TESTI Canzoni
Indice Canzoni italiane
Di Mogol, Battisti
Da: Il mio canto libero – Numero Uno, 1972
Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi
Dove vai quando poi resti sola
il ricordo come sai non consola
Quando lei se ne andò per esempio
Trasformai la mia casa in un tempio
E da allora solo oggi non farnetico più
a guarirmi chi fu
ho paura a dirti che sei tu
Ora noi siamo già più vicini
Io vorrei non vorrei ma se vuoi
Come può uno scoglio
arginare il mare
anche se non voglio
torno già a volare
Le distese azzurre
e le verdi terre
Le discese ardite
e le risalite
su nel cielo aperto
e poi giù il deserto
e poi ancora in alto
con un grande salto
Dove vai quando poi resti sola
senza ali tu lo sai non si vola
Io quel dì mi trovai per esempio
quasi sperso in quel letto così ampio
Stalattiti sul soffitto i miei giorni con lei
io la morte abbracciai
ho paura a dirti che per te
mi svegliai
Oramai fra di noi solo un passo
Io vorrei non vorrei ma se vuoi
Come può uno scoglio
arginare il mare
anche se non voglio
torno già a volare
Le distese azzurre
e le verdi terre
le discese ardite
e le risalite
su nel cielo aperto
e poi giù il deserto
e poi ancora in alto
con un grande salto
Io vorrei... Non vorrei... Ma se vuoi
Dove vai quando poi resti sola?
Il ricordo, come sai non consola.
Quando lei se ne andò, per esempio
Trasformai la mia casa in un tempio
E da allora solo oggi non farnetico più
A guarirmi chi fu?
Ho paura a dirti che sei tu
Ora noi siamo già più vicini
Io vorrei... Non vorrei... Ma se vuoi
Come può uno scoglio
Arginare il mare
Anche se non voglio
Torno già a volare
Le distese azzurre
E le verdi terre
Le discese ardite
E le risalite
Su nel cielo aperto
E poi giù il deserto
E poi ancora in alto
Con un grande salto
Dove vai quando poi resti sola?
Senza ali, tu lo sai, non si vola
Io quel dì mi trovai, per esempio
Quasi sperso in quel letto così ampio
Stalattiti sul soffitto i miei giorni con lei
Io la morte abbracciai
Ho paura a dirti che per te
Mi svegliai
Oramai fra di noi solo un passo
Io vorrei... Non vorrei... Ma se vuoi
Come può uno scoglio
Arginare il mare
Anche se non voglio
Torno già a volare
Le distese azzurre
E le verdi terre
Le discese ardite
E le risalite
Su nel cielo aperto
E poi giù il deserto
E poi ancora in alto
Con un grande salto
Lucio Battisti
(Battisti-Mogol)
Album:
Il mio canto libero
1972
P.s. Accenno d'arte:
È scritta con una forma musicale chiamata
Madrigalismo
- Il testo del brano parla dell’esitazione di un uomo di fronte ad una nuova storia d’amore. Mentre nella strofa il protagonista ricorda con tristezza quando fu abbandonato dalla sua precedente donna, nel ritornello si rassegna all’impossibilità di ostacolare i sentimenti (« Come può uno scoglio / arginare il mare? ») e acquista finalmente fiducia.
Cosa vuol dire come può uno scoglio arginare il mare?
Successivamente la canzone continua con “ come può uno scoglio arginare il mare..anche se non voglio torno già a volare” cioè come uno scoglio non argina la potenza del mare (infatti gli scogli vengono modellati dalla forza erosiva del mare ), così il sentimento che prova per la nuova ragazza non può essere fermato dalla
Cosa vuol dire arginare il mare?
– Munire di argini, riparare con argini: a. un fiume, un torrente; a. un terreno; fig., fermare, frenare, contenere: a. l’avanzata del nemico; a.
Perché no significato?
|| Perché no?, domanda retorica usata per esprimere approvazione riguardo a quanto affermato, suggerito o proposto in precedenza da altri: “vuoi venire a cena da me?” “p. no?”
Chi ha scritto Il mio canto libero?
Nel novembre del 1972 furono realizzate alcune copie del singolo, ma non vennero distribuite perché presto si cambiò idea sulla scelta del brano per il lato A, che cadde su Il mio canto libero. Le due canzoni sono scritte da Mogol per i testi e da Battisti per le musiche.
Chi ha scritto la luce dell’est?
La luce dell’est è un brano musicale scritto nel 1972 da Lucio Battisti e Mogol. È stato pubblicato nel novembre di quell’anno come prima traccia dell’album Il mio canto libero.
Che anno è che giorno è significato?
Mogol racconta un ragazzo timido, che non ha il coraggio di vendere i libri fuori dalla scuola, a differenza dei suoi compagni e costruisce una canzone fatta di piani temporali diversi. Nel ritornello, infatti, si esce dal passato e si torna al presente: ” Che anno è, che giorno è, questo è il tempo di vivere con te.
Cosa vuol dire l’espressione aggirare l’ostacolo?
1 Sin. circondare, accerchiare 2 (un ostacolo ) Sin. evitare, scansare, schivare, eludere; scantonare, svicolare Contr. affrontare, prendere di petto 3 (una persona) Sin.
Cosa significa potere di ingerenza?
– L’azione, il fatto o anche il diritto di ingerirsi, cioè d’intromettersi e di esercitare una qualsiasi influenza in cose che riguardano direttamente altre persone o altri enti: non tollero ingerenze di estranei nei miei affari; la sua i. nella discussione è stata dannosa; i.
Come si scrive perché no?
Perche no è un avverbio. L’avverbio è una parte invariabile della frase che può modificare, armonizzare o determinare un verbo o altro avverbio.
Perché no significato Battisti?
Arriva qui il ritornello, così breve, essenziale; “ perché no?” si dice in tutta sincerità e rivolgendosi di nuovo alla donna, questa volta dandole del lei, le chiede se lo ama – non lo sa, però ci sta. Come, hanno una relazione, vivono insieme e mettono in discussione la base di tutto?
Perché è un avverbio?
– Grammaticalmente, oltre alle funzioni di avverbio interrogativo e di congiunzione, che sono le più frequenti, può avere quella di pronome relativo in alcuni usi ant. nei quali corrisponde a un per cui (per il quale, per la quale). Sotto l’aspetto semantico, esprime per lo più rapporti causali o finali; nell’uso ant.
Cosa significa il mio canto libero?
“Il mio canto libero ” con le musiche di Lucio Battisti e i testi di Giulio Rapetti Mogol, rappresenta la riscoperta del valore dell’amore e della passione, in un mondo che sempre di più sta soffocando l’intensità dei sentimenti e la libertà delle persone.
Quando è uscito il mio canto libero?
Il mio canto libero è il settimo album discografico del cantante italiano Lucio Battisti, pubblicato nel novembre 1972 dall’etichetta discografica Numero Uno.