore inverno?

Un climatizzatore di 12000 BTU può consumare da un minimo di 300 Watt (0,3 kWh) a un massimo di 1450 Watt (1,45 kWh) con un assorbimento medio generalmente stimato sui 1050 Watt (1,05 kWh).

Quando conviene riscaldare con il climatizzatore?

Essendo alimentato solo con energia elettrica, il climatizzatore per riscaldare conviene in quei casi in cui il gas non può arrivare, o in quelle zone in cui è considerato pericoloso farne utilizzo.

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