Come fare la grotta del presepe con la carta

Come fare il presepe ce lo hanno insegnato i nonni. Così come giocare a tombola o preparare i dolci tipici del Natale. È una tradizione che sa di casa (e di provincia, diciamolo!) e che anche noi abbiamo voglia di tramandare. Perciò armatevi di scatole vuote, nastro adesivo, carta roccia, sfondi e… partiamo! Aggiungetevi tutto ciò che riuscite a trovare in campagna: sassi, ciottoli levigati, ramoscelli secchi, muschio. Oppure se non vi è possibile fare una gita fuori porta, fate un salto nei negozi di articoli per la casa che scoppiano di addobbi da metà novembre. E infine date fondo a tutta la vostra creatività.

Perché per allestire un presepe tradizionale bisogna conservare l’entusiasmo e lo stupore dei bambini che eravate. Che si accingevano a costruire un micro-mondo pieno di luci e personaggi vivendolo come fosse una casa delle bambole o un paese dei balocchi. Il presepe per molti è devozione profonda, ma spesso è anche un modo di sognare a occhi aperti. Ed è così che lo viviamo noi.

Presepe tradizionale a casa della nonna (anno 2012)

L’allestimento di un presepe richiede qualche ora buona se usate elementi già assemblati, ma anche giorni se decidete di costruire tutto con le vostre mani. In questo caso, però, non potremmo esservi d’aiuto: sareste più bravi di noi.

Se invece volete imparare a fare un presepe casalingo facile ma comunque d’effetto, continuate a leggere.

Cosa troverai in questo articolo

  • Dove collocare il presepe
  • Cosa serve per fare un presepe tradizionale
    • L’occorrente per il paesaggio
    • Le statuine: quali?
  • Realizzare il presepe tradizionale
    • Come fare la base e il cielo
    • Come fare le montagne e i laghi
    • Come sistemare le casette
    • Come sistemare le luci e le statuine
  • Conclusioni mon amour

Dove collocare il presepe

Per prima cosa bisogna scegliere un luogo adatto alla costruzione. Può essere un vecchio tavolo in disuso, una scrivania oppure il ripiano di una credenza. Si può fare anche direttamente sul pavimento ai piedi dell’albero di Natale. Noi però vi consigliamo di sfruttare uno spazio raccolto che assomigli a una nicchia o che lo sia davvero. In ogni caso, se volete che il vostro presepe abbia uno sfondo o il cielo stellato, è necessario che sia accostato al muro.

Il presepe deve trovarsi in un luogo che possa essere visto facilmente da parte di chi viene a trovarvi, perciò è bene realizzarlo in una stanza non troppo privata. Quindi è da evitare la camera da letto. Molto meglio il salotto o il soggiorno o anche la cucina se ci sono gli spazi adatti.

Noi abbiamo scelto tre scaffali della nostra parete attrezzata in soggiorno, precedentemente svuotati di tutti i loro soprammobili. Il nostro presepe quest’anno si svilupperà in altezza, ma è possibile anche realizzarne di orizzontali se si utilizza come piano d’appoggio un grande tavolo o il pavimento. A voi la scelta. In realtà, ci siamo resi conto che di anno in anno, per quanto si cerchi di cambiare la disposizione delle case e delle montagne, ciascuno di noi realizza il presepe più o meno sempre nello stesso modo. Il presepe è come una firma.

Presepe e foto di Vittoria Gigantelli (collaboratrice di Provincia Mon Amour)

Ora che avete scelto il luogo deputato all’opera, dovete procurarvi tutto il necessario.

Cosa serve per fare un presepe tradizionale

La lista della spesa è piuttosto lunga se cominciate da zero. I vostri attrezzi saranno soltanto: nastro adesivo, forbici e fantasia, ma l’occorrente da assemblare sarà cospicuo. Vediamolo nel dettaglio.

Per fare un presepe tradizionale scegliete prima di tutto una capanna o grotta con Maria, San Giuseppe, il Bambinello, il Bue, l’Asino e un Angelo rampante da appendere a un filo. In tanti si fermano qui. Ripongono la natività essenziale ai piedi dell’albero addobbato e Buon Natale a tutti. Noi no, e neanche voi se ci state leggendo fin qui. La capanna è tuttavia molto importante. Non è solo il fulcro della rappresentazione ma anche ciò che stabilisce proporzioni e grandezze. Il metro da tenere presente. Insomma, la capanna comanda.

