Se un conto corrente è cointestato e uno muore

In caso di morte di uno dei cointestatari di un conto corrente, la disciplina prevista dal codice civile è differente a seconda che l’operatività sia stata convenuta con firma congiunta o disgiunta.Cosa succede in caso di morte di uno dei cointestatari

Per le spettanze ereditarie, si determina la caduta in successione della sola quota di danaro appartenente al cointestatario defunto; tale quota deve essere percentualmente calcolata in rapporto all’intera giacenza del conto bancario e al numero dei cointestatari.

A seguito della stipula di un contratto di conto corrente bancario si presume che, titolari dell’intera provvista siano, in parti uguali, tutti i cointestatari del conto non escluso il contitolare defunto; sicché nell’ipotesi, ad esempio, di conto bancario intestato a due soggetti, gli eredi del cointestatario defunto rinverranno nel suo asse ereditario un credito di ammontare pari al 50% della somma presente sul conto.

Morte di un cointestario di conto corrente con firma congiunta

In caso di firma congiunta, così come il de cuius non poteva disporre in vita delle somme depositate senza il fattivo consenso dell’altro cointestatario, analogamente quest’ultimo perderà ogni potere di disposizione sulle giacenze del conto corrente; quindi, né il cointestatario superstite, né gli eredi de de cuius potranno autonomamente disporre del danaro presente sul conto bancario.

Riguardo alle liquidazioni parziali spettanti a ciascun coerede, la Corte di Cassazione ha chiarito che, in tale ipotesi, ognuno di essi avrà diritto alla propria quota indipendentemente dal consenso o dalla contestuale presenza di altri soggetti, giacché l’esistenza di una pluralità di eredi determinerebbe il sorgere di autonomi rapporti obbligatori con la banca (cfr. Cass. S.U., sentenza 28.11.2007, n. 24657).

Morte di un cointestario di conto corrente con firma disgiunta

In caso, invece, di conto corrente con firma disgiunta la capacità operativa del cointestatario superstite sarà caratterizzata dalla medesima ampiezza che presentava prima del decesso dell’altro cointestatario.

Tuttavia, le banche, al fine di evitare contestazioni ed esporsi a possibili responsabilità, richiedono sempre la compresenza di tutti i contitolari, paralizzando di fatto l’operatività del conto.

Al riguardo, la Corte di Cassazione ha statuito che il cointestatario di un conto bancario a firma disgiunta, nonostante sia abilitato ad operare autonomamente su tutte le somme del conto medesimo, non potrà beneficiare delle stesse in misura eccedente la propria quota e tale limitazione sarà operante con riferimento all’intero svolgimento del rapporto bancario (Cass. civ., Sez. II, Sent., 4.1.2018, n. 77).

Avv. Daniele Franzini

Successione conto corrente cointestato come funziona

Un conto cointestato è un tipo di conto corrente che permette a due o più persone di disporre del denaro in comune. E, di conseguenza, di risparmiare sulle spese che riguardano la gestione di un secondo conto. Nel caso di un conto cointestato, si presume che tutti i soggetti cointestatari siano ciascuno titolare, in parti uguali, delle somme che sono presenti sul conto corrente. Secondo l’articolo 1854 del Codice Civile, infatti, quando il conto è intestato a più persone che possono compiere operazioni anche separatamente, gli intestatari sono considerati creditori o debitori in solido dei saldi del conto. Successione conto corrente cointestato: cosa avviene quando uno dei contestatari muore?

Successione conto corrente cointestato: come funziona

Perché un erede possa acquisire in successione il conto corrente bisogna che esegua correttamente le pratiche di successione. La dichiarazione di successione è un’operazione che deve essere fatta dagli eredi direttamente all’Agenzia delle Entrate a cui compete il territorio in questione. Quando uno dei cointestatari del conto corrente muore, gli eredi devono comunicare il decesso alla banca inviando il Certificato di morte del soggetto cointestatario deceduto (puoi ottenere il certificato in tempi brevi e comodamente da casa tua qui) insieme alla dichiarazione di successione. La banca, una volta ricevuta la documentazione, deve rilasciare agli eredi il riepilogo di tutti i rapporti intestati alla persona deceduta. 

Casi di conto cointestato

Successione conto corrente cointestato, sono due i casi principali:

  • Conto a firma congiunta: viene congelato alla morte di uno dei titolari e sbloccato solo quando sono concluse tutte le procedure relative alla successione. Di conseguenza, il denaro viene svincolato e ripartito tra i cointestatari superstiti e gli eredi secondo le diverse quote.
  • Conto a firma disgiunta: i cointestatari superstiti possono disporre liberamente della propria quota, mentre la restante parte viene suddivisa tra gli eredi dopo le procedure di successione (può capitare che la banca blocchi temporaneamente il conto sino al termine delle procedure di successione). Altre banche, invece, consentono agli eredi di utilizzare parte delle somme di successione prima di questo termine per pagare le spese funerarie (se documentate).

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE:

Cosa significa un conto corrente cointestato a due persone?

Un conto corrente cointestato a due persone presume, in linea generale e salvo prova contraria, che le somme siano equamente divise tra le stesse, e questo significa che solo il 50% della giacenza andrà in successione agli eredi, che possono di diritto usufruirne, sempre nelle modalità prestabilite, a firma congiunta o disgiunta.

Quando muore il titolare di un conto corrente?

Nel momento in cui muore il titolare di un conto corrente, la banca è tenuta a mantenere in vita il rapporto in attesa di liquidare a ciascun erede la rispettiva quota risultante dalla dichiarazione di successione. Tale adempimento infatti è condizione per poter dividere la giacenza.

Qual è il decesso di uno dei cointestatari del CC?

Al decesso di uno dei cointestatari del c/c l’altro può vantare la proprietà sul 50% delle somme depositate in banca mentre l’altra metà cade in successione. Vien fatta salva l’ipotesi di una simulazione. Nel momento in cui muore il titolare di un conto corrente, la banca è tenuta a mantenere in vita il rapporto in attesa di liquidare a ciascun ...

Cosa succede al conto corrente in caso di morte dell'intestatario?

Quando muore qualcuno che ha un conto corrente, la banca provvede immediatamente a bloccare il conto, finchè gli eredi (legittimi o testamentari) non si presenteranno a chiedere lo svincolo delle somme depositate sul conto.

Come chiudere un conto corrente bancario cointestato con un defunto?

Basta semplicemente presentare apposita autocertificazione, compilare il modulo specifico fornito dalla banca accompagnato da certificato di morte in originale del familiare e copia del documento di identità in corso di validità degli eredi.

Cosa succede in caso di morte di un cliente che ha un conto corrente cointestato a firma congiunta?

La firma congiunta e il decesso Quando in un conto corrente cointestato la firma è congiunta, il titolare o i titolari superstiti, in caso di decesso di un cointestatario, non possono operare sul conto. Questo viene infatti bloccato dalla banca fino a quando non viene completata la procedura di successione.

Quali sono i rischi di un conto cointestato?

I maggiori rischi della cointestazione riguardano l'opzione a firma disgiunta. Tale scelta deve presupporre una cieca fiducia nell'altra persona e la certezza che prelievi, bonifici e assegni vengano utilizzati per il “bene familiare”.

Toplist

L'ultimo post

Tag