L’occorrente per il paesaggio

Vogliamo allestire un presepe scenografico? Allora dobbiamo procurarci tutto ciò che serve per un paesaggio ricco di scorci e prospettiva: carta-roccia per le montagne e per la base. Naturalmente, la quantità di fogli da comprare dipenderà dalla grandezza del presepe. Calcolate che dovrete coprire tutta la superficie d’appoggio e comunque ve ne dovrà restare in abbondanza per plasmare il restante paesaggio. Vi serviranno, infatti, delle scatole da rivestire e da usare come sostegno per le montagne o per eventuali altipiani su cui collocare le casette. Vanno bene scatole da scarpe o da bomboniera. Per rendere il paesaggio più realistico sarà necessario aggiungere pietrisco, ciottoli levigati, rami, muschio, erba. Veri o artificiali.

Carta, casette e statuine … non bastano mai!

Vi servirà poi lo sfondo da accostare al muro. Potete scegliere un semplice cielo stellato o paesaggi disegnati. Noi preferiamo la prima soluzione perché è più neutra. Non sempre infatti il paesaggio rappresentato si accorda alle casette a nostra disposizione. E siccome non ci piace l’effetto Disneyland con sfondi arabeggianti e casette di legno stile baita alpina, preferiamo ripiegare sulla classica carta blu.

Dovrete procuravi poi le casette di sughero, rispettando più o meno le proporzioni dettate dalla capanna centrale. Sceglietene in numero sufficiente da riempire i vostri spazi, ma evitando l’eccessivo affollamento. Potete sbizzarrirvi cercando gli elementi architettonici più diversi: case, fonti, forni, osterie, scalette, mulini. Se vi va di spendere un po’ di più, potete scegliere qualche casetta con movimenti meccanici. Noi abbiamo una cascatella con acqua che scorre, il panettiere che inforna i pani e il mulino con le pale che girano (un gran caos di fili e prese, ma l’effetto finale è potente).

Bisogna infine rifornirsi di lucine. Una serie bianca o azzurra per il cielo e una colorata per illuminare le casette.

La disposizione delle lucine spesso è un rompicapo!

Le statuine: quali?

La Madonna, San Giuseppe e il Bambino non bastano, lo abbiamo già detto. Vi serviranno le pecore, i pastori e i Magi per un presepe tradizionale poco più che sufficiente. Per essere perfetti: osti, ubriachi, pescatori, donne alla filatura, merciaie, lavapanni, pescatori, venditori di ogni sorta, animali da cortile. Forse non lo sapete ma ciascuno di questi personaggi rimanda a una precisa simbologia. E poi rende il quadretto più vivace. Perciò scateniamo la fantasia e cerchiamo tutto ciò che può dare realismo alle scene: cesti di frutta, uova, vasetti di terracotta, mattoncini, formaggi, tavolini e botteghe piene di attrezzi. Rispettando sempre le proporzioni. Noi lo facciamo? Non sempre, lo confessiamo. Abbiamo leoni minuscoli e galline gigantesche ma ce lo perdoniamo. Magari non li mettiamo troppo vicini.

Dettagli di un presepe napoletano in mostra a Città di Castello: il venditore di formaggi e Cicci Bacco con l’uva circondano il gruppo sacro.

Realizzare il presepe tradizionale

Ora che abbiamo tutto non ci resta che incominciare. Se volete entrare nello spirito di Natale regalatevi un sottofondo musicale. E scegliete la musica che più vi piace. Da Michael Bublé a Tu scendi dalle Stelle. Noi che siamo un po’ strani ascoltiamo David Bowie, anche se col Natale c’entra poco.

Come fare la base e il cielo

Per fare il cielo iniziamo a foderare il piano d’appoggio con la carta-roccia. Fissiamola col nastro adesivo cercando di usarlo a pezzettini piccoli e discreti. Subito dopo stendiamo il cielo stellato o lo sfondo. Se non volete attaccarlo direttamente al muro, potete procurarvi un foglio di compensato su cui fisserete la carta. In questo caso un’idea furba consiste nel sistemare le lucine tra il sostegno di compensato e la carta, fermandole col nastro adesivo una per una. Facendo tanti buchini sulla carta quante sono lampadine, le luci spunteranno fra le stelle del cielo e le renderanno luminose e realistiche (… si fa per dire).

Adesso siamo pronti per creare il paesaggio.

Come fare le montagne e i laghi

Procediamo con le montagne e i laghetti. È qui che si gioca la credibilità del vostro presepe. Per prima cosa immaginiamo un panorama, figuriamocelo nella testa. Collochiamo la capanna in un angolo bene in vista e posizioniamo le scatole intorno, creando dei rilievi. Le scatole vanno collocate creando livelli diversi, alcune in orizzontale, altre in verticale. Le ricopriremo accuratamente con la carta roccia, stropicciandola in modo che simuli la rugosità naturale e nasconda le forme regolari delle scatole.

Se si vuole ottenere un effetto prospettico si possono creare ponti, propaggini e cavità con la carta. Non necessariamente i fogli devono essere tutti dello stesso tipo e colore. Per un effetto più realistico e naturale possono esserci anche tipologie di rocce differenti. Useremo infine il nastro adesivo solo se strettamente necessario.

Se vi piace l’idea di un fiumiciattolo o di un laghetto, cercate un angolino piuttosto nascosto e nella carta roccia scavate il letto del corso d’acqua, avendo cura di sollevare gli argini. Nella cavità che avrete creato potrete posizionare un foglio di alluminio stropicciato e che plasmerete fino a dargli una forma allungata e affusolata. In alternativa potete realizzare un laghetto con un piccolo specchio.

In ogni caso bisognerà fare attenzione a nascondere bene i bordi con muschio, erba, sassi. Questo è un consiglio che vale per tutto il paesaggio. Bisogna evitare quanto più è possibile di mostrare i lembi dei fogli, gli orli della carta o dello specchio, il nastro adesivo. Insomma, dove c’è il trucco lo dovrete mascherare ben bene con elementi naturali da sparpagliare. Anche le superfici troppo lisce dovranno essere sporcate ad arte in modo da mascherare la carta quanto più è possibile.

Come sistemare le casette

Finalmente è arrivato il momento di sistemare le casette. Provate a immaginare un paesino. Distribuite le case lateralmente fra le montagne e gli altipiani o anche in primo piano se sono grandi. Non dovranno coprire la grotta, ovviamente. Sempre in piano si dovranno sistemare le botteghe e le osterie, i luoghi pubblici. Sfrutteremo le cavità che abbiamo creato con la carta, gli angolini nascosti. È bello, infatti, realizzare scorci prospettici, punti non immediatamente visibili ma che si possono cogliere spostandosi lungo il presepe.

Il segreto di un presepe ben riuscito è il realismo. L’osteria si colloca in genere accanto alla grotta: rappresenta il mondo terreno e godereccio in contrapposizione alla spiritualità.

Se come noi avete a disposizione scalette e ponti di sughero usateli per collegare due livelli diversi. Magari il ponticello potrà scavalcare il fiume che avete creato e la scaletta condurre a un piano più elevato. Elementi di questo genere sono utili soprattutto se il vostro presepe ha uno sviluppo verticale.

Ora che tutte le case sono al loro posto, disegnate una strada che conduca alla grotta. Fatela spuntare dalle montagne e create un percorso. Potrete usare sassolini bianchi, come facciamo noi, oppure la farina (ma se ci sono bimbi o gatti in casa il pasticcio è assicurato). Anche in questo caso evitate stacchi netti. Fra la strada sassosa e il resto del piano dovrà esserci muschio in quantità o legnetti. La carta troppo liscia non deve mai vedersi.

Come sistemare le luci e le statuine

Adesso tocca alle luci. Non è semplicissimo. Bisognerà distribuirle uniformemente fra le montagne e le case bloccando i fili col nastro adesivo. Si cercherà di scegliere colori opportuni: il rosso per una fornace, il  verde se ci sono dei rametti e così via. I fili non dovranno essere rampanti come liane della giungla. Mai. Per nasconderli si utilizzeranno dei rametti da sistemare tra le case e le montagne a mo’ di bosco, erba e muschio, paglia (e tutto ciò che vi viene in mente).

Per il cielo scegliete una serie a sé stante o bianca o blu. E magari intermittente.

Adesso siete pronti a collocare i personaggi. Sbizzarritevi. I Magi si avvicineranno alla grotta lentamente. Il bambino non sarà nella culla prima della Mezzanotte del 24 Dicembre.Tutte le altre statuine dovranno posare realisticamente. Alcuni pastori saranno in cammino verso la grotta. Altri distratti. Qualcuno sulla soglia di casa. Gli ubriaconi all’osteria. I venditori nelle botteghe. E poi come più vi piace. Non dimenticate la stella cometa: deve essere sulla grotta e di fronte ai personaggi che vi si recano. Quando facciamo il presepe, questa è la parte che preferiamo e ce la contendiamo. Abbiamo sempre idee diverse, perciò modifichiamo di continuo la posizione dei personaggi e la disposizione degli animali.

Quando dicevamo che a fare il presepe si torna bambini, non scherzavamo! Col presepe si prega, si sogna e … si gioca.

Presepe incassato nella credenza con sviluppo verticale

Conclusioni mon amour

Avremmo voluto raccontarvi la storia del presepe partendo da Greggio (Ri) e dalla prima realizzazione fatta da San Francesco. Fino ad arrivare agli spettacolari presepi napoletani di San Gregorio Armeno. Ma poi il desiderio di spiegarvi come fare il presepe tradizionale ci ha preso la mano. Anche perché per noi rappresenta un rito. Un legame profondo con la cultura di provincia e soprattutto con i presepi della nostra infanzia. Il presepe con le statuine di gesso della nonna materna di Anna. Quello con le bucce di mandarino usate come lanterne. E i mille visitati nelle chiese dei nostri paesi d’origine. Con i trulli. Il cielo che cambia colore. Con le statuine minuscole e perfette. O con case gigantesche ricche di tutto.

La visita ai presepi artigianali, poi, è sempre stata un’occasione per scoprire cappelle e chiesette del centro storico solitamente chiuse e poco note. Mentre i numerosi presepi viventi visitati in tutta l’Italia ci hanno regalato veri e propri viaggi nel tempo, oltre che indimenticabili atmosfere. Ecco, ci sono mille ragioni per amare il presepe e noi le abbracciamo tutte.

Passeremmo le ore a contemplare casette e scorci, statuine e botteghe. Col desiderio inconfessabile di essere parte di quell’universo affollato. In un angolino tutto nostro, tra penombra e lucine. Ci avete mai pensato? Ditecelo nei commenti.

Come fare la capanna del presepe con la carta?

La carta roccia da sola si presta a formare la capanna. Piegate in due il foglio di carta roccia e lavoratelo in modo da creare una grotta, lasciando un po' di carta che possa quindi essere fissata alla base del presepe. Collocate all'interno le statuine e avrete la vostra capanna.

Come si mettono le statuine del presepe?

Dal punto di vista di chi osserva, Maria si trova normalmente inginocchiata o seduta sulla sinistra del bambino, mentre Giuseppe si trova in piedi sul suo lato destro. Il bue e l'asino si trovano dietro la Sacra Famiglia, il bue per lo più a destra, l'asino a sinistra.

Come si mette il muschio sul presepe?

Per mantenerlo bello verde e rigoglioso dovrai nebulizzare dell'acqua giorno dopo giorno, perché come detto il muschio vive bene in ambiente umido..
Stendi uno strato di nylon..
Adagia sopra il nylon del terriccio e un po' di ghiaia..
Poni il muschio..

Come impostare il presepe?

Disposizione di un presepe di Natale..
Gesù al centro dell'attenzione..
Il lato sinistro: Maria, il bue, il pastore e le pecore..
Il lato destro: Giuseppe, l'asino, i tre Re Magi..
La stalla del presepe..
Uno o più angeli..
La stella cometa..
Quando e per quanto tempo deve essere allestito il presepe..

